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Capo d'Astro

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  1. Perche no....magari alla prima "crapula" di questo forum ci si mette d'accordo e le si mettono insieme senza rischiare l'esaurimento nervoso. Poi si pensera ai 25 studi di Coste.....
  2. Concordo. Credo che queste opere possano essere considerati dei veri "studi da concerto" ed un mio progetto (ancora in lunga fase di gestazione) e' appunto di eseguirli in un unico concerto come un'opera unica. Un posto ideale per un programma cosi' sarebbe l'auditorium del conservatorio o una associazione musicale. Sono sicuro di non essere stato il primo ad essere tentato da questa idea: quale chitarrista si e' gia prodotto in concerto con un programma cosi ?
  3. "Continuiamo cosi....facciamoci del male!" F.Zigante si compra a scatola chiusa....!
  4. quindi deduco che i4 pezzi siano un composizione non molto importante Io dedurrei il contario.. Credo comunque che hai molte possibilita' di trovarne una copia nella biblioteca del conservatorio piu' vicino a dove risiedi.
  5. Non ci resta che confidare nelle capacita' investigative di Matanya Ophee.
  6. Cosa ti fa pensare che non siano valorizzati?
  7. Ma perche' suonare Chopin sulla chitarra? L'abbiamo gia' uno "Chopin" per la chitarra e si chiama Regondi.
  8. E cosa fai quando Sergio Assad ti dice "we wanna hear you!"....?
  9. ...a me sembra un rosso...e si' che sono daltonico. Comunque per il vino chiederei piuttosto a David Russel (anche se i fratelli Assad, secondo me, la sanno lunga anche sul vino...)
  10. Quant'e' vero! Tra l'altro, quando e' veramente eccessivo sono infastidito perche' queste pantomime distraggono dall'ascolto, allora sono costretto a chiudere gli occhi o guardare da un'altra parte. Viceversa vedere suonare Benedetti-Michelangeli, Gelber o Heifetz e' un piacere per le orecchie ma anche per gli occhi. Una volta lessi una recensione riguardo un concerto di chitarrista in cui si scrisse "Per la sua gestualita' sul palco XXX sembra faccia l'amore con il suo strumento". Non ricordo chi era XXX (non ero al concerto) ma ricordo che rabbrividi'.
  11. Mha...ci provo...Weiss..??
  12. Il CD con il Carcassi I a 78 giri....!!! T. Hoppstock dev'essersi molto divertito a fare questo CD, e anch'io ad ascoltarlo...(e.g. l'ultimo preludio di Carulli....)
  13. Ah, ti riferivi a questo. In effetti mi hai ricordato perche' al conservatorio scelsi il contrabbasso, ma io mi riferivo piu' all'ingratitudine dello strumento.
  14. Si'...l'esistenza dei contrabbassisti...!
  15. Bella la rosetta "evolutiva"...!!
  16. ...in effetti da Sevilla a Nagasaki....ma non ho saputo resistere....
  17. Antonio scherza...e' ovvio! Comunque bisogna *vedere* Bream che suona, e' uno spettacolo. A volte metto il video dove suona il Rondo II di Aguado e tolgo l'audio. L'effetto si moltiplica se lo si vede suonare con Williams (alias Mr. IceCube).
  18. ...spero che almeno tu non stia ad aspettare di veder levarsi un fil di fumo...
  19. Suggerirei di invertire l'ordine....puo' capitare (a me quasi sempre) dopo l'ascolto sullo strumento originale non si reputi piu' "opportuno" eseguirlo sulla chitarra.
  20. 1) Le Rossiniane di F. Zigante (due CD ma vale per una scelta) 2) Il Regondi di D. Starobin (sempre due CD ma vale per una scelta) 3) Twentieth-Century Guitar I & II di J. Bream (ancora due CD ma vale per una scelta)
  21. A mio avviso, un brano musicale puo' risultare tedioso per due motivi: o e' troppo banale per il gusto di chi lo studia o esprime qualcosa che non si e' ancora in grado di apprezzare. Il brano "Giochi Proibiti", ad esempio, puo' rientrare nella prima categoria. Essere "obbligati" a studiare dei brani puo' indurre a fare lo sforzo necessario per comprenderli meglio e puo' anche far evolvere il proprio gusto. Credo che i venti studi di Sor rientrino nella categoria di brani che fanno evolvere chi li studia (e non solo tecnicamente) se studiati nel modo migliore. Credo che siano molti i casi in cui si valga la pena pensare "visto che sono costretto a suonarli, e bene, tanto vale che faccia un buon lavoro". Nel mio caso, questo e' l'approccio che ho avuto quando sono stato "costretto" a suonare Bach sulla chitarra: preferivo (e preferisco) le sue suites suonate sul liuto o sul clavicembalo (BWV 996 e Preludio, Fuga e Allegro) o sul violoncello ma sono contento di averle dovute studiare.
  22. ...ma chi e' il tuo professore... Paul Gascoigne...??
  23. Veda mio articulo “Antoine de L’Hoyer (1768-?1836): autore dell’Op.83 di Giuliani”, in Il Fronimo XVIII/73, 1990 Oct. I fatti sono come segue: Lhoyer Sei Eserciti Op. 27 sono stati pubblicati in 1812. Giuliani Op. 83 sono stati pubblicati in 1817. Lhoyer è stato scritto per la chitarra del cinque-corde, Giuliani è un arrangiamento della stessa musica per la chitarra esacorda. Se non riesci a procurarti l'articolo, Starobin ne parla nelle note del suo CD su Giuliani.
  24. Anche in Francia il coltello a serramanico e' considerato. Non conosco i dettagli delle tradizioni regionali ma posso dirvi che nel libro di Philippe Delerm "La premiere gorgee de biere", dedicato ai piccoli piaceri della vita, un capitolo e' dedicato all'uso di avere sempre in tasca uno di questi coltellini.
  25. Quando vivevo in Italia la trovavo da un ferramenta. Compravo la 3M.
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