

ciccio_matera
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Francesco Berardone: Andante e Rondò Op.2 n.2 - Dionisio Aguado
ciccio_matera ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Un estratto di un mio concerto nella chiesa di S.Antonio da Padova a Matera. Un pò di errorini qua e là, ma spero vi piaccia ugualmente. http://www.youtube.com/watch?v=s42uRiNOMd4 -
pubblicazione Fantasia-Sonata Op. A=22, Joan Manén
ciccio_matera ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Se posso esporre il mio punto di vista, credo che il vero punto di snodo sia in quello che dice il M°Gilardino nel post di cui sopra, ovvero che chi non sa "sente", e "sente" più sensibilmente di chi sa. Questa è una affermazione che mi sento di sottoscrivere a pieno, in quanto mi è spesso stato detto questo, dal basso della mia posizione di allievo, da molti maestri, perchè cerco di conoscere la musica, a fondo, e nel mio piccolo cercare di studiare per produrre musica decente, sia dal punto di vista di interprete che da quello di compositore. E che un compositore venga fuori per quello che ha scritto, è sacrosanto, perchè i chitarristi giudicano da chitarristi, a volte investiti di un ego tanto grande da tradursi nella loro mente in una visione estetica illuminante sulla musica (altrui però). Ma i compositori leggono la partitura, e leggere una partitura rimaneggiata è diverso dal leggerla così come è stata concepita. Questa non è un'accusa a Segovia, anzi, ma voglio ribadire che Segovia ha preso posizione sul testo scritto, aggiustandolo secondo la sua idea del pezzo; chi è attaccato alla versione del Maestro non ha nemmeno fatto questo sforzo, segue le orme di chi ha fatto la storia della chitarra non comprendendone alla fine il lavoro, ovvero far si che ogni pezzo di musica "parli" la sua estetica, ed era il suo modo di operare, di concepire l'interpretazione, al punto da modificare dei punti della composizione acchè rispondessero al suo modo di pensare la musica per chitarra. Questo è il punto, c'è chi ha visto l'originale e ha preso posizione, e chi invece si rifiuta di prendere una posizione propria sul pezzo, ma prende per assioma ciò che Segovia ha fatto. Solo questo. Francesco -
info Danza Pagana, Smith Brindle
ciccio_matera ha risposto a Paolo_ nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Maestro, Lei per caso sa drmi com'è il suo manuale di composizione? Francesco -
Angelo Gilardino: Colloquio con Andrés Segovia_M. Rivelli
ciccio_matera ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Interpretazioni
Si, l'appellattivo Ciccio da noi è molto diffuso. Studiavo in Basilicata, a Matera, con il M°Cori; ora però per seguire il secondo livello di chitarra, mi sono trasferito a bari nella classe del M°Di Modugno, e nel frattempo studio nella classe del M°Andreoni per composizione. Rinnovo i complimenti! Francesco -
Angelo Gilardino: Colloquio con Andrés Segovia_M. Rivelli
ciccio_matera ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Interpretazioni
Lo spero, Maestro, ci sarebbe bisogno di una classe docente seriamente preparata sulla musica. -
Angelo Gilardino: Colloquio con Andrés Segovia_M. Rivelli
ciccio_matera ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Interpretazioni
bellissimo fraseggio, complimenti! -
M.Cast.Tedesco: Concerto op.201 - A.Desiderio - L.Matarazzo
ciccio_matera ha risposto a Lucio Matarazzo nella discussione Interpretazioni
bellissimo! Complimenti. -
info Francisco Tárrega e Enrique Granados
ciccio_matera ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Dal punto di vista compositivo, in effetti, l' "Homenaje" si può definire una riscrittura de "La soirée dans Grenade". Tuttavia, le poetiche dei due brani sono differenti: Falla era religioso, Debussy era ateo, Falla era un flagellante, Debussy un edonista, Falla non toccò mai una donna, Debussy ne toccò volentieri più d'una... dralig Maestro, l'ho analizzato in questo periodo di pausa, dato l'esame di composizione, e non potendo suonare ne il pianoforte ne la chitarra per via di una frattura al polso, e in effetti mi sono accorto analizzando che la citazione di De Falla è ben più che una citazione, è il materiale su cui è scritto l'Homenaje. I pezzi sono evidentemente differenti, ma d'altronde ogni artista è diverso da un'altro. Francesco -
