Angelo Gilardino Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 18 Aprile 2007 guarda che,in giro,ci prendono parecchi. il mondo della chitarra contemporanea è sempre piu allo sbando.uno schifo. Se per "mondo della chitarra" s'intende quel sottobosco di pseudoconcertisti che tirano a campare propinando ai loro ascoltatori (paghi del "nome" di chi suona) un repertorio di una ventina di pezzi suonati per una vita; gli pseudomaestri che insegnano dopo che hanno definitivamente smesso di studiare e di imparare; i loro smarriti studenti; tutta la troupe che deambula da un "festival" all'altro; allora si, siamo allo sbando. Il "mondo della chitarra" però non è tutto qui. All'opera ci sono interpreti colti, che si dedicano a un repertorio di approfondimento e di ricerca, ottimi docenti, studenti dotati e ben guidati e - la cosa più importante - un repertorio in continua crescita: anche se l'altro "mondo della chitarra" non dà segni di accorgersene, e ammuffisce nella propria accidia. Forse, è il caso di svegliarsi e di rendersi conto che, allo sbando, ci finisce soltanto chi vuole. dralig
Cristiano Porqueddu Inviato 18 Aprile 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 18 Aprile 2007 Se anche tu avessi vinto un Grammy, accetterei la tua obiezione con gratitudine. In buon ordine considererei la tua argomentazione "definitiva". Probabilmente mi sentirei anche un po' qualunquista. La cosa che mi sorprende, Edoardo, è solo che hai necessità di un Grammy per accettare il parere altrui. Ancora una volta mi trovo a polemizzare su questioni formali. Quando finirà? Mi sembra una discussione senza polemica e con toni affatto sgradevoli: sai che noia essere tutti d'accordo su tutto?
Cristiano Porqueddu Inviato 18 Aprile 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 18 Aprile 2007 All'opera ci sono interpreti colti, che si dedicano a un repertorio di approfondimento e di ricerca, ottimi docenti, studenti dotati e ben guidati e - la cosa più importante - un repertorio in continua crescita: anche se l'altro "mondo della chitarra" non dà segni di accorgersene, e ammuffisce nella propria accidia. Proprio come per la letteratura. Il fatto più triste è vedere che chi non si accorge di questi segni si autocelebra, autoacclama e autopremia nonchè assume come giudizio del suo lavoro artistico il numero e la quantità (storicamente invece - salvo rare eccezioni - inversamente proporzionale al livello artistico) Lungi da me dal criticare questo genere di attività: come ho già ripetuto in precedenti post (anche se non in questo thread), ognuno fa quel che crede più utile alla sua soddisfazione personale. Ma da qui a definire un'accozzaglia di rumbe, cha cha cha, rock e volgare imitazione del Jazz (invito calorosamente coloro che hanno avuto la forza di associare l'esecuzione di questo video alla musica Jazz, all'ascolto di Bill Evans o John Coltrane) una 'interessante interpretazione' o 'accattivante esecuzione' solo perchè il pubblico era numeroso o perchè suonano da 20 anni o perchè hanno vinto la Coppa Campioni della Saga della Samba ce ne passa.
Edoardo Catemario Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 65 Reputation: 0 Joined: 14/02/2006 Status: Offline Inviato 18 Aprile 2007 Mi sembra una discussione senza polemica e con toni affatto sgradevoli: sai che noia essere tutti d'accordo su tutto? Ma ci mancherebbe altro! La cosa deve assolutamente rimanere su toni di reciproca civiltà, pena l'impossibilità di qualunque argomentazione. Che poi, su questo forum, ci sia la tendenza a polemizzare più spesso su elementi formali che di contenuto, non è la prima volta che me lo senti dire e (ahimè vista anche la presente conversazione) probabilmente neanche l'ultima. Io parlo del video e di quello che mi ha restituito a livello emozionale. Mi è sembrato di cogliere da più d'uno, commenti circa il "diritto" intellettuale ad esistere del LAGQ in spregio ai risultati ottenuti in una ventennale carriera (centinaia di concerti, critiche entusiastiche, dischi, Grammy etc). Hanno influenzato, con il loro modo di suonare, una intera generazione di chitarristi. Negare i risultati artistici e "pratici" sulla scorta delle proprie uniche autoreferenziate convinzioni estetiche è pericoloso. E' ingiusto definire "accozzaglia" un lavoro di arrangiamento artigianalmente ben fatto, è irrispettoso (ancorchè insipido) definire "volgare imitazione" un pensiero musicale coerente presentato con onestà (sono un quartetto di chitarre, non d'archi, vestiti in maniera informale che presenta in maniera informale un brano estremamente godibile). Le chiacchiere che possiamo amenamente fare qui su questo forum fra amici, non scalfiranno minimamente (evvivadio!) la solida reputazione del LAGQ. Applicare parametri musicologici rigorosamente "classici" a chi invece ha fatto coerentemente da molti anni una scelta di segno opposto è un'operazione ottusa. Così come lo è pretendere che tutti quelli che non suonano le opere che noi reputiamo "degne" scompaiano dalla faccia della terra (questo non è ottuso, è pericoloso). Dal canto mio, come interprete, come direttore artistico e come maestro cerco di essere coerente con la cifra che ho scelto. Il pubblico è importantissimo. Mi domando solo come mai a fare pubblica esibizione di superiorità intellettuale in spregio ai risultati "numerici" sia sempre chi questo tipo di risultati non li ha mai ottenuti. Il video del LAGQ mi ha divertito. Grazie Butt!
