Alberto Pala Inviato 1 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 4 Content Count: 8 Reputation: 0 Joined: 16/03/2006 Status: Offline Inviato 1 Settembre 2006 Salve a tutti. Vorrei interpellare gli esperti su di un'idea che mi sono fatto: ho notato che su molte chitarre che mi è capitato di provare, compreso uno strumento che mi appartiene, a fronte di una qualità complessivamente buona del suono riscontravo, in corrispondenza del nono-decimo tasto, un decadimento imbarazzante della brillantezza della quinta corda. Ora, mi domando, è il mio orecchio a fare cilecca o, visto il numero di strumenti che a mio avviso erano carenti in quella porzione della tastiera, è un problema nativo del progetto chitarra? Saluto in attesa di gentili riscontri. Alberto Pala.
Angelo Gilardino Inviato 1 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 1 Settembre 2006 Salve a tutti. Vorrei interpellare gli esperti su di un'idea che mi sono fatto: ho notato che su molte chitarre che mi è capitato di provare, compreso uno strumento che mi appartiene, a fronte di una qualità complessivamente buona del suono riscontravo, in corrispondenza del nono-decimo tasto, un decadimento imbarazzante della brillantezza della quinta corda. Ora, mi domando, è il mio orecchio a fare cilecca o, visto il numero di strumenti che a mio avviso erano carenti in quella porzione della tastiera, è un problema nativo del progetto chitarra? Saluto in attesa di gentili riscontri. Alberto Pala. E' un problema ben noto: le note a partire dal fa sulla quinta corda sono sorde oppure - peggio ancora - lasciano cadere la fondamentale e subentrare la prima armonica superiore (ottava). Uno dei test primari ai quali si sottopone una chitarra da collaudare è proprio quello delle note critiche sulla quinta corda. dralig
Alberto Pala Inviato 2 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 4 Content Count: 8 Reputation: 0 Joined: 16/03/2006 Status: Offline Autore Inviato 2 Settembre 2006 Grazie per la risposta. Mi sapreste anche spiegare, tecnicamente, a cosa è dovuta questa "tara"? Grazie ancora. Alberto Pala.
Angelo Gilardino Inviato 2 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 2 Settembre 2006 Grazie per la risposta. Mi sapreste anche spiegare, tecnicamente, a cosa è dovuta questa "tara"? Grazie ancora. Alberto Pala. Non è chiaro. Empiricamente, si può ragionare osservando che le stesse note sulla quarta corda non soffrono dello stesso problema, il che ci indurrebbe a concludere che non è un problema di frequenze e di armoniche, ma di struttura dello strumento. Un'impedenza. dralig
Ospite Attademo Inviato 2 Settembre 2006 Inviato 2 Settembre 2006 Grazie per la risposta. Mi sapreste anche spiegare, tecnicamente, a cosa è dovuta questa "tara"? Grazie ancora. Alberto Pala. Non è chiaro. Empiricamente, si può ragionare osservando che le stesse note sulla quarta corda non soffrono dello stesso problema, il che ci indurrebbe a concludere che non è un problema di frequenze e di armoniche, ma di struttura dello strumento. Un'impedenza. dralig Ciao a tutti. A quest'ora mi viene da dire che il fatto ha a che fare con l'intonazione della tavola/cassa che dis olito nella magggior parte dei casi è sol-sol # se hanno una tavola spessa. Ma devo chiedere a un esperto di intonazione... LA
Cristiano Porqueddu Inviato 2 Settembre 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 2 Settembre 2006 Ciao a tutti. Ciao Luigi e bentornato sul forum CP
Angelo Gilardino Inviato 3 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 3 Settembre 2006 Ciao a tutti. A quest'ora mi viene da dire che il fatto ha a che fare con l'intonazione della tavola/cassa che dis olito nella magggior parte dei casi è sol-sol # se hanno una tavola spessa. Ma devo chiedere a un esperto di intonazione... LA L'ho pensato anch'io, Luigi, ma com'è allora che la stessa nota, sulla quarta corda, suona normalmente? E com'è che, di norma, non è una sola nota a risultare difettosa sulla quinta corda, dall'ottavo tasto in poi? Avendo interrogato al riguardo liutai diversi nell'età, nella cultura, nell'intelletto e nella pratica costruttiva, mi sono sentito unanimemente rispondere - a diversi livelli di eleganza - che la causa del problema è sconosciuta, e che nessuno sa che cosa farci. dralig
Edoardo Catemario Inviato 3 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 65 Reputation: 0 Joined: 14/02/2006 Status: Offline Inviato 3 Settembre 2006 Alcuni strumenti di fattura particolarmente pregiata, risentono in misura assai minore di questo problema. Il problema comunque c'è. Anche io ho provato a riflettere già tempo addietro sul perchè. L'idea che mi sono fatto è che probabilmente questo fenomeno dipende da una serie di concause. Ad esempio dal rapporto tra densità, calibro e lunghezza della quinta corda oltre l'ottavo tasto. Suoni come il Sol sul decimo tasto producono una vibrazione con un attacco "spinto" (fuso di vibrazione ampio) con tempi di decadimento assai brevi. Gli strumenti che non sono in grado di mettere in movimento masse di materia adeguate all'attacco di quelle note entrano in una sorta di "controfase". O perchè la tavola ha un tempo di rilascio troppo breve, o perchè non è in grado di liberare energia sufficiente etc... I liutai con i quali ho parlato io sono pervenuti a considerazioni simili. Il produttore di corde al quale io mi affido da ormai 15 anni ed io stiamo sperimentando una corda che limiti considerevolmente questo problema, fermo restando che in uno strumento di livello ottimo esso è già piuttosto limitato. EC
Angelo Gilardino Inviato 3 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 3 Settembre 2006 Alcuni strumenti di fattura particolarmente pregiata, risentono in misura assai minore di questo problema. Il problema comunque c'è. Anche io ho provato a riflettere già tempo addietro sul perchè. L'idea che mi sono fatto è che probabilmente questo fenomeno dipende da una serie di concause. Ad esempio dal rapporto tra densità, calibro e lunghezza della quinta corda oltre l'ottavo tasto. Suoni come il Sol sul decimo tasto producono una vibrazione con un attacco "spinto" (fuso di vibrazione ampio) con tempi di decadimento assai brevi. Gli strumenti che non sono in grado di mettere in movimento masse di materia adeguate all'attacco di quelle note entrano in una sorta di "controfase". O perchè la tavola ha un tempo di rilascio troppo breve, o perchè non è in grado di liberare energia sufficiente etc... I liutai con i quali ho parlato io sono pervenuti a considerazioni simili. Il produttore di corde al quale io mi affido da ormai 15 anni ed io stiamo sperimentando una corda che limiti considerevolmente questo problema, fermo restando che in uno strumento di livello ottimo esso è già piuttosto limitato. EC Mi sembra una diagnosi perspicace. Soprattutto perché fa riferimento non a una causa, ma a un insieme di concause. Quella delle frequenze è, a mio giudizio, tra le meno forti: con la quinta scordata in sol, il problema è sempre lì. dralig
Christian Saggese Inviato 4 Settembre 2006 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 58 Reputation: 7 Joined: 21/01/2006 Status: Offline Inviato 4 Settembre 2006 Collaborando ormai da diversi anni con Mario Garrone, notammo in fase di esperimento, che queste note "difettose" sulla quarta e quinta corda migliorano se viene premuto con molta più forza il tasto. La lunghezza della fondamentale aumenta e la nota incriminata suona bene come le altre. CS
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