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La professione dell'insegnante e le speranze


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Ospite Attademo
Per farvi capire quali sono i maestri in gamba. Sto andando a lezione di pianoforte da uno (per imparare lo stile ragtime e stride piano) e questo (trovato per caso dopo una serie di maestri cambiati) mi ha insegnato in due lezioni (2 di numero) tutto per imparare quello stile. Ovviamente non ho ancora raggiunto un buon livello di manualità, ma capisco e so costruire tutti i giri di accordi ed il relativo ritmo che devono avere mettendoli in pratica immediatamente.

Faccio il nome Grazie Marco Cremaschini

 

Allora, secondo me qui ed altrove non ci si capisce perché si guarda in direzioni diverse. Duunque ognuno descrive paesaggi diversi, perchéé sono diversi. Mi spiego partendo da questa affermazione di Waller.

Se lei ritiene che siano sufficienti due lezioni (2 di numeroo)) per imparare uno stile esecutiivo/compositivo, deve sapere che in questo forum ci sono persone che hanno studiato magari per 30 anni una stessa cosa. Lo dico senza polemica, ma penso che i suoi obiettivi siano ben diversi da quelli che intende per esempio un Angelo Gilardino o un Alvaro Company per "didattica strumentale". Dunque è ovvio che se Lei intiitola l'argomento di discussione "la professione dell'insegnante" avrà anche il feedback di queste persone. Questo nulla toglie al fatto che si possano raccontare proprie esperienze personali negative (e certo non sono io a dire che non ci sono in giro persone impreparate) che però - secondo me - rischiano di essere un po' troppo narcisisticamente proposte come esperienza per gli altri. A me hanno insegnato ad ascoltare (prima di parlare) quelli che hanno qualche anno in più, l'ho già detto altrove ma giova ricordarlo.

Luigi

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Per farvi capire quali sono i maestri in gamba. Sto andando a lezione di pianoforte da uno (per imparare lo stile ragtime e stride piano) e questo (trovato per caso dopo una serie di maestri cambiati) mi ha insegnato in due lezioni (2 di numero) tutto per imparare quello stile. Ovviamente non ho ancora raggiunto un buon livello di manualità, ma capisco e so costruire tutti i giri di accordi ed il relativo ritmo che devono avere mettendoli in pratica immediatamente.

Faccio il nome Grazie Marco Cremaschini

 

Allora, secondo me qui ed altrove non ci si capisce perché si guarda in direzioni diverse. Duunque ognuno descrive paesaggi diversi, perchéé sono diversi. Mi spiego partendo da questa affermazione di Waller.

Se lei ritiene che siano sufficienti due lezioni (2 di numeroo)) per imparare uno stile esecutiivo/compositivo, deve sapere che in questo forum ci sono persone che hanno studiato magari per 30 anni una stessa cosa. Lo dico senza polemica, ma penso che i suoi obiettivi siano ben diversi da quelli che intende per esempio un Angelo Gilardino o un Alvaro Company per "didattica strumentale". Dunque è ovvio che se Lei intiitola l'argomento di discussione "la professione dell'insegnante" avrà anche il feedback di queste persone. Questo nulla toglie al fatto che si possano raccontare proprie esperienze personali negative (e certo non sono io a dire che non ci sono in giro persone impreparate) che però - secondo me - rischiano di essere un po' troppo narcisisticamente proposte come esperienza per gli altri. A me hanno insegnato ad ascoltare (prima di parlare) quelli che hanno qualche anno in più, l'ho già detto altrove ma giova ricordarlo.

Luigi

 

 

Io dico che le stesse canzoni composte su chitarra fingerstyle (canzoncine alla Marcel Dadì) le sto tirando giù con il piano. Prima strimpellavo con la destra e basta, adesso dopo due lezioni strimpello a mo di Joplin con la sinistra perchè ho capito il meccanismo. Ma sono tutte stupidate rispetto a quelle che sapete fare voi classici (questo lo dico sinceramente). Chi ha fatto il conservatorio può capire. Mi auguro che il suo divertimento non sia arrivato dopo 30 anni. Io suono, suono anche con i piedi ma suono sempre ed ovunque e non mi ferma nessuno neanche la teoria.

Le dico anche che Angelo Gilardino per me è già un icona che metteranno nel poster (ne ho uno a casa) con tutti i compositori classici validi esistenti dall'inizio della creazione.