info Francisco Tárrega e Enrique Granados
ciccio_matera ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Altre discussioni sul repertorio
De falla non era assolutamente d'accordo...infatti pensava che la scrittura di debussy era fortemente chitarristica. Basta guardare l'homenaje, quel pezzo è praticamente di Debussy, il materiale su cui è costruito è tutto di Debussy. -
info Francisco Tárrega e Enrique Granados
ciccio_matera ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Altre discussioni sul repertorio
la mia domanda è: come mai nessuno si è mai accorto dei preludi di Debussy? -
Limenmusic - WebTV dedicata alla musica classica
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Invece credo che le eccezioni esistono, ad esempio Russell e Mela (che io ammiro, ma generalmente la nuova generazione di interpreti (ben rappresentata in questo forum). Ho avuto modo di ascoltare il demo del CD su Barrios di Cristiano, e devo dire che le sue interpretazioni sono bellissime e con un ottimo fraseggio, come quelle del M° Tampalini, di cui ammiro moltissimo l'interpretazione della tarantella. In generale i chitarristi di oggi entrano a contatto con altri strumentisti, nelle classi di musica da camera, e si scontrano molto spesso con l'illustre sconosciuta...la musica...La mia critica era: queste interpretazioni fanno scuola? Ovvero sono punto di riferimento? Francesco -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Concordo su Russell (che ha un bellissimo fraseggio, e che comunque viene dal violino) e Williams, il Bach di Barrueco invece lo trovo noioso, non un respiro. Io aggiungerei Matteo Mela; fraseggia come pochissimi chitarristi al mondo. Ma questi fanno scuola? No, nel mondo della chitarra non esistono riferimenti, o come dici tu, i capisaldi. Francesco -
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ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
hmm... Bisognerà presentare qualcosa di diverso dal Concierto de Aranjuez, credo. Perchè sempre con il buon Joaquin? Prendendo al balzo quello che ha detto Ermanno, i chitarristi sono molto indietro come scuola interpretativa, molti chitarristi ignorano l'esistenza di legature di frase, che pur non presenti sulle partiture per chitarra (cosa che davvero sfugge alla mia comprensione..), esistono. Manca molto spesso la coscienza di cosa vuol dire "portamento", staccato, staccato legato. Mi sono imbattuto con il pianoforte ormai tre anni or sono, e suonando le sonate di mozart ho compreso molto di più Sor, Giuliani, lo stile classico e quello galante. Il mio maestro di pianoforte mi ha corretto e mi corregge tuttora il modo di fraseggiare, l'agogica, la dinamica, l'articolazione. Insomma, credo che ai chitarristi serva davvero una scuola interpretativa seria al pari degli altri strumenti, cosa che or ora manca in larghissima parte del mondo chitarristico. Francesco -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Lei fa come il Barone di Rondò, di Calviniana memoria, che stando sugli alberi era più attento alle cose d'intorno che quelli che di sotto passavano per il bosco. Mi trova perfettamente d'accordo, Lei è un intellettuale d'altri tempi...vivaddio ce ne sono ancora. Sottoscrivo ogni parola, e accolgo l'invito. Francesco -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Quello che intendo non è la macchina che aiuta il liutaio a costruire una tavola perfetta al millimetro, oppure che analizzi lo spettro delle onde che fuoriescono dallo strumento che aiutano il liutaio a studiare e migliorare il proprio progetto. Qui si parla di vera e propria sostituzione