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Se fossi in te non correrei rischi e sceglierei qualcosa di non pubblicato.

C'è moltissimo materiale da trascrivere dal liuto e dalla vihuela.

 

Nel programma ministeriale c'è solo scritto che il candidato deve aver curato la trascrizione dall'intavolatura.

Da nessuna parte è specificato che l'intavolatura in questione non possa essere già stata trascritta e pubblicata da qualcun altro. E neanche che un facsimile dell'intavolatuta debba essere consegnato alla commissione.

La prova in effetti è mal formulata e nulla può garantire che l'eventuale manoscritto in notazione moderna presentato dal candidato non sia in realtà copiato da una trascrizione disponibile in commercio o su internet.

 

In questo sito si possono acquistare riproduzioni in facsimile di parte importante della letteratura liutistica e chitarristica in intavolatura. Le riproduzioni sono per libri interi e non per singoli brani. Consiglio di munirsi sempre dell'intero libro poichè la maggior parte dei libri contiene le istruzioni ( d'epoca) per interpretare correttamente i segni dell'intavolatura, istruzioni senza le quali si possono prendono granchi imbarazzanti.

 

www.minkoff-editions.com


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Se fossi in te non correrei rischi e sceglierei qualcosa di non pubblicato.

C'è moltissimo materiale da trascrivere dal liuto e dalla vihuela.

 

Nel programma ministeriale c'è solo scritto che il candidato deve aver curato la trascrizione dall'intavolatura.

Da nessuna parte è specificato che l'intavolatura in questione non possa essere già stata trascritta e pubblicata da qualcun altro.

 

E' vero, Frederic, hai ragione.

Ma se applicassimo questa - giusta e legittima - interpretazione la prova perderebbe quel poco di interesse rimasto riducendosi a qualcosa di inutile e ridicolo.

Sono dell'opinione che affrontare un esame debba avere come obiettivo primario il miglioramento del candidato non il voto alto.


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Se fossi in te non correrei rischi e sceglierei qualcosa di non pubblicato.

C'è moltissimo materiale da trascrivere dal liuto e dalla vihuela.

 

Nel programma ministeriale c'è solo scritto che il candidato deve aver curato la trascrizione dall'intavolatura.

Da nessuna parte è specificato che l'intavolatura in questione non possa essere già stata trascritta e pubblicata da qualcun altro.

 

E' vero, Frederic, hai ragione.

Ma se applicassimo questa - giusta e legittima - interpretazione la prova perderebbe quel poco di interesse rimasto riducendosi a qualcosa di inutile e ridicolo.

Sono dell'opinione che affrontare un esame debba avere come obiettivo primario il miglioramento del candidato non il voto alto.

 

D'accordo Cristiano. Allora bisogna essere seri fin dall'inizio. Nelle classi di strumento dei conservatori italiani si impara a leggere e a suonare, non a scrivere. La penna può essere deposta per due anni nel corso inferiore, dopo il risibile corso di teoria e solfeggio, e per ben tre anni nel periodo del corso medio e superiore, dopo il non meno risibile corso di armonia complementare. In questi corsi, non si impara nulla che riguardi la scrittura musicale: solo dettati melodici e armonizzazione di bassi già scritti. Per esempio, non si dà nemmeno un'infarinatura sulla metrica musicale, l'ortografia si ferma alla distinzione tra scrivere mi diesis o fa naturale, e via ignorando.

 

Ti sembra sensato, decente, sparare una prova di trascrizione dall'intavolatura a candidati che hanno scritto l'ultima nota tre anni prima, armonizzando un basso di tre righe?

 

dralig


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Se fossi in te non correrei rischi e sceglierei qualcosa di non pubblicato.

C'è moltissimo materiale da trascrivere dal liuto e dalla vihuela.

 

Nel programma ministeriale c'è solo scritto che il candidato deve aver curato la trascrizione dall'intavolatura.

Da nessuna parte è specificato che l'intavolatura in questione non possa essere già stata trascritta e pubblicata da qualcun altro.

 

E' vero, Frederic, hai ragione.

Ma se applicassimo questa - giusta e legittima - interpretazione la prova perderebbe quel poco di interesse rimasto riducendosi a qualcosa di inutile e ridicolo.

Sono dell'opinione che affrontare un esame debba avere come obiettivo primario il miglioramento del candidato non il voto alto.