Riguardo alle lezioni, io ho capito delle cose che non ho capito da tutti i maestri precedenti che avevo tranne 1. Mi ha insegnato come si fa a costruire il ritmo e le figure della sinistra. Tu mi dici Am, diminuiti, settime, tredicesime, unidicesime (senza musica scritta) e io ti costruisco un ritmo calzante su ogni accordo muovendo ininterrottamente la sinistra, in basso per colpire la nota singola o l'ottava e per dare forza, in alto (di solito) per la costruzione dell'accordo o delle ottave. Oltre a questo sono riuscito ad inserirci il walking bass per ulteriori abbellimenti al ritmo, sono riuscito a capire i vari trucchetti come quello della nota scalata al cambio accordo. Mi ha riassunto dell' HANON gli esercizi più usati per scioglierla e mi ha detto come potevo costruire all'infinito altri esercizi simili creati da me.

Appena ho la possibilità di videofilmare le metto su youtube e dopo ti faccio vedere.

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Ospite Nicola Mazzon
Chi ha fatto il conservatorio può capire

 

Beati loro che ti capiscono...io no

 

Tu mi dici Am, diminuiti, settime, tredicesime, unidicesime (senza musica scritta) e io ti costruisco un ritmo calzante su ogni accordo muovendo ininterrottamente la sinistra, in basso per colpire la nota singola o l'ottava e per dare forza, in alto (di solito) per la costruzione dell'accordo o delle ottave. Oltre a questo sono riuscito ad inserirci il walking bass per ulteriori abbellimenti al ritmo, sono riuscito a capire i vari trucchetti come quello della nota scalata al cambio accordo. Mi ha riassunto dell' HANON gli esercizi più usati per scioglierla e mi ha detto come potevo costruire all'infinito altri esercizi simili creati da me.

 

Anche un ragazzo con la licenza di solfeggio lo fa

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Chi ha fatto il conservatorio può capire

 

Beati loro che ti capiscono...io no

 

Tu mi dici Am, diminuiti, settime, tredicesime, unidicesime (senza musica scritta) e io ti costruisco un ritmo calzante su ogni accordo muovendo ininterrottamente la sinistra, in basso per colpire la nota singola o l'ottava e per dare forza, in alto (di solito) per la costruzione dell'accordo o delle ottave. Oltre a questo sono riuscito ad inserirci il walking bass per ulteriori abbellimenti al ritmo, sono riuscito a capire i vari trucchetti come quello della nota scalata al cambio accordo. Mi ha riassunto dell' HANON gli esercizi più usati per scioglierla e mi ha detto come potevo costruire all'infinito altri esercizi simili creati da me.

 

Anche un ragazzo con la licenza di solfeggio lo fa

 

Certo ma il ragazzo di solfeggio lo ha imparato in 3 lezioni, io invece in 2 partendo da 0,1.

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complimenti allora

 

Grazie !! Altrettanto :lol:

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complimenti allora

 

Grazie !! Altrettanto :lol:

 

I genii non esistono (forse qualcuno un tempo). Vado a lezioni di Ragtime insieme a Gino che è un mio parente (lui non partiva da 0 era bravino) ma se sono riuscito ad ottenere risultati è perchè assorbo ascoltando tantissima musica. Il problema del solfeggio si risolve di gran lunga così. Facendo questo esercizio uno impara a prevedere (anche senza una solida base di teoria di solfeggio) quello che viene dopo.

Il maestro si è complimentato con me perchè sapevo già fare il sincopato anche se avevo un idea grossolana di esso teoricamente. Forse mi ha aiutato la chitarra.

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Ma vedi Waller, il fatto di possedere delle capacità musicali innate non è tutto per chi si vuole occupare di musica classica; occorre anche studiare un po' di teoria proprio perchè, a differenza degli altri generi musicali, è una musica scritta che non può prescindere dal testo.

 

La cosa ti tornerà comunque utile.

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Ma vedi Waller, il fatto di possedere delle capacità musicali innate non è tutto per chi si vuole occupare di musica classica; occorre anche studiare un po' di teoria proprio perchè, a differenza degli altri generi musicali, è una musica scritta che non può prescindere dal testo.

 

La cosa ti tornerà comunque utile.

 

Sono super daccordo. Per fare la musica classica bisogna studiare molto per ottenere un'interpretazione più che valida.

Sai, rispetto al piano, la chitarra secondo me è più difficile. Te ne dico solo una : sul piano le posizioni rimangono li mentre sulla chitarra (a parte le mille soluzioni di diverso disegno con l'accordatura normale) basta scordare una corda che la cosa diventa più complicata.

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Più complicata solo perchè non c'è l'abitudine... se tu avessi iniziato a suonare con la 3° in Fa# ti tornerebbe male usare l'accordatura che usiamo oggi, non trovi? Tutti gli strumenti sono difficili per un motivo o per l'altro..

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