del lavoro, cioè non è un aiuto, è un sostituto dell'artista, è come se la macchina facesse materialmente la chitarra. Tornando a noi, che poi tra le varie possibilità di sviluppo che il calcolatore pone al compositore, egli scelga tra le tante ipotesi che fuoriescono dal calcolo, quella che gli è più congeniale, poco cambia la questione. Non è frutto del lavoro delle proprie mani. Questo intendo. Qui entra in ballo la concezione dell'arte che ogni artista ha, e pur non condividendo quasi per nulla quello che dici, fa parte del tuo essere e quindi non sta a me giudicarlo; Però io credo che tu stia saltando un passaggio, che credo sia il punto della questione...perchè scrivere musica? domandiamoci, perchè io (nel mio piccolo), tu e tutti i compositori scrivono musica? Perchè sbattere la testa su un tessuto contrappuntistico? Ne vale la pena? E se si, per cosa? La conquista dell'autonomia dell'arte e dell'eloquenza della musica sono arrivate con l' "Affektenlehre" dal '500 (ma con Ficino anche nel '400), e io non le lascio così facilmente, non ci sto a declassare quello che è l'arte di cui cerco di occuparmi, studiare a fondo, più che posso. Nessuno mai mi toglierà la consapevolezza del grande "compito" verso la mia umanità di scrivere musica, e la mia musica sarà frutto del mio lavoro, non di altri, macchine incluse. Non lascerò che l'ideologia prenda il sopravvento sulla bellezza, questo mai. Francesco -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
e di che! mica ti devi scusare. La mia non è una difesa spada tratta del sistema. Cerco solo di spiegare a cosa serve e a ben contestualizzarlo all'interno della disciplina compositiva (visto che un software ideato da compositori per compositori). Per il resto, di come lavoro io magari lo giudicherai dai risultati. Ma cosa esattamente non hai capito (hai quotato un blocco notevole)? Ho capito (per quello che si può capire da una discussione) di cosa si parla, ho detto che non sono assolutamente d'accordo sull'utilizzo del software per quel che mi riguarda può averlo inventato anche John Williams (il compositore), ma non cambia la mia posizione, mi spiego: ho compreso che il programma in questione entra in ballo nel momento in cui inizia lo sviluppo, ma non cambia la sostanza, o sviluppo o esposizione del materiale che sia, il lavoro non è il proprio, e soprattutto non reputi il lavoro di sviluppo un lavoro creativo? Io invece credo che sia un lavoro creativo quanto la creazione del materiale, certo più tecnico, ma creativo. Per fare una analogia, è come se un liutaio si affidasse a macchine sofisticatissime per creare chitarre che suonano bene, a macchine che facciano il lavoro al posto suo; certo, il materiale lo ha scelto lui, avrà avuto l'occhio attento e avrà scelto il legno con la venatura più bella, più stagionato, ma il risultato del lavoro non sarà il suo, non sarà frutto del suo artigianato, e questo per me è distuggere il lavoro di un liutaio. Il software citato mina allo stesso modo il lavoro di un compositore. Questo è il mio pensiero. Francesco -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
HAL, se fosse programmato a dovere, mi consiglierebbe inanzitutto di non utilizzare dei software di multinazionali che costringono e limitano l'esercizio della creatività musicale (sequencer e software di notazione), e mi suggerirebbe di utilizzare ambienti di programmazione musicale dove ogni utente può parlare per sé vincolando la macchina sul da farsi e non il contrario. Spesso non lo so. Ne francamente mi interessa molto saperlo. Un brano di musica per me è semplicemente necessario, non bello o brutto che sono categorie che ha utilizzato lei quando ha detto allora le ho risposto che se lei allora lo desidera può benissimo adattare quei filtri alle sue esigenze (l'ambiente è programmabile per cui si adatta senza problemi a qualsiasi necessità) . Ma tornando alla sua questione "a che cosa Le servirebbe la macchina, dal