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Informazioni su Albert Harris


Paolo_

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Nel suo CD "Guitar Recital" (Classical Options), Segovia interpreta "Variazioni e fuga su un tema di Handel" di Albert Harris....chi era costui? E' stato -questo lavoro- scritto espressamente per Segovia? Ultima cosa: sapete se qualche editore ne pubblica lo spartito?

Grazie.

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Nel suo CD "Guitar Recital" (Classical Options), Segovia interpreta "Variazioni e fuga su un tema di Handel" di Albert Harris....chi era costui? E' stato -questo lavoro- scritto espressamente per Segovia? Ultima cosa: sapete se qualche editore ne pubblica lo spartito?

Grazie.

 

Chi era Albert Harris. Un musicista, nato a Londra nel 1918, emigrato vent'anni dopo negli USA, dapprima a New York poi a Los Angeles (cioè Hollywood), come Castelnuovo-Tedesco impegnato a guadagnarsi da vivere con la musica da film e a comporre "sul serio" nel tempo libero.

Autore di pregevoli pezzi per chitarra, quali le "Variations and Fugue on a Theme of Haendel" (suonate e incise da Segovia, pubblicate da Schott), la pregevole "Sonatina" - scritta, credo, per un altro "badilante" di Hollywood: Laurindo Almeida e pubblicata da Columbia Music -, la Suite in 7 movimenti e l'Homage to Unamuno (pubblicati anch'essi da Columbia).

Celebre la battuta di Segovia in occasione della prima esecuzione delle Variazioni. Colto poco dopo l'inizio del brano da uno di quei vuoti di memoria chimici, che cancellano (momentaneamente, per fortuna) anche la nozione del proprio nome e cognome, il maestro si rivolse serenamente al pubblico: "Signore e signori, fino a qualche minuto fa questo pezzo era conosciuto da Dio e da me. Adesso, lo sa soltanto Lui".

 

dralig

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Nel suo CD "Guitar Recital" (Classical Options), Segovia interpreta "Variazioni e fuga su un tema di Handel" di Albert Harris....chi era costui? E' stato -questo lavoro- scritto espressamente per Segovia? Ultima cosa: sapete se qualche editore ne pubblica lo spartito?

Grazie.

 

Chi era Albert Harris. Un musicista, nato a Londra nel 1918, emigrato vent'anni dopo negli USA, dapprima a New York poi a Los Angeles (cioè Hollywood), come Castelnuovo-Tedesco impegnato a guadagnarsi da vivere con la musica da film e a comporre "sul serio" nel tempo libero.

Autore di pregevoli pezzi per chitarra, quali le "Variations and Fugue on a Theme of Haendel" (suonate e incise da Segovia, pubblicate da Schott), la pregevole "Sonatina" - scritta, credo, per un altro "badilante" di Hollywood: Laurindo Almeida e pubblicata da Columbia Music -, la Suite in 7 movimenti e l'Homage to Unamuno (pubblicati anch'essi da Columbia).

Celebre la battuta di Segovia in occasione della prima esecuzione delle Variazioni. Colto poco dopo l'inizio del brano da uno di quei vuoti di memoria chimici, che cancellano (momentaneamente, per fortuna) anche la nozione del proprio nome e cognome, il maestro si rivolse serenamente al pubblico: "Signore e signori, fino a qualche minuto fa questo pezzo era conosciuto da Dio e da me. Adesso, lo sa soltanto Lui".

 

dralig

 

Grazie M°. Avevo letto qualche notizia in Rete su questo compositore, notizie però che non riguardavano i suoi rapporti con la chitarra, i pezzi scritti composti per questo stumento; era invece sottolineata la sua attività come compositore di musiche da film: http://pl.wikipedia.org/wiki/Albert_Harris , http://movies2.nytimes.com/gst/movies/filmography.html?p_id=30585 .

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Grazie M°. Avevo letto qualche notizia in Rete su questo compositore, notizie però che non riguardavano i suoi rapporti con la chitarra, i pezzi scritti composti per questo stumento; era invece sottolineata la sua attività come compositore di musiche da film: http://pl.wikipedia.org/wiki/Albert_Harris , http://movies2.nytimes.com/gst/movies/filmography.html?p_id=30585 .

 

Gli è che, con i diritti d'autore derivanti dalle esecuzioni e dalle incisioni della propria musica "vera", un compositore "serio" - di quelli reputati "arrivati" - può comperare la frutta e la verdura (sempre che si astenga dalle primizie), se tutto va bene.

 

Ecco allora la necessità di procurarsi altri introiti. Escluso il banditismo, la politica e il circo equestre, non rimangono molte scelte: l'insegnamento, il lavoro nell'editoria musicale (o una mescolanza tra le dua attività, come nel mio caso), la musica commerciale e da film (se si danno le circostanze favorevoli), oppure un altro lavoro tout court: il giornalista, l'assicuratore (come Ives), il mercante d'arte (Ohana), il bidello (è noto il caso di un famoso concorso di composizione il cui vincitore, aperte le buste, risultò essere un inserviente del locale conservatorio, che non era riuscito a farsi assumere come docente).

 

dralig

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Ecco allora la necessità di procurarsi altri introiti. Escluso il banditismo, la politica e il circo equestre, non rimangono molte scelte: l'insegnamento, il lavoro nell'editoria musicale (o una mescolanza tra le dua attività, come nel mio caso), la musica commerciale e da film (se si danno le circostanze favorevoli), oppure un altro lavoro tout court: il giornalista, l'assicuratore (come Ives), il mercante d'arte (Ohana), il bidello (è noto il caso di un famoso concorso di composizione il cui vincitore, aperte le buste, risultò essere un inserviente del locale conservatorio, che non era riuscito a farsi assumere come docente).

 

dralig

Beh, adesso per i musicisti vanno forte anche lavori come il fonico, il critico, il direttore di riviste, di associazioni, di edizioni musicali, management o addirittura in alcuni casi il liutaio.

 

Direi che tutto sommato abbiamo parecchie altre strade da percorrere se ci stufiamo dei soliti cento concerti all'anno da fare in giro per il mondo...

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In quanti fanno cento concerti in giro per il mondo? mica tanti...

 

:cry:

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