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Stavo guardando, mentre ero a piedi, il catalogo della Collezione di musiche per chitarra diretta da Angelo Gilardino.

La partitura sulla quale esso è stampato è quella di Estrellas para Estarellas (stampato nel 1971 e che ora voglio studiare).

Figurano, sotto il nome di Gilardino, "Abreuana", "Canzone notturna", "Estrellas para Estarellas", "Trepidazioni per Thebit" e una composizione che non avevo mai sentito nominare, "Kindheit, su una poesia di G. Trakl".

Perchè questa composizione, a differenza delle altre, non è più presente nei cataloghi? Perchè neanche sul sito di Gilardino, in cui si elencano le sue opere, non compare?

Pura e semplice curiosità.


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Stavo guardando, mentre ero a piedi, il catalogo della Collezione di musiche per chitarra diretta da Angelo Gilardino.

La partitura sulla quale esso è stampato è quella di Estrellas para Estarellas (stampato nel 1971 e che ora voglio studiare).

Figurano, sotto il nome di Gilardino, "Abreuana", "Canzone notturna", "Estrellas para Estarellas", "Trepidazioni per Thebit" e una composizione che non avevo mai sentito nominare, "Kindheit, su una poesia di G. Trakl".

Perchè questa composizione, a differenza delle altre, non è più presente nei cataloghi? Perchè neanche sul sito di Gilardino, in cui si elencano le sue opere, non compare?

Pura e semplice curiosità.

 

Grazie per il tuo interesse, Vladimir. Era una composizione che continuavo a correggere, fino a che ne perdetti il controllo e la buttai via, nonostante avessi già firmato il contratto con l'editore. Da buon piemontese, saprai benissimo che noi siamo un po' presi in mezzo tra la cultura francese e quella tedesca. Quel pezzo era troppo...viennese. Vuoi imparare "Estrellas"? Accidenti, ma è troppo facile per te. Perché non impari - che so - la Sonata Mediterranea?

 

Ciao. Non mangiare troppo, in questi giorni.

 

dralig

 

dralig


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Vuoi imparare "Estrellas"? Accidenti, ma è troppo facile per te. Perché non impari - che so - la Sonata Mediterranea?

Lei Maestro mi sopravvaluta troppo.

Per ora la Sonata Mediterranea la lascio a Tampalini, Estrellas mi va già bene...

Al di là della difficoltà dell' uno o dell'altro, Estrellas è splendido...

 

Per le Sonate ci vediamo tra una decina d'anni...


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Ah, grazie per l'interessamento.


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Posso farLe una domanda, così per curiosità e in generale sulle opere che ha dedicato ad altri artisti (poeti o pittori ecc.)? Sarebbe bello che nell'edizione dello spartito si potesse leggere il testo della poesia o un riferimento all'immagine che Le ha ispirato la composizione, quando esiste nello specifico.

Mi sono chiesta quale fosse la poesia di G. Trakl di cui si fa riferimento nella composizione citata da Vladimir, per esempio, ma mi è capitato di fare la stessa riflessione anche per altre Sue composizioni.

 

 

 

Butterfly


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Posso farLe una domanda, così per curiosità e in generale sulle opere che ha dedicato ad altri artisti (poeti o pittori ecc.)? Sarebbe bello che nell'edizione dello spartito si potesse leggere il testo della poesia o un riferimento all'immagine che Le ha ispirato la composizione, quando esiste nello specifico.

Mi sono chiesta quale fosse la poesia di G. Trakl di cui si fa riferimento nella composizione citata da Vladimir, per esempio, ma mi è capitato di fare la stessa riflessione anche per altre Sue composizioni.