momento che sa benissimo da solo che cosa è bello e che cosa non lo è?" ...a me interessa altro...interessano le virtualità nascoste... E' evidente che il compositore nello sviluppare le sue intuizioni, mette in gioco anche altre possibilità, altre virtualità. Il compositore sceglie sempre, indipendentemente dalla macchina o no, da una miriade di possibilità che vincola in modo sempre più approfondito in una sorta di gioco di scatole cinesi. Parafrasando Petrassi l'esito felice di una scelta è sempre bilanciato dal dubbio. E' la logica conseguenza dello sviluppo, inteso come tecnica compositiva. Ci sono molti modi per arrivare a e/o sviluppare una intuizione. Alcuni di questi momenti sono nitidi nella mente del compositore, altri meno. Allora si fa ricorso all'artigianato, che altro non è che un modo per vincolare le nostre scelte. La composizione assistita spesso si inserisce qui. Quindi si valutano le soluzione esattamente come si poteva fare tradizionalmente, indipendentemente dalla macchina e soprattutto indipendentemente da ciò che magari in modo precipitoso abbiamo ritenuto "bello". Questo mi interessa. Esplorare possibilità inespresse. E per quello che riguarda il virtuale possibile in composizione: purtroppo non nascono tutti Mozart, ci sono anche i Beethoven e gli Stravinsky che appuntano come dei dannati. Lei scrive di getto anche negli sviluppi? La composizione assistita, almeno per come la utilizzo io, non interviene sempre e quando lo fa solitamente non interviene su di una composizione "intera". Interviene solo quando si rende necessaria; e non si rende necessaria quando si parla di invenzione! L'invenzione appartiene di diritto al creatore/compositore e difficilmente in questa fase può intervenire il calcolatore. Semmai è in altri momenti che si rende utile: per semplificare come dicevo, nelle forme dello sviluppo, quelle della tradizione, quelle novecentesche e quelle che non si daranno mai in, perchè la mano, nel tempo-uomo, non potrà mai stare dietro alle "intuizioni" di una tale potenza di calcolo. Scusami Fabio, ma non sono assolutamente d'accordo. Lo dico perchè questo programma insulta 10 anni di studi di composizione, e l'attività e l'artigianato di un compositore. Non si lavora così, scusami. Francesco -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
ho modificato il mio messaggio perchè era scritto in maniera equivocabile, ora è più chiaro. Alfredo, scusami, non comprendo. Schubert nella sua sonata per Arpeggione, una delle composizioni a me più care, non pensi abbia voluto comunicare quello che era lui, nella sua opera? Io credo di si, e credo che sia un valore che molta musica nel novecento ha dimenticato. -
Sperimentazione e produzione di qualità
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Forse solleverò una polemica con queste affermazioni, ma se è vero che una composizione deve "funzionare", è pur vero che il risultato estetico non è sicuramente l'ultimo fattore. In questo secolo si è assistito a sperimentazioni ai limiti dell'assurdo (vedi "Helicopter Quartet", oppure "4,33", per citarne due eclatanti). In nome della libertà si è scritta musica (oppure pause...), che come ha detto Lei in un altro post, ha fatto accademia e ancora oggi, in parte, continua a farla, e molto spesso continua a fare l'accademia di se stessa, mentre il pubblico andava da un'altra parte. Lungi da me mettere un dictat, ognuno si esprime come vuole e meglio crede, soprattutto se lo fa con grande tecnica, ma il mondo non ci segue, il compositore molto spesso è isolato, di nicchia. Non so, ma io vedo nei giovani allievi di composizione (almeno parlo della mia esperienza con gli amici di classe, prima a Matera e ora a Bari), una rinnovata volontà di comunicare quello che si sente, non solo la voglia di una completezza tecnica, quello che insomma molto spesso manca in molta musica del novecento, ovvero la comunicazione. Francesco -
Le scuse celebri, per finire in allegria!
