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Inviato
e come le si lava?

 

Io uso alcool denaturato.

 

"Ogni quanto cambia le corde?"

"Tutte le volte che si spezzano."

 

 

Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano?

 

Ogni volta che si spezzano, appunto...

Occhio e croce una settimana, massimo 10 giorni.

Perchè?

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e come le si lava?

 

Io uso alcool denaturato.

 

"Ogni quanto cambia le corde?"

"Tutte le volte che si spezzano."

 

 

Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano?

 

"Maestro, how often do you change your strings?"

"Never, unless they break". (Andrés Segovia).

 

dralig

 

Bene bene...


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Non capisco inoltre il senso del farle asciugare al sole dato che si possono tranquillissimamente asciugare con un panno di stoffa.

 

Dopo avere a lungo riflettuto, tendo ad ammettere che, nei giorni di pioggia e di nebbia, la Sua variante sia da preferire.

 

Ah sull'ultimo periodo secondo la sua teoria nel caso più auspicabile uno dovrebbe attuare un'ossessiva pulizia delle corde ogni giorno per stare al passo della pulizia personale.Il problema è se adatta la pulizia personale a quella delle corde .Io mi preoccuperei un po' in tali casi ;)

 

Per chi consideri la quotidiana pulizia delle corde un impegno ossessivo, la storia è prodiga di consolazioni. Alla corte di Versailles, il medico si vantava di essere riuscito a far prendere il bagno al Re Sole ben due volte nello stesso anno, i cortigiani non avevano la più pallida idea di che cosa fosse una doccia e coprivano tutto incipriandosi. Pare che sia stato un periodo d'oro per la chitarra, rappresentata a corte da Francesco Corbetta. Quindi, non si preoccupi, evitando l'ossessiva pulizia e le preoccupazioni connesse, ci si colloca nella tradizione della categoria.

Oltre a immaginarci la delizia che la Musique du Roi, agli ordini di Jean-Baptiste Lully, regalava eseguendo "Le bourgeois gentilhomme" o "Alceste", non siamo lontani dall'immaginare anche quale altra delizia dovesse viaggiare nell'aere, insieme a quella destinata alle orecchie. E' evidente che le corde le cambiavano spesso, e che il loro olfatto era meno sofisticato del loro udito. Ma - lo concedo - erano immuni da ossessioni e preoccupazioni.

 

dralig


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Inviato
Non capisco inoltre il senso del farle asciugare al sole dato che si possono tranquillissimamente asciugare con un panno di stoffa.

 

Penso che sia opportuno far asciugare le corde all'aria aperta perchè solitamente dentro ai bassi ci sono dei filamenti tessili, ricoperti a spirale dal materiale metallico.

Scritta questa geniale intuizione ;) penso che farò anche io una prova, a titolo sperimentale.

In genere passo un panno sulle corde prima e dopo aver suonato e sinceramente non suono se non dopo aver lavato e asciugato bene le mani; oltre a mantenere pulita e in buono stato la tastiera, favorisce la prevenzione ad allergie e micosi (le microparticelle organiche vanno comunque ad interagire col legno e anche il contatto ripetuto con le corde può dare problemi a cute e unghie).

Non si tratta di una pratica maniale ma di un riflesso incondizionato: chi ha a che fare con l'arte figurativa e il restauro o lo studio dei materiali cartacei antichi o dei reperti archeologici, conosce bene l'importanza di una corretta detersione delle mani.

 

i cortigiani non avevano la più pallida idea di che cosa fosse una doccia e coprivano tutto incipriandosi.

 

Non solo: sotto le celebri e preziose parrucche boccolose pare si annidassero colonie di pulci, i cui morsi venivano leniti da dame e cavalieri con un bastoncino di legno che terminava con una manina e che veniva inserito dentro agli abiti per grattarsi la schiena :roll:

La storia dell'igiene è davvero una materia piena di curiosità, alcune delle quali mai si immaginerebbero ammirando la suntuosità architettonica e decorativa dei secoli scorsi; direi quasi che va di pari passo col progredire stesso della civiltà, anche se i libri scolastici parlano sempre e solo di guerre.

