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Ma un compositore come arriva a cio che crea?


Ospite King

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Sarebbe interessante però capire un altro aspetto della finalità espressiva, perchè un artista nutre comunque il desiderio che la sua arte venga compresa e apprezzata

 

 

Butterfly

 

Un artista in fin dei conti è uno che si vuol far apprezzare per le sue idee creative. Se l'arte è compresa e apprezzata allora abbiamo regalato delle emozioni gratis e siamo dotati di una buona comunicabilità.

Siccome spesso finisco sempre nella frase che l'arte deve piacere e deve essere inevitabilmente alla portata di tutti, cito un motto famoso : Ars Gratia Artis. L'arte per l'arte , l'arte deve piacere e non necessariamente deve spiegare qualcosa a qualcuno per essere capita.

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L'arte per l'arte e basta

:shock:

 

ho dato la spiegazione sopra prova a vedere

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Ospite Matteo Pesle
Quanti di voi riescono a costruire un idea con 3 note singole comprese tutte le pause che volete.

Se ci riuscite siete potenziali compositori, dopo viene lo studio ovviamente

 

Facciamo quattro, dai, siamo sotto Natale! Allora: sol-sol-sol-mi (tre bemolli in chiave). Sono partito bene, eh? Adesso, per dirla con king, corro a scrivere l'idea.

 

dralig

 

Sarebbe bello se davvero componesse musica partendo da queste quattro note... Immaginate? L' "idea" nata dal forum della chitarra. 8) Se permette un consiglio: il dedicatario sarebbe doveroso se fosse Cristiano... sa, grazie al forum possiamo chiacchierare... ;):D

 

King, queste quattro note son piuttosto famose (altrimenti non avrei suggerito una risposta). Cantatele in testa un attimo.....

 

 

Matteo

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Ospite Matteo Pesle
[

Grazie maestro, ma ho un'altra domanda: si capisce subito se la propria opera godrà di un notevole successo o se magari destinata a poche persone...? Cioè, immagino che sin da subito si intuisca a quale tipo di pubblico "arrivi", o forse a volte anche il compositore rimane sorpreso dal'eventuale successo che una propria opera possa avere?

 

scusami se ti rispondo io...magari ti risponderà anche G.

per quello che mi riguarda il concetto di pubblico non rientra in nessuna fase della composizione...farei un torto a me stesso e al rispetto che nutro per chi potrebbe ascoltare ciò che scrivo...io sono in buona fede, so che chi ascolta non vuole essere preso in giro e vuole ascoltare la musica che Io voglio (sono in grado di...) comunicare non quella che "il concetto generico di pubblico" vorrebbe ascoltare...

 

Who Cares if You Listen? ;)

 

Secondo me su questo aspetto ci sarebbero diverse riflessioni da fare (intanto la domanda non implicava l'idea che il compositore crei un'opera condizionato dall'impatto che può avere sul pubblico ma se una volta terminata prova anche ad immaginarne il possibile riscontro).

Sarebbe interessante però capire un altro aspetto della finalità espressiva, perchè un artista nutre comunque il desiderio che la sua arte venga compresa e apprezzata: se non ci fosse una esigenza di comunicare all'esterno la propria creatività, o non fosse sicuro dei suoi mezzi, lascerebbe probabilmente nel cassetto ciò che scrive (cosa che molto spesso avviene, anche per motivi diversi).

 

 

Butterfly

 

Vorrei citare una frase di Falla che ho letto ieri, e che mi ha fatto immediatamente venire in mente questa discussione, e l'intervento di Butterfly in particolare.

 

Così si esprime Falla: "Credo nell'utilità della musica da un punto di vista sociale. E' necessario non farla egoisticamente, per sé, ma per i più.... Sì: lavorare per il pubblico senza fargli concessioni: qui sta il problema."

 

Matteo

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In alternativa si potrebbero usare queste tre DO (semibreve) SOL (semibreve) DO(8) (minima puntata).

 

:)

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In alternativa si potrebbero usare queste tre DO (semibreve) SOL (semibreve) DO(8) (minima puntata).

 

:)

 

Così parlò Alfrethustra.

 

dralig

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... Secondo voi, un interprete può migliorare con la propria esecuzione un brano e quindi "sorprendere" in un certo senso il compositore stesso?

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... Secondo voi, un interprete può migliorare con la propria esecuzione un brano e quindi "sorprendere" in un certo senso il compositore stesso?

 

I sarti confezionano gli abiti per i clienti, non per se stessi, e gli abiti stanno bene solo a chi li sa indossare. A ciascuno il suo mestiere. Prova a immaginare una composizione di Tampalini suonata da me...

 

dralig

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... Secondo voi, un interprete può migliorare con la propria esecuzione un brano e quindi "sorprendere" in un certo senso il compositore stesso?

 

I sarti confezionano gli abiti per i clienti, non per se stessi, e gli abiti stanno bene solo a chi li sa indossare. A ciascuno il suo mestiere. Prova a immaginare una composizione di Tampalini suonata da me...

 

dralig

 

 

Migliorare una composizione no, ma sorprenderne l'autore forse sì, se interpretandola il musicista riesce a far risaltare accenti e caratteristiche che illuminano su una possibile ulteriore lettura dell'opera.

 

Ho nella memoria lo sguardo meravigliato di alcune persone che, ritratte da un pittore, trovarono nel dipinto qualcosa di sè che li stupì come una rivelazione, anche se nel ritratto non c'era che, ovviamente, il loro ben conosciuto volto.

 

 

 

Butterfly

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