ciccio_matera ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Rigorosamente Off-Topic
perchè, non vi è mai capitato di sentirvi dire "perchè? c'era anche questo esercizio? Non me lo ricordo" -
studio e analisi Francisco Tárrega e attribuzioni di repertorio
ciccio_matera ha risposto a Michele Chiascione nella discussione Altre discussioni sul repertorio
L'ignoranza crea la violenza...caro mercurio, (il caro è ironico, se non l'ha compreso). I baci e gli abbracci li dia alla sua donna, sono certo che saranno decisamente più graditi. -
Tocco preparato
ciccio_matera ha risposto a Giacobus nella discussione Quinto anno, Ottavo anno, Diploma
certo cristiano, hai ragione, chiedo scusa se non sono stato chiaro. Quando mi riferivo all'intelligenza, intendevo proprio quello che hai detto. Francesco -
Tocco preparato
ciccio_matera ha risposto a Giacobus nella discussione Quinto anno, Ottavo anno, Diploma
Giorgio, una mano ferma è sintomo di stabilità della mano, e quindi del gesto tecnico; anche io tendo sempre ad evitare che i miei allievi muovano la mano "a casaccio". Come dicevi tu, probabilmente nella fattispecie occorre fare questo tipo di lavoro. Quindi Giacobus, segui la tua insegnante, il tempo, la tua intelligenza e la voglia di crescere musicalmente, ti daranno ragione o torto. -
studio e analisi Francisco Tárrega e attribuzioni di repertorio
ciccio_matera ha risposto a Michele Chiascione nella discussione Altre discussioni sul repertorio
hahaha Gilardino ti scotta ancora? Ma no dai se nessuno ti sovvenziona 100 dollari di esame al carbonio (in fondo non ce ne è bisogno) vai alle fonti gira per le biblioteche gli archivi o le collezioni private europee, documentati come fanno i storiografi e poi porta le prove e mi farà piacere avere maggiore consapevolezza del repertorio. Altrimenti la piccola "storiografia" della chitarra rimarrà sempre sul "si dice" e sul "mi sembra" in mano ad appassionati, non a storiografi. Si provi in un convegno a sollevare il dubbio sulle variazioni (faccio per dire) di Beethoven su tema di Diabelli con la mancanza di fonti e di presa visione delle fonti come vuole fare con Tarrega... sarebbe accompagnato alla porta. Ma se vogliamo rimanere sulle chiacchiere da caffè va bene ma non si cerchi di dare un tono accademico suvvia! Il buon Gangi tiro' la suite giu' ad orecchio da un disco di Segovia, ma credo che sia Gangi, forse meno Segovia, erano vittime di un piccolo gioco non certo nuovo al mondo della musica (si pensi a Fritz Kreisler ). Comunque provate a farvi sovvenzionare da qualche biblioteca o centro culturale vi forniranno accesso ad archivi e biblioteche e poi portateci i risultati pubblicateli in riviste di musicologia internazionali e accreditate e come vi dissi all'inizio di questo picciuol favellare io sarò contento e divertito che un nuovo piccolo falso sia portato allo scoperto. Se Gangi-Carfagna_bérben nel 1971 sbagliarono nell'attribuizione di alcuni brani questo sarà per me lieto sollazzo e nei prossimi concerti avrò cura di raccontare l'aneddoto al gentil pubblico buona suonata a tutti! Damiano Mercuri Siamo davvero arrivati alla idiozia, io non so chi Lei sia, se abbia legami di parentela con qualche maestro della scuola romana o se sia talmente assuefatto all'ego delle loro persone che non accetta una simile caduta della loro immagine ai Suoi occhi. Le ipotesi sono due: o Lei scrive senza leggere quello che è stato detto (allora La invito a rileggere il thread), oppure Lei è palesemente incapace di comprensione. Le fonti Le sono state presentate in maniera chiara, cosa vuole un immagine JPG? E soprattutto che Lei non ci creda, sono benemeriti affaracci suoi. Esterefatto...Francesco -
Manuale di Storia della Chitarra Vol.2 - Gianni Nuti
ciccio_matera ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Non ho inneggiato alla Scuola Romana.....Rimango dell'idea che le Variazioni di Respighi non siano niente di che....caro ciccio_formaggio....oopsss....ciccio_matera.....lapsus!! Questa è un'ulteriore conferma della Sua statura di intellettuale. Io non scenderò a questi livelli, ma sappia che i Suoi post sono pubblici, e che tutti sanno leggere. Che Lei reputi le variazioni "niente di che", non toglie a quest'ultime un briciolo della loro importanza. Un conto è non apprezzare una musica, un conto è dire che è "niente di che". Scinda giudizio personale da giudizio tecnico. Preferirei mi chiamasse Francesco, se non Le dispiace.