 

 

 

Butterfly


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e come le si lava?

 

Io uso alcool denaturato.

 

"Ogni quanto cambia le corde?"

"Tutte le volte che si spezzano."

 

 

Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano?

 

Ogni volta che si spezzano, appunto...

Occhio e croce una settimana, massimo 10 giorni.

Perchè?

 

Perché temo che alcune persone possano aver letto il thread ed essersi convinte che, lavandola, una corda possa durare mesi. Quando una corda si consuma, dopo 50/60 ore di utilizzo (che per un dilettante come me significano quasi 2 mesi, per un professionista 15gg o meno), non mi sembra ci siano accorgimenti in grado di restituirle la giovinezza.

Ripeto: non vorrei che qualche dilettante come me, dopo 2 mesi che ha la stessa muta, la lavi sperando che torni come nuova.


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Cambiare le corde è necessario anche quando non si spezzano; a seconda delle ore di utilizzo e del modo di suonare può anche capitare, per esempio, di sostituire i bassi prima che i cantini; insomma le variabili sono molte e non è così semplice definire dei criteri temporali di durata uniformi per tutti gli strumenti, i tipi di corde o i musicisti.

Gli escamotage (che rappresentano anche delle interessanti sperimentazioni sui materiali) per fare durare piu' a lungo le corde hanno ragioni diverse: al di là del fattore economico anche la difficoltà, volte, di rifornirsi all'istante di una certa marca, ecc.

Quello delle corde non è nè un "dilemma" nè un "finto dilemma", semplicemente richiede un po' di esperienza e di curiosità.

Non credo che un dilettante presuma che il cambio della muta avvenga una volta all'anno, come per i camaleonti. ;)

 

 

 

Butterfly


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i cortigiani non avevano la più pallida idea di che cosa fosse una doccia e coprivano tutto incipriandosi.

 

Non solo: sotto le celebri e preziose parrucche boccolose pare si annidassero colonie di pulci, i cui morsi venivano leniti da dame e cavalieri con un bastoncino di legno che terminava con una manina e che veniva inserito dentro agli abiti per grattarsi la schiena :roll:

 

 

 

Butterfly

 

Vogliamo parlare dei cibi?

Le spezie provenienti dalle Americhe venivano usate per camuffare il cattivo sapore ed odore della carne andata a male.


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i cortigiani non avevano la più pallida idea di che cosa fosse una doccia e coprivano tutto incipriandosi.

 

Non solo: sotto le celebri e preziose parrucche boccolose pare si annidassero colonie di pulci, i cui morsi venivano leniti da dame e cavalieri con un bastoncino di legno che terminava con una manina e che veniva inserito dentro agli abiti per grattarsi la schiena :roll:

 

 

 

Butterfly

 

Vogliamo parlare dei cibi?

Le spezie provenienti dalle Americhe venivano usate per camuffare il cattivo sapore ed odore della carne andata a male.

 

Se è per quello questa abitudine è utilizzata anche da molti ristoranti turistici e mense del nostro contemporaneo e civilissimo paese :D

 

 

Butterfly (Off topiccccc)


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Se è per quello questa abitudine è utilizzata anche da molti ristoranti turistici e mense del nostro contemporaneo e civilissimo paese :D

 

 

Butterfly (Off topiccccc)

 

Si finiamola qui anche perchè è sempre meglio non ricordare ,da parte mia,la cucina dei ristoranti delle gite scolastiche che imbandiva tavoli su cui ''giacevano'' piatti di raffinata fattura :lol:

..E che ci fa Lucullo?


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e come le si lava?

 

Io uso alcool denaturato.

 

"Ogni quanto cambia le corde?"

"Tutte le volte che si spezzano."

 

 

Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano?

 

Ogni volta che si spezzano, appunto...

Occhio e croce una settimana, massimo 10 giorni.

Perchè?

 

E quando suoni in pubblico? Usi corde nuove o vecchie di qualche giorno?

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