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Qualcuno di mia conoscenza mi ha detto che Yepes ha trovato l'anonimo Giochi Proibiti.

 

Il regista francese René Clement girò nel 1953 un film (molto bello e infinitamente triste) sulla guerra, vissuta da due orfani, un bimbo e una bimba, vittime innocenti della tragedia che aveva distrutto le loro famiglie. Voleva una colonna sonora "fragile" come l'infanzia, e per questo pensò al suono della chitarra. Non so come giunse a Yepes. Suppongo che sia stato su indicazione della grande didatta-compositrice parigina Nadia Boulanger, dalla quale Yepes prendeva qualche lezione di composizione. Yepes ebbe la saggezza di non scrivere musiche proprie - non era compositore - e adoperò musiche di pubblico dominio: un Minuetto di Jean Philippe Rameau, una Sarabanda e una Bourrée di Robert de Visée (dalla famosa Suite in re minore), El testament d'Amelia nella versione di Llobet e infine il Romance anonimo, sulla cui origine si sono versati fiumi d'inchiostro, senza mai approdare con certezza al nome del suo autore. All'epoca in cui Yepes lo adoperò, contava una mezza dozzina di edizioni. Yepes fece la sua. Era legalmente suo diritto registrarla alla società degli autori e incassare i diritti. Di sicuro, quando la adoperò era lungi dall'immaginare quale diluvio avrebbe causato. Da allora, Romance anonimo prese il nome del film di cui era in realtà una parte della colonna sonora, e si chiamò Jeux Interdits, Forbidden Games e Giochi Proibiti. ./quote]

 

 

Secondo me un grande chitarrista (in stato normale di salute = nessuna malattia grave) non può permettersi di essere incerto e sbagliare perchè chi suona la chitarra a livelli alti deve avere alle spalle uno studio talmente straripante che quello che porta nei concerti deve essere il 2% di quello che sa fare in condizioni ottimali. E questo 2% rende già moltissimo.

Se Yepes, come ho già detto, in stato normale di salute sbaglia, o non è così preparato o non è così grande come dite.

 

Provi Lei a trascinare il fondo schiena per qualche decennio per aeroporti, stazioni ferroviarie, imbarchi di traghetti, dormendo (male) fuori casa per 200 notti l'anno, mangiando (male) se e quando può, esercitandosi in albergo (dove i vicini di stanza protestato al concierge), sentendo la famiglia al telefono due volte la settimana invece di vederla ogni giorno, svegliandosi di soprassalto la notte solo per domandarsi smarrito se è in Russia, in Giappone o in Sudafrica, e poi ne riparliamo.

 

dralig

 

MGilardino, se a me facessero fare quella vita li (visto che di musica non vivo) probabilmente mi ritirerei subito. Io mi stancherei a morte. Ma non si può neanche negare che il musicista deve viaggiare perchè fa parte integrante del suo lavoro.

La mia questione è un altra : io penso che suonare per molti (concertisti e non solo) è un lavoro, ed è un lavoro dal momento che sono preparati per farlo, hanno studiato tanto e devono aver aquisito quel minimo di sicurezza per fare in ogni caso un concerto superiore alla decenza.

Se io dico ad un architetto prestigioso : progettami un edificio, mi aspetto che questo edificio sia molto più bello delle mie aspettative, perchè so chi è e so che è preparato.

Poi ripeto : Tanto di cappello per uno che solo per il fatto di Giochi Proibiti meriterebbe un rispetto fuori dal normale e sono sicuro che come dice lei fosse forte e buono.

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MGilardino, se a me facessero fare quella vita li (visto che di musica non vivo) probabilmente mi ritirerei subito. Io mi stancherei a morte. Ma non si può neanche negare che il musicista deve viaggiare perchè fa parte integrante del suo lavoro.

La mia questione è un altra : io penso che suonare per molti (concertisti e non solo) è un lavoro, ed è un lavoro dal momento che sono preparati per farlo, hanno studiato tanto e devono aver aquisito quel minimo di sicurezza per fare in ogni caso un concerto superiore alla decenza.

Se io dico ad un architetto prestigioso : progettami un edificio, mi aspetto che questo edificio sia molto più bello delle mie aspettative, perchè so chi è e so che è preparato.

Poi ripeto : Tanto di cappello per uno che solo per il fatto di Giochi Proibiti meriterebbe un rispetto fuori dal normale e sono sicuro che come dice lei fosse forte e buono.