 

D'accordo Cristiano. Allora bisogna essere seri fin dall'inizio. Nelle classi di strumento dei conservatori italiani si impara a leggere e a suonare, non a scrivere. La penna può essere deposta per due anni nel corso inferiore, dopo il risibile corso di teoria e solfeggio, e per ben tre anni nel periodo del corso medio e superiore, dopo il non meno risibile corso di armonia complementare. In questi corsi, non si impara nulla che riguardi la scrittura musicale: solo dettati melodici e armonizzazione di bassi già scritti. Per esempio, non si dà nemmeno un'infarinatura sulla metrica musicale, l'ortografia si ferma alla distinzione tra scrivere mi diesis o fa naturale, e via ignorando.

 

Ti sembra sensato, decente, sparare una prova di trascrizione dall'intavolatura a candidati che hanno scritto l'ultima nota tre anni prima, armonizzando un basso di tre righe?

 

dralig

 

Come non quotarLa. Il corso di armonia complementare è una falsa ed una truffa nei confronti di chi l'armonia spera di studiarla per davvero durante il suo corso di studi strumentale. Per non parlare della prova di analisi, è indecente, in questi corsi di analisi si inverte il normale iter analitico, dalla partitura alla forma, per costringere la partitura in una forma stereotipata imparata su libricini a dir poco risibili, se non completamente fuori dalla forma (quella vera, costruita dal compositore), che poco hanno a che fare con l'architettura e la costruzione formale di un'opera.

 

Francesco


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Ti sembra sensato, decente, sparare una prova di trascrizione dall'intavolatura a candidati che hanno scritto l'ultima nota tre anni prima, armonizzando un basso di tre righe?

 

Touché, ma visto che c'è almeno usarla per imparare qualcosa non mi sembra male.


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Ti sembra sensato, decente, sparare una prova di trascrizione dall'intavolatura a candidati che hanno scritto l'ultima nota tre anni prima, armonizzando un basso di tre righe?

 

Touché, ma visto che c'è almeno usarla per imparare qualcosa non mi sembra male.

 

Il miglior uso che un chitarrista può fare di un'intavolatura è leggerla direttamente com'è. Se la sa leggere, che bisogno ha di trascriverla in notazione mensurale - commettendo inevitabilmente errori? La trascrizione in notazione mensurale ha finalità musicologiche, non serve agli strumentisti. Domanda a dieci liutisti se leggono dall'intavolatura o dalla trascrizione...

 

dralig


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Il miglior uso che un chitarrista può fare di un'intavolatura è leggerla direttamente com'è. Se la sa leggere, che bisogno ha di trascriverla in notazione mensurale - commettendo inevitabilmente errori? La trascrizione in notazione mensurale ha finalità musicologiche, non serve agli strumentisti. Domanda a dieci liutisti se leggono dall'intavolatura o dalla trascrizione...

 

dralig

 

Santa verità!!

La Sua risposta è così ovvia e banale!!

Come la "O" di Giotto!!

Saluti


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Il miglior uso che un chitarrista può fare di un'intavolatura è leggerla direttamente com'è. Se la sa leggere, che bisogno ha di trascriverla in notazione mensurale - commettendo inevitabilmente errori? La trascrizione in notazione mensurale ha finalità musicologiche, non serve agli strumentisti. Domanda a dieci liutisti se leggono dall'intavolatura o dalla trascrizione...

Con tutto il rispetto, mi sembra un po strano come discorso... sono un chitarrista e quindi non leggo dalle intavolature cosi come i liutisti leggono dalle intavolature e non dalle trascrizioni... della seria date a Cesare ciò che è di Cesare... senza offesa.


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Il miglior uso che un chitarrista può fare di un'intavolatura è leggerla direttamente com'è. Se la sa leggere, che bisogno ha di trascriverla in notazione mensurale - commettendo inevitabilmente errori? La trascrizione in notazione mensurale ha finalità musicologiche, non serve agli strumentisti. Domanda a dieci liutisti se leggono dall'intavolatura o dalla trascrizione...

Con tutto il rispetto, mi sembra un po strano come discorso... sono un chitarrista e quindi non leggo dalle intavolature cosi come i liutisti leggono dalle intavolature e non dalle trascrizioni... della seria date a Cesare ciò che è di Cesare... senza offesa.

 

Niente offese, ma dov'è la stranezza? Se un chitarrista è in grado di trascrivere l'intavolatura - come gli viene imposto dal programma di esame - vuol dire che la sa leggere. E se la sa leggere, perché mai perdere del tempo a trascriverla? Per andare da Milano a Roma si passa da Budapest? Leggendo l'intavolatura, per lo meno non scrive fesserie, come quasi sicuramente fa se si mette a trascrivere l'intavolatura, disponendo, come preparazione, del corso di solfeggio e di armonia complementare. Lei farebbe tradurre un testo letterario a chi abbia terminato solo la scuola elementare?

 

dralig

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