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Scuola civica di Macomer: lettera di diffida


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Lettera-di-diffida-comune-macomer

Spiace sempre dover parlare di una delle proprie attività (in questo caso la docenza) senza citarne i lati positivi, i risultati, l’impegno e la passione profusi per svolgerla. Purtroppo mi ritrovo nuovamente a dover rendere noto un lato spiacevole del modo in cui le amministrazioni comunali gestiscono le Scuole Civiche di Musica dell’isola.

I corsi che tengo presso tre scuole che ho selezionato tra quelle in cui sono primo nella graduatoria in Sardegna si sono conclusi il 30 Maggio con il completamento dei programmi, con risultati tangibili (allievi che sosterranno esami di conservatorio, accessi al triennio, allievi che vincono concorsi, ecc.) e con la mia presenza, la mia professionalità e il rispetto di chi pagava le rette per poter partecipare alle lezioni. Nonostante ciò i comuni di Oristano e di Macomer, con mia grande amarezza per il poco rispetto per il lavoro altrui, hanno tenuto un comportamento poco corretto nei miei confronti.

Il Comune di Oristano, a cui in tutta onestà devo riconoscere una grande disponibilità al dialogo e la cortesia di rispondere alle mie richieste di informazioni, sta in queste ore provvedendo al pagamento di quanto dovuto dopo avermi inoltrato (con oltre un mese di ritardo rispetto a quanto previsto dal contratto) copia del mandato di pagamento. Grazie a questa disponibilità a risolvere il problema, alla collaborazione e nonostante il ritardo ho deciso di non intraprendere altre azioni.

Il Comune di Macomer, invece, non solo non ha rispettato il contratto ma non ha mai risposto alle mie richieste di informazioni inoltrate per raccomandata PosteItaliane, P.E.C. e eMail ordinaria. Ieri, 19 Giugno a quasi 20 giorni dalla fine dei corsi, ho definitivamente perso la pazienza e ho incaricato i miei legali di far inviare loro una lettera di diffida con la quale si chiede – entro gg.10 – il saldo di quanto dovuto.

Questo non significa che non sappia quali sono le difficoltà e quali siano i problemi che il patto di stabilità causa ai comuni. No, non significa questo.

In qualità di direttore artistico dal 1998 di un ente organizzatore di manifestazioni, so cosa significa accedere ai finanziamenti regionali, conosco bene i tempi e le modalità di liquidazione, conosco le procedure e conosco anche la possibilità – grazie all’impegno dello sponsor Regionale – di recarsi in banca e chiedere una fideiussione, ovvero, una anticipazione immediata (15-20 gg dal momento della richiesta) da parte della banca stessa per una cospicua percentuale (che va dal 60 all’80 percento a seconda dei casi) sul contributo regionale concesso.
In questo modo verrebbero salvaguardati i costi e i compensi ai docenti, si potrebbero programmare con più serenità le attività interne e chi lavora sa di non dover essere costretto a perdere tempo per chiedere ciò che gli spetta di diritto.

Le domande che mi pongo sono sempre le stesse.

1. Ai signori responsabili della gestione amministrativo/contabile della scuola: avete idea di quanto sia umiliante per una persona che dedica una porzione di tempo della sua esistenza a lavorare per uno scopo così nobile, essere costretta ad elemosinare il proprio sacrosanto compenso?

2. Perché un docente è tenuto a svolgere puntualmente il suo lavoro, nel rispetto di orari, di formazione della classe, di programmi, di risultati e la controparte fa quello che gli pare? Perché devo iniziare a far lezione alle 15:00, con puntualità al minuto, e il mio compenso arriva con settimane, mesi di ritardo?

3. Se ad un dipendente comunale lo stipendio, invece di arrivare il 27, arrivasse il 10 del mese successivo, poi il 12, poi due mesi insieme, poi nulla per tre mesi e via discorrendo, che cosa succederebbe?

4. Aprire una Scuola, per un comune – lo so bene -, ha un valore soprattutto politico. Signori sindaci, vi sembra intelligente aprire una struttura, far iscrivere centinaia di utenti e non garantirne il funzionamento?

Dall’anno prossimo, per quanto mi riguarda, le cose saranno diverse. Non saranno tollerati giorni di ritardo sui pagamenti e le conseguenze saranno ben diverse sia per i Comuni che per lo svolgimento dei corsi.

A proposito, nella classe di chitarra della Scuola Civica di Musica di Macomer, tra gli altri risultati raggiunti, quest’anno per la prima volta, ai primi del mese di Luglio, una giovanissima allieva sosterrà un esame di Licenza Pre-Accademica presso un conservatorio e la stessa allieva, poche settimane fa, si è aggiudicata il primo premio presso un Concorso di Interpretazione eseguendo musica del Novecento e Contemporanea.

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