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Carulli sottovalutato


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Marco Riboni nel suo libro su Giuliani,definisce bellissimo il duo per fortepiano e chit.op.86 di Carulli. Credo che sia un parere autorevole.

 

in.fiore, non riesco a capire il succo di questo intervento. Troverà sempre qualcuno, più o meno autorevole, che abbia detto o scritto che qualcosa è buono, o bello, o meritevole. Non sarebbe una cattiva idea quella di trovare argomentazioni un po' più solide, altrimenti ci si ritrova a credere che Agustín Barrios sia il miglior compositore per chitarra del ventesimo secolo.

Ben inteso, Marco Riboni resta un musicologo e storico di altissima caratura: i frutti del suo lavoro di ricerca parlano da soli e non è certo mia intenzione screditarne l'opinione - mi sembra superfluo, ma è prudente ribadirlo prima che alcuni pensieri sgaloppino in libertà... - tuttavia ritengo che si possa serenamente affermare che, su trecento e rotti numeri d'opera, il parere positivo espresso su un brano (parere che non è nuovo tra i commenti di questa discussione, per altro...) non è certo in grado di invertire la tendenza. Nessuno ha scritto "tutto Carulli è da cestinare": è ovvio e noto a tutti che alcuni punti della sua produzione volano alto... altri, invece, stentano a sollevarsi da terra.

 

 

Le arpiste,che sono in orchestra ma è come se non ci fossero dato il loro esiguo impiego, penso,che farebbero salti di gioia se avessero le opere di Carulli scritte con la mano destra.

Gliel'ha detto un'arpista?

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Marco Riboni nel suo libro su Giuliani,definisce bellissimo il duo per fortepiano e chit.op.86 di Carulli.Credo che sia un parere autorevole.Le arpiste,che sono in orchestra ma è come se non ci fossero dato il loro esiguo impiego, penso,che farebbero salti di gioia se avessero le opere di Carulli scritte con la mano destra.

Pensavo e riflettevo leggendo i vari commenti, che tutto sommato, forse alla base del concetto del pensiero che Carulli sia un tantino sottovalutato e che onestamente non credo alla fin fine, possa esserci anche l'idea che è soltanto "recente" la presa di coscienza di svariati interpreti del "giusto" modo di interpretare questi lavori, depurati da manierismi e diverse smancerie a cui abbiamo assistito (ascoltato) negli anni passati e non solo.

 

Questo repertorio, forse, a differenza di quello storico del 900 e oltre, se pur non certo facile quest'ultimo bisogna ammettere che forse non ha avuto i numerosi interpreti che si sono dedicati alla diffusione di quello moderno, grazie anche al fatto che la qualità indubbia permetteva alla chitarra (intesa nel suo repertorio) finalmente di .. "competere"? o perlomeno riscattarsi in parte dal repertorio degli altri strumenti.

Questo sicuramente non ha giovato, come dire, se uno suona male un brano ma comunque di un certo spessore fa danno al compositore e alla musica ma il brano "resta in piedi" ma se uno suona male un brano di "minore" spessore (senza nulla togliere ai "minori") fa un doppio danno secondo me, da qui spezzare una lancia in favore dell'interprete per la buona causa della "musica per chitarra..

ad ogni modo, ascoltavo questa mattina questa interpretazione e..decisamente non mi dispiace

quindi, nessuna graduatoria o meriti maggiori e/o minori ma ben venga la musica scritta e suonata bene.

Quello si, ritengo sia di fondamentale importanza.

 

Credo che tutti concordiate che il punto debole di molti chitarristi sia appunto il repertorio dell'ottocento, inteso come qualità di interpretazione, forse perché molti chitarristi non hanno un'educazione musicale di un certo tipo, rispetto a pianisti e violinisti?..

(spero di non aver alzato un vespaio ma..la riflessione mi viene spontanea)..nella mia esperienza di docente ho sempre trovato più facilmente lacune in un fraseggio di Giuliani o Sor che in Walton..dove forse anche il solo "scopiazzare" un certo modo di suonare è più facile da ascoltare/reperire..

suonare bene Sor e i suoi "colleghi" bisogna necessariamente saper leggere e conoscere la "Musica"..

sbaglio?..

 

buona giornata

m

 

 

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Caro Marcello, penso che tu abbia messo il dito nella piaga. 

 

I chitarristi che sanno suonare la musica dell'800 in maniera convincente sono pochi. Le ragioni credo siano quelle da te esposte. Mi è capitato più di una volta, in effetti, di ascoltare degli interpreti che, dignitosi in certa letteratura novecentesca, diventavano insostenibili nel suonare un brano classico. 