 

 

 

Butterfly

 

Quando la composizione si riferisce al "mondo" di un autore nel suo insieme, non vi è citazione, ma il titolo è pensato in modo da non lasciare dubbi sulla specificità della poetica in questione. Per esempio "La fleur sur l'eau" è evidentemente un omaggio alla pittura dell'ultimo Monet, quello delle ninfee, anche se non si riferisce a un dipinto in particolare. Quando invece la composizione si riferisce non soltanto a un autore, ma in particolare a un'opera, allora il titolo è specifico e talvolta vi è anche una citazione in epigrafe - nel caso di poesie, s'intende, e a volte quella citazione adombra un aneddoto autobiografico. Per esempio, quando da ragazzo (avrò avuto quindici anni) lessi "Amleto", mi indignai contro Shakespeare perché insomma con la morte di Ofelia se l'era sbrigata un po' alla svelta. Secondo me, la morte della fanciulla avrebbe meritato maggior attenzione. Presi carta e penna e scrissi una lunga poesia sulla povera Ofelia, per risarcirla della disattenzione di W.S., poi inforcai la bicicletta e andai a casa di un noto letterato vercellese per fargli leggere il capolavoro. Mi ricevette un po' annoiato, tenne fra le sue grasse dita sdegnose il foglio contenente il capolavoro, poi si alzò, frugò in uno scaffale e ne trasse un volumetto. "Tu sai il francese, vero?", mi domandò, aprendolo. "Ebbene, leggi, quando il poeta scrisse questa lirica aveva più o meno la tua età". Più tardi seppi che mi aveva ingannato, Rimbaud (era la prima volta che leggevo una sua poesia) aveva un paio d'anni più di me, quando scrisse "Ophélie", ma la botta comunque fu micidiale. In quei pochi minuti, capii che cos'era la poesia, e capii che non ero nato poeta. Me ne uscii mogio mogio dalla casa del prof. Bo (oggi molto vecchio) e da allora non pensai mai più di fare il poeta o il letterato. Come compositore, però, volli rivivere l'emozione della mia prima lettura di Rimbaud con lo studio intitolato "Ophélie".

 

dralig


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Posso farLe una domanda, così per curiosità e in generale sulle opere che ha dedicato ad altri artisti (poeti o pittori ecc.)? Sarebbe bello che nell'edizione dello spartito si potesse leggere il testo della poesia o un riferimento all'immagine che Le ha ispirato la composizione, quando esiste nello specifico.

Mi sono chiesta quale fosse la poesia di G. Trakl di cui si fa riferimento nella composizione citata da Vladimir, per esempio, ma mi è capitato di fare la stessa riflessione anche per altre Sue composizioni.

 

 

 

Butterfly

 

Mi accorgo che non ho risposto prima. La poesia di Trakl in questione s'intitolava appunto "Kindheit", cioè "Infanzia".

 

Un tema sul quale sono ritornato nella recentissima Sonatina-Lied n. 5 per oboe e chitarra, il cui ultimo tempo ha in epigrafe una strofetta tratta da una poesia di....

 

"O monachino scintillanti e belle

che il camin nero inghiotte,

volate forse a riveder le stelle?

Buona notte, faville, buona notte!"

 

Forse è nei libri di scuola ancora oggi, com'era negli anni Quaranta, quando io la imparai...

 

dralig


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Dallo stile ho pensato a subito a Pascoli...ma con l'ausilio di Google ho scoperto l'esistenza di un poeta mai letto; non so oggi, ma sulle antologie dei miei tempi liceali (che appartengono ad un passato che non voglio dire remoto) non c'è traccia di questo poeta.


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Certo.

Un'altra grave dimenticanza riguarda la poesia dialettale, che nel '900 annovera poeti di valore indiscutibile.

 

Io sono a andato a scovarmi nomi e cognomi per i fatti miei perchè a scorrere i libri di testo pare trattarsi di un aspetto aleatorio della lirica italiana.

 

mah...


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Certo.

Un'altra grave dimenticanza riguarda la poesia dialettale, che nel '900 annovera poeti di valore indiscutibile.

 

Io sono a andato a scovarmi nomi e cognomi per i fatti miei perchè a scorrere i libri di testo pare trattarsi di un aspetto aleatorio della lirica italiana.

 

mah...

 

I grandi della poesia piemontese insorgerebbero contro la tua definizione di poesia dialettale. Il piemontese letterario era ed è una lingua, come il catalano. I vari Costa e Olivero non hanno niente da invidiare al Carducci e a Ungaretti.

 

dralig

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