 

Suonare può diventare - come nel caso di Yepes - un lavoro. Saperlo fare bene non significa poterne determinare i ritmi, le condizioni ambientali, logistiche, misurarne la fatica. Molto spesso la logica è quella del prendere o lasciare, dove prendere significa massacrarsi di superlavoro, e lasciare significa rischiare la disoccupazione. A dettar legge è spesso la logica spietata del mercato. Alcuni concertisti riescono a sopportare certi carichi, altri no, e pagano con la lucidità delle loro prestazioni. Essere capaci di suonare a un determinato livello non implica da parte di tutti il poterlo fare comunque, in ogni momento e in ogni situazione: alcuni possono, altri no, e questo non ha nulla che vedere con il loro valore. Alla logica del mercato dovette sottostare anche la Presti, che morì ancora più giovane di Yepes. Segovia si lamentava, ma era una torre, e reggeva meglio (anche lui era tutt'altro che infallibile, comunque). Bream si è dovuto ritirare...Concertisti che abbiano potuto permettersi di tenere pochi concerti e nello stesso tempo di rimanere sulla cresta dell'onda ce ne sono stati pochi, e non erano chitarristi: Horowitz, Michelangeli, Gould...

 

dralig


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Ti do ragione su questo dralig, ma per uno che suona in condizioni pessime (non problemi di salute gravi), quel 2% (di cui parlavo prima) che rappresenta il minimo che un musicista di mestiere può buttare fuori in un concerto deve essere sopra la decenza. Per tutti i chitarristi è valido questo discorso. Se uno è ben preparato è ovvio che in condizioni non ottimali non rende al 70% ma se dico 2%, non è il 2% di chi ha studiato poco è un 2% sostanzioso.

Uno dovrebbe secondo me (quando decide di suonare la chitarra come mestiere) rendersi conto del suo equilibrio fisico-psicologico ecc., in modo che quando si trovi a suonare in condizioni non ottimali, suoni lo stesso benino che non vuol dire strabene ma vuol dire essere soddisfacente comunque per il pubblico.

Faccio ancora un esempio (che non è per provocare ma perchè sono andato a più concerti suoi) perdonatemelo.......

Quando Malmsteen è venuto a Brescia sono sicuro che non fosse in condizioni ottimali perchè non faceva quello che si sentiva nei CD live quando era più giovane, ma il pubblico comunque sia non è rimasto deluso. Avrà fatto pochissimo rispetto a quello che sapeva fare in condizioni ottimali, ma in quel pochissimo non vi erano sbagli, incertezze, dubbi. Suonava meno cose ma suonava lo stesso in modo soddisfacente.


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Ti do ragione su questo dralig, ma per uno che suona in condizioni pessime (non problemi di salute gravi), quel 2% (di cui parlavo prima) che rappresenta il minimo che un musicista di mestiere può buttare fuori in un concerto deve essere sopra la decenza. Per tutti i chitarristi è valido questo discorso. Se uno è ben preparato è ovvio che in condizioni non ottimali non rende al 70% ma se dico 2%, non è il 2% di chi ha studiato poco è un 2% sostanzioso.

Uno dovrebbe secondo me (quando decide di suonare la chitarra come mestiere) rendersi conto del suo equilibrio fisico-psicologico ecc., in modo che quando si trovi a suonare in condizioni non ottimali, suoni lo stesso benino che non vuol dire strabene ma vuol dire essere soddisfacente comunque per il pubblico.

Faccio ancora un esempio (che non è per provocare ma perchè sono andato a più concerti suoi) perdonatemelo.......

Quando Malmsteen è venuto a Brescia sono sicuro che non fosse in condizioni ottimali perchè non faceva quello che si sentiva nei CD live quando era più giovane, ma il pubblico comunque sia non è rimasto deluso. Avrà fatto pochissimo rispetto a quello che sapeva fare in condizioni ottimali, ma in quel pochissimo non vi erano sbagli, incertezze, dubbi. Suonava meno cose ma suonava lo stesso in modo soddisfacente.

 

Sono d'accordo e, per la verità, non ho mai sentito Yepes fuori forma, quindi non posso testimoniare delle sue défaillances: so che, a fine carriera, ebbe un periodo molto difficile, causato da superlavoro e da problemi fisici che lo assillavano. La fortuna, che lo aveva assistito all'inizio della sua carriera, lo abbandonò. Ma fu proprio nella sofferenza che egli manifestò una serenità stoica.