 

In quanto al brano che hai postato, mi pare un ottimo esempio di carullata su tutta la linea. :D Chiedo venia ma 'sti pedali sono insostenibili...

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Pensavo e riflettevo leggendo i vari commenti, che tutto sommato, forse alla base del concetto del pensiero che Carulli sia un tantino sottovalutato e che onestamente non credo alla fin fine, possa esserci anche l'idea che è soltanto "recente" la presa di coscienza di svariati interpreti del "giusto" modo di interpretare questi lavori, depurati da manierismi e diverse smancerie a cui abbiamo assistito (ascoltato) negli anni passati e non solo.

 

Questo repertorio, forse, a differenza di quello storico del 900 e oltre, se pur non certo facile quest'ultimo bisogna ammettere che forse non ha avuto i numerosi interpreti che si sono dedicati alla diffusione di quello moderno, grazie anche al fatto che la qualità indubbia permetteva alla chitarra (intesa nel suo repertorio) finalmente di .. "competere"? o perlomeno riscattarsi in parte dal repertorio degli altri strumenti.

Questo sicuramente non ha giovato, come dire, se uno suona male un brano ma comunque di un certo spessore fa danno al compositore e alla musica ma il brano "resta in piedi" ma se uno suona male un brano di "minore" spessore (senza nulla togliere ai "minori") fa un doppio danno secondo me, da qui spezzare una lancia in favore dell'interprete per la buona causa della "musica per chitarra..

ad ogni modo, ascoltavo questa mattina questa interpretazione e..decisamente non mi dispiace

quindi, nessuna graduatoria o meriti maggiori e/o minori ma ben venga la musica scritta e suonata bene.

Quello si, ritengo sia di fondamentale importanza.

 

Credo che tutti concordiate che il punto debole di molti chitarristi sia appunto il repertorio dell'ottocento, inteso come qualità di interpretazione, forse perché molti chitarristi non hanno un'educazione musicale di un certo tipo, rispetto a pianisti e violinisti?..

(spero di non aver alzato un vespaio ma..la riflessione mi viene spontanea)..nella mia esperienza di docente ho sempre trovato più facilmente lacune in un fraseggio di Giuliani o Sor che in Walton..dove forse anche il solo "scopiazzare" un certo modo di suonare è più facile da ascoltare/reperire..

suonare bene Sor e i suoi "colleghi" bisogna necessariamente saper leggere e conoscere la "Musica"..

sbaglio?..

 

buona giornata

m

 

 

Salve.Mi ero dimenticato, fin dall'inizio di questa discussione, che avevo un libro uscito nel 1984,edito da E.R.G.A. di Genova dedicato a Carulli;riporto la presentazione del libro, che ribalta  totalmente il giudizio che ho letto nella maggioranza degli interventi nel forum - Il lavoro di Marco Bertazzi,intitolato,"Ferdinando Carulli Chitarrista-Compositore"rappresenta un ottimo esempio di indagine musicologica,svolta con rigore e competenza.Con questa analisi Bertazzi è riuscito a porre in risalto,come mai era avvenuto fino a ora,la figura di uno dei più grandi maestri della chitarra.Il suo lavoro rappresenta quindi un testo fondamentale,che sarà insostituibile nel futuro a più vasto compito di rivalutazione dell'intera opera di Carulli.

                                                                                          Ruggero Chiesa

                                  Milano,30 novembre 1983        

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Carulli avrebbe fatto carte false per scivere un pezzettino così...

 

https://www.youtube.com/watch?v=h1CCCl6A-rY

 

 

Giuliani è sicuramente molto più ondivago in questo senso, perchè nella sua produzione ci sono pagine di pregevolissima fattura come altre legate ad occasioni decisamente più estemporanee.

Tuttavia nei suoi lavori cameristici (e nei concerti) ci sono cose che dimostrano quanto fosse versato nel cercare soluzioni timbriche che nella letteratura chitarristica del periodo sono avulse agli altri chitarristi-compositori

 

Ad esempio, questo episodio in LAb dal Rondò del Secondo Concerto (al min. 5:36), un gioiellino di scrittura...

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=L34LYVoHsOg

 

Caro Marcello, penso che tu abbia messo il dito nella piaga. 

 

I chitarristi che sanno suonare la musica dell'800 in maniera convincente sono pochi. Le ragioni credo siano quelle da te esposte. Mi è capitato più di una volta, in effetti, di ascoltare degli interpreti che, dignitosi in certa letteratura novecentesca, diventavano insostenibili nel suonare un brano classico. 

