Gianluca Inviato 28 Gennaio 2020 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 3 Reputation: 0 Joined: 27/01/2020 Status: Offline Device: Android Inviato 28 Gennaio 2020 Salve a tutti. Chi ha studiato o sta studiando Rodrigo? Entre olivares, En los trigales, Bajando de la meseta....Qualche consiglio. Trovo questi brani abbastanza impegnativi....
Cristiano Porqueddu Inviato 28 Gennaio 2020 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 28 Gennaio 2020 Ciao @Gianluca. Che genere di consigli cerchi?
Gianluca Inviato 29 Gennaio 2020 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 3 Reputation: 0 Joined: 27/01/2020 Status: Offline Device: Android Autore Inviato 29 Gennaio 2020 Buongiorno. Ti faccio un esempio pratico. "Entre Olivares", metronomo 132....Ma se suono a 128 si offende qualcuno?.....:)) Scherzi a parte, volevo sapere se eseguire un brano un po' sottotempo può essere un problema. In secondo luogo: interpretazione. Ho ascoltato due versioni del brano, M. Dylla e N. Yepes. La seconda mi sembra un po' più ordinata ed equilibrata, l'interpretazione di Dylla è piena di rasgueado e troppo frenetica secondo me. Forse occorrerebbe trovare un compromesso. Cosa ne pensi? Altra curiosità: ma Rodrigo è musica contemporanea? Grazie
Cristiano Porqueddu Inviato 30 Gennaio 2020 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 30 Gennaio 2020 Il 29/1/2020 at 07:31, Gianluca dice: "Entre Olivares", metronomo 132....Ma se suono a 128 si offende qualcuno?.....:)) Scherzi a parte, volevo sapere se eseguire un brano un po' sottotempo può essere un problema. Un interprete che mette sul leggio una pagina di musica diviene - più o meno coscientemente - responsabile dell'esecuzione di quella pagina. Il compositore, indicando un tactus ritmico in cima alla composizione, aggiunge un elemento importante e rende ancor più chiara l'idea che ha del suo lavoro ma questa non è detto collimi con quella di chi trasformerà qui segni in suoni; tuttavia la decisione di alterare o ignorare le indicazioni sulla spartito è un'azione che necessita di solide fondamenta. In primo luogo occorre conoscere a fondo la poetica ed il linguaggio dell'autore; lo studio sulla vita, sul contesto storico in cui è vissuto e l'analisi delle opere più rappresentative potrebbe essere un buon punto di partenza. Il secondo passo è determinare se la modifica di quel determinato parametro (nel tuo caso l'andamento) apre nuove strade a scelte interpretative, consente un fraseggio più adeguato, un migliore controllo del suono, maggior ventaglio timbrico eccetera. Se la risposta è sì e se la modifica è coerente con la struttura dell'opera non trovo alcun motivo per cui un'indicazione dell'autore non possa essere modificata. Un esempio eclatante di quanto sopra: @Angelo Gilardino scrive Moderato in cima al primo movimento della Sonata del Guadalquivir. Ma l'interpretazione va da un'altra parte: Il 29/1/2020 at 07:31, Gianluca dice: Ho ascoltato due versioni del brano, M. Dylla e N. Yepes. La seconda mi sembra un po' più ordinata ed equilibrata, l'interpretazione di Dylla è piena di rasgueado e troppo frenetica secondo me. Forse occorrerebbe trovare un compromesso. Cosa ne pensi? Non conosco nessuna delle due interpretazioni. Un consiglio: non affrontare la lettura e lo studio di un'opera musicale partendo dall'ascolto. Credo sia una delle azioni più limitanti. Leggi la musica, proprio come faresti con un libro. Sarai solo e avvertirai in te un forte senso di scoperta. Ecco, in quel momento potrai dar forma alle tue idee.
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