 

dralig


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Ti do ragione su questo dralig, ma per uno che suona in condizioni pessime (non problemi di salute gravi), quel 2% (di cui parlavo prima) che rappresenta il minimo che un musicista di mestiere può buttare fuori in un concerto deve essere sopra la decenza. Per tutti i chitarristi è valido questo discorso. Se uno è ben preparato è ovvio che in condizioni non ottimali non rende al 70% ma se dico 2%, non è il 2% di chi ha studiato poco è un 2% sostanzioso.

Uno dovrebbe secondo me (quando decide di suonare la chitarra come mestiere) rendersi conto del suo equilibrio fisico-psicologico ecc., in modo che quando si trovi a suonare in condizioni non ottimali, suoni lo stesso benino che non vuol dire strabene ma vuol dire essere soddisfacente comunque per il pubblico.

Faccio ancora un esempio (che non è per provocare ma perchè sono andato a più concerti suoi) perdonatemelo.......

Quando Malmsteen è venuto a Brescia sono sicuro che non fosse in condizioni ottimali perchè non faceva quello che si sentiva nei CD live quando era più giovane, ma il pubblico comunque sia non è rimasto deluso. Avrà fatto pochissimo rispetto a quello che sapeva fare in condizioni ottimali, ma in quel pochissimo non vi erano sbagli, incertezze, dubbi. Suonava meno cose ma suonava lo stesso in modo soddisfacente.

 

Sono d'accordo e, per la verità, non ho mai sentito Yepes fuori forma, quindi non posso testimoniare delle sue défaillances: so che, a fine carriera, ebbe un periodo molto difficile, causato da superlavoro e da problemi fisici che lo assillavano. La fortuna, che lo aveva assistito all'inizio della sua carriera, lo abbandonò. Ma fu proprio nella sofferenza che egli manifestò una serenità stoica.

 

dralig

 

W Seneca allora !!! :lol:


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Segovia si lamentava, ma era una torre, e reggeva meglio (anche lui era tutt'altro che infallibile, comunque...

 

Già.Nel cd gold collection tratto da un suo concerto non sono poche le note che sbaglia...

Eppure mi colpisce la sua grande capacità di cercare di portare sulla ''via corretta'' l'interpretazione.

E' interessante.

E' come se si accorgesse frazioni di secondo dopo dello sbaglio e cercasse subito di correggerlo o di far si che non intacchi la musicalità del brano.


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Sarebbe interessante vederlo anche per il fatto che delle musiche di chitarra vengono impiegate come colonna sonora per accompagnare degli eventi raccontati con il ''supporto visivo''.

Qual'è il titolo del film?

 

Se ti può interessare, un film importante che impiega brani della letteratura chitarristica è "Professione Report" di Antonioni.


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Se ti può interessare, un film importante che impiega brani della letteratura chitarristica è "Professione Report" di Antonioni.

 

Anche "Kramer contro Kramer", con Merryl Streep e Dustin Hoffman.

 

 

 

Butterfly


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Eh, ma quello è un film pessimo!

 

:shock:

 

Mica vorrai accostare Professione reporter a Kramer contro kramer?

 

 

 

:mrgreen:


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Eh, ma quello è un film pessimo!

 

:shock:

 

Mica vorrai accostare Professione reporter a Kramer contro kramer?

 

:mrgreen:

 

 

Sarà pessimo per te: ;)

 

1979 - Miglior Film Oscar [Academy Awards]

1979 - Miglior Regia Oscar [Academy Awards] Robert Benton

1979 - Miglior Attore Oscar [Academy Awards] Dustin Hoffman

1979 - Miglior Attrice non Protagonista Oscar [Academy Awards] Meryl Streep

1979 - Miglior Sceneggiatura non Originale Oscar [Academy Awards] Robert Benton

1980 - Miglior Attore Straniero David di Donatello Dustin Hoffman

1980 - Miglior Film Straniero David di Donatello

 

Tra le musiche della colonna sonora c'erano queste:

 

Henry Purcell, Sonata for Trumpet and String 2. Adagio 3. Presto The Gordian Knot Untied 3. Rondo Minuet

 

Antonio Vivaldi, Concerto in C Major for Mandolin & Strings 1. Allegro

 

 

 

Comunque si parlava di colonne sonore, non della qualità del film. Con quelli di Antonioni ho spesso fatto dei saporitissimi sonni ;)

Anzi a dire il vero, si parlava del tenore che ha abbandonato la scena alla prima della Scala...

 

 

Butterfly

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