 

In quanto al brano che hai postato, mi pare un ottimo esempio di carullata su tutta la linea. :D Chiedo venia ma 'sti pedali sono insostenibili...

signor Alfredo Franco,alcuni suoi post sono stupidi.

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signor Alfredo Franco,alcuni suoi post sono stupidi.

 

Addirittura? Non è un po' esagerato?

 

photo.JPG?width=624&height=434

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signor Alfredo Franco,alcuni suoi post sono stupidi.

 

Non so se sono stupidi ma di sicuro non offendono le persone. Leggiamo il manifesto cortesemente?

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Non so se sono stupidi ma di sicuro non offendono le persone. Leggiamo il manifesto cortesemente?

Salve,ammetto che ho esagerato,ma dire che Carulli avrebbe fatto carte false per scrivere un pezzettino così,o usare il termine carullate,non mi sembra costruttivo in una discussione.

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Pensavo e riflettevo leggendo i vari commenti, che tutto sommato, forse alla base del concetto del pensiero che Carulli sia un tantino sottovalutato e che onestamente non credo alla fin fine, possa esserci anche l'idea che è soltanto "recente" la presa di coscienza di svariati interpreti del "giusto" modo di interpretare questi lavori, depurati da manierismi e diverse smancerie a cui abbiamo assistito (ascoltato) negli anni passati e non solo.

 

Questo repertorio, forse, a differenza di quello storico del 900 e oltre, se pur non certo facile quest'ultimo bisogna ammettere che forse non ha avuto i numerosi interpreti che si sono dedicati alla diffusione di quello moderno, grazie anche al fatto che la qualità indubbia permetteva alla chitarra (intesa nel suo repertorio) finalmente di .. "competere"? o perlomeno riscattarsi in parte dal repertorio degli altri strumenti.

Questo sicuramente non ha giovato, come dire, se uno suona male un brano ma comunque di un certo spessore fa danno al compositore e alla musica ma il brano "resta in piedi" ma se uno suona male un brano di "minore" spessore (senza nulla togliere ai "minori") fa un doppio danno secondo me, da qui spezzare una lancia in favore dell'interprete per la buona causa della "musica per chitarra..

ad ogni modo, ascoltavo questa mattina questa interpretazione e..decisamente non mi dispiace

quindi, nessuna graduatoria o meriti maggiori e/o minori ma ben venga la musica scritta e suonata bene.

Quello si, ritengo sia di fondamentale importanza.

 

Credo che tutti concordiate che il punto debole di molti chitarristi sia appunto il repertorio dell'ottocento, inteso come qualità di interpretazione, forse perché molti chitarristi non hanno un'educazione musicale di un certo tipo, rispetto a pianisti e violinisti?..

(spero di non aver alzato un vespaio ma..la riflessione mi viene spontanea)..nella mia esperienza di docente ho sempre trovato più facilmente lacune in un fraseggio di Giuliani o Sor che in Walton..dove forse anche il solo "scopiazzare" un certo modo di suonare è più facile da ascoltare/reperire..

suonare bene Sor e i suoi "colleghi" bisogna necessariamente saper leggere e conoscere la "Musica"..

sbaglio?..

 

buona giornata

m

 

 

Avendo da poco comprato i 6 Andanti op.320 di Carulli,nella revisione di Ruggero Chiesa,non ho resistito ad intervenire per l'ultima volta in questa discussione e mi scuso se questo lo detto un'altra volta.Credo che in pochi possano discutere l'autorevolezza del compianto musicologo,fondatore de "Il Fronimo".Ecco parte della sua illuminante prefazione."La qualità musicale presenta squilibri sconcertanti:ad opere costruite con gusto ed equilibrio si contrappongono lavori d'occasione di facile effetto appesantite da formule convenzionali,ma i frettolosi giudizi critici su Ferdinando Carulli,che l'hanno apprezzato per lungo tempo soltanto nel settore didattico,sono tutti da rivedere.Eliminando la produzione decisamente mediocre rimane infatti un vasto repertorio di autentico valore,soprattutto riguardo la musica da camera,che fa di Carulli uno dei più importanti autori nella storia della chitarra".Concludo dicendo, che vedendo i video su You Tube tanti chitarristi si cimentano in formazioni cameristiche e Carulli in questo senso è molto presente.

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E' quello che abbiamo detto lungo le 6 pagine.

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