cla Inviato il March 1, 2007 Group: Members Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 05/10/2006 Status: Offline Inviato il March 1, 2007 Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese. Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità. Come procedereste per la realizzazione della sesta francese partendo dalla sopratonica di Fa maggiore Grazie
Butterfly Inviato il March 1, 2007 Group: Members Topic Count: 227 Content Count: 1,196 Reputation: 0 Joined: 01/31/2006 Status: Offline Inviato il March 1, 2007 Quest post mi ha demoralizzata. Ho appena finito una serie perfetta di solfeggi ed ero così contenta. E Cla mi fa rendere conto all'improvviso che l'unica cosa che so sulla "sesta francese" è che in Italia corrisponde alla taglia L della Lacoste. Butterfly
cla Inviato il March 1, 2007 Group: Members Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 05/10/2006 Status: Offline Author Inviato il March 1, 2007 Quando dopo i solfeggi comincerai a fare armonia, ti renderai conto della banalità della mia domanda!! Sono io che mi sento tonto perché nonostante disponga di due testi molto validi (+ un insegnante che settimana prossima si aspetta il compitino fatto a dovere!) non riesco a risolvere questa prima prova d'esame. Per tua info, la sesta francese è un'accordo bellissimo e che le tue orecchie conoscono molto bene. So che fai solfeggio con molta passione: vedrai armonia come ti delizierà! A presto
Butterfly Inviato il March 1, 2007 Group: Members Topic Count: 227 Content Count: 1,196 Reputation: 0 Joined: 01/31/2006 Status: Offline Inviato il March 1, 2007 So che fai solfeggio con molta passione: vedrai armonia come ti delizierà! Non so perchè ma assomiglia a un gentile annuncio di sventura... Grazie Cla, un caro saluto. Butterfly
Alfredo Franco Inviato il March 1, 2007 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il March 1, 2007 Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese.Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità. I manuali di armonia, o i loro estensori, hanno dei seri problemi con la sintassi.
cla Inviato il March 2, 2007 Group: Members Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 05/10/2006 Status: Offline Author Inviato il March 2, 2007 2- mi chiedo: cos'è la sesta francese? non è una settima di dominante della dominante con alterazione cromatica discendentedella quinta? traggo le conclusioni trascrivo ed è fatto Ehm... ho perso le conclusioni... Certo, la sesta francese è una settima di dominante della dominante di una nuova tonalità. La sua carratteristica è di avere il quinto grado abbassato e di presentarsi in II rivolto. Il quinto grado abbassato tende a scendere di un semitono, arrivando alla tonica della dominante della nuova tonalità. Ok, no? Se dovessi partire da un accordo maggiore, ad es. SOL-SI-RE, procederei così: abbasso la quinta di un semitono, dispongo l'accordo in II rivolto ed aggiungo la settima: REb-SOL-SI-FA. Il REb scende al DO, così come il SI sale al DO. L'accordo così trovato è la dominante di FA maggiore. Sarebbe corretto, no? Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.
Marcello Rivelli Inviato il March 2, 2007 Group: Members Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 12/19/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il March 2, 2007 Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese.Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità. Come procedereste per la realizzazione della sesta francese partendo dalla sopratonica di Fa maggiore Grazie In modo molto semplificato e sintetico potrebbe essere una cosa così.. (se riesco a visualizzare il file).. marcello
Marcello Rivelli Inviato il March 2, 2007 Group: Members Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 12/19/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il March 2, 2007 [Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola. Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese.. è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio.. m
cla Inviato il March 2, 2007 Group: Members Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 05/10/2006 Status: Offline Author Inviato il March 2, 2007 [Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola. Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese.. è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio.. m Scusa, per la precisione l'esercizio richiede di alternare una costituente melodica della triade di Sol minore e di aggiungere una nuova costituente melodica... Se fosse stato Sol maggiore, come nel mio esempio di sopra, era fattibile, ma essendo in minore mi perdo... Ti ringrazio infinitamente per il tempo passato a scrivere l'esempio: se stato molto gentile. Però mi sembra che le modifiche che hai apportato a quel Sol minore siano troppe rispetto a quanto richiesto dal testo della prova... Lunedì ho lezione: ti saprò dire la soluzione proposta dalla mia luce guida... Grazie
Marcello Rivelli Inviato il March 2, 2007 Group: Members Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 12/19/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il March 2, 2007 [Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola. Scusa ma nella tua prima citazione parlavi di due costituenti melodiche, anche perchè non otteresti l'accordo alterato in questione..appunto la sesta eccedente francese.. è uno dei mezzi più utilizzati questa procedura, soprattutto nelle modulazioni estemporanee ai toni lontani.. trasformando appunto cromaticamente (le costituenti di cui parli) un dato accordo e interpretandolo nella nuova tonalità...utile se eseguite al piano ad esempio.. m Scusa, per la precisione l'esercizio richiede di alternare una costituente melodica della triade di Sol minore e di aggiungere una nuova costituente melodica... Se fosse stato Sol maggiore, come nel mio esempio di sopra, era fattibile, ma essendo in minore mi perdo... Ti ringrazio infinitamente per il tempo passato a scrivere l'esempio: se stato molto gentile. Però mi sembra che le modifiche che hai apportato a quel Sol minore siano troppe rispetto a quanto richiesto dal testo della prova... Lunedì ho lezione: ti saprò dire la soluzione proposta dalla mia luce guida... Grazie Allora ho capito male.. che ne dici invece di una "trasformazione" enarmonica dell'accordo di Sol minore? dunque il sib nella voce acuta lo facciamo diventare la# (e quindi non cambia il suono); il sol della seconda voce lo alteriamo cromaticamente (l'unico) in sol #; il re della terza voce diventa do doppio diesis (e quindi non cambia nenache lui) e il sol della voce del basso é l'unico a.... creare una nota (costituente nuova).... diventando mi... a questo punto ti ritrovi l'accordo in secondo rivolto di: mi-do doppio diesis-sol diesis e la diesis (secondo rivolto della sesta eccedente).... va meglio? m
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