enzo Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 49 Reputation: 0 Joined: 19/02/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 18 Aprile 2007 Ormai si può parlare, senza tema di smentita, di un vero e proprio stile provocatorio...l'unica consolazione è, per fortuna, che capita sempre più raramente. Provocazioni sterili quanto inutili, volte solo a creare scompiglio in una comunità. Incoerenza massima tra tesi apologetiche di presunte quanto inesistenti prassi e argomentazioni stilistiche e filologiche unite ad affermazioni qualunquiste del tipo "teatro pieno", "applausi a gogò" e ca**ate simili... Insomma, ci troviamo, come sempre, a doverci "confrontare" su l'unico argomento possibile per alcuni personaggi e cioé quello volto ad affermare, con forza e volgarità, il proprio io sconfinato e per di più su argomenti futili come un arrangiamento orrendo di un brano non originale, scritto per non sò quale organico, che quattro chitarristucoli americani, semplicemente per noia o per interessi commerciali, hanno voluto "regalare" al mondo intero (ormai ogni stronzata che arriva da quelle parti per noi dovrebbe rappresentare non sò quale fonte di supremo sapere..) Insomma, siamo alle solite... il lupo perde il pelo... Maestro, non se ne abbia a male, ma potrebbe usare un frasario un po' più composto?
Emanuela l. Rosenthal Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 12 Content Count: 270 Reputation: 0 Joined: 20/11/2005 Status: Offline Inviato 18 Aprile 2007 Ormai si può parlare, senza tema di smentita, di un vero e proprio stile provocatorio...l'unica consolazione è, per fortuna, che capita sempre più raramente. Provocazioni sterili quanto inutili, volte solo a creare scompiglio in una comunità. Incoerenza massima tra tesi apologetiche di presunte quanto inesistenti prassi e argomentazioni stilistiche e filologiche unite ad affermazioni qualunquiste del tipo "teatro pieno", "applausi a gogò" e ca**ate simili... Insomma, ci troviamo, come sempre, a doverci "confrontare" su l'unico argomento possibile per alcuni personaggi e cioé quello volto ad affermare, con forza e volgarità, il proprio io sconfinato e per di più su argomenti futili come un arrangiamento orrendo di un brano non originale, scritto per non sò quale organico, che quattro chitarristucoli americani, semplicemente per noia o per interessi commerciali, hanno voluto "regalare" al mondo intero (ormai ogni stronzata che arriva da quelle parti per noi dovrebbe rappresentare non sò quale fonte di supremo sapere..) Insomma, siamo alle solite... il lupo perde il pelo... Maestro, non se ne abbia a male, ma potrebbe usare un frasario un po' più composto? Perchè, tu non t'incazzi mai? In una situazione del genere si deve utilizzare un linguaggio appropriato...credimi! O vogliamo continuare sulla linea dell'ipocrisia più pura? Non ne sono capace, mi dispiace.. usa il telecomando per cambiare canale O forse hai quindici anni e dici le parolacce solo con i tuoi amici più fidati (in tal caso ti consiglierei di navigare in internet in presenza dei tuoi genitori).
enzo Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 49 Reputation: 0 Joined: 19/02/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 18 Aprile 2007 Anch'io m'incazzo, certo, ma in un contesto pubblico cerco di mantenere un minimo di sobrietà. Altrimenti dobbiamo giustificare Platinette che inveisce contro qualche figuro proveniente da un reality show per il solo fatto che, essendosi incazzata, ha diritto a sfogarsi. Non ho quindici anni, eppure sì, cerco di dire parolacce solo tra amici. Immagino sia per lei una prova di immaturità, se non infantilità. Pazienza. Tuttavia mi risentirei un pelo se un professore all'università, di fronte a una mia castroneria, mi dicesse: questa è una stronzata. Beh, risentirmi...diciamo che non riceverei una buonissima impressione. Ma giustamente, lui li avrà passati i suoi quindici anni. Avrà superato quindi queste sciocche inibizioni. Mi chiedo quale contributo possa dare alla comunità uno sdegno espresso in questo modo. Secondo me contenere i propri impulsi e pensarci due volte prima di utilizzare un così pittoresco vocabolario non è ipocrisia. E' rispetto.
Emanuela l. Rosenthal Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 12 Content Count: 270 Reputation: 0 Joined: 20/11/2005 Status: Offline Inviato 18 Aprile 2007 Le auguro di portare fede al suo nobile impegno il più a lungo possibile. E di incontrare sulla sua strada solo persone che meritano il massimo rispetto. In caso contrario non esiti a lasciarsi andare verso i suoi istinti più nascosti e genuini... alcune volte, per tentare di farsi capire, bisogna adeguare il proprio linguaggio a quello altrui.
Angelo Barricelli Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 1 Content Count: 55 Reputation: 0 Joined: 28/11/2005 Status: Offline Inviato 18 Aprile 2007 Los Angeles Guitar Quartet Johann Pachelbel, Canone in Re (Variazioni) 20 Marzo 2005, Sheldon Theatre di St. Louis (USA) Una bella interpretazione del Los Angeles Guitar Quartet, vincitore del Grammy Award nel 2005. Butterfly Eccezionale!!!! grazie Butterfly sono musicisti,non solo chitarristi!!!!
enzo Inviato 18 Aprile 2007 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 49 Reputation: 0 Joined: 19/02/2006 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 18 Aprile 2007 Le auguro di portare fede al suo nobile impegno il più a lungo possibile. E di incontrare sulla sua strada solo persone che meritano il massimo rispetto. In caso contrario non esiti a lasciarsi andare verso i suoi istinti più nascosti e genuini... alcune volte, per tentare di farsi capire, bisogna adeguare il proprio linguaggio a quello altrui. Tutto sommato non credo sia così difficile mantenere questo "nobile" impegno. Ne conosco di persone che ci riescono, e nessuno si sognerebbe di chiamarle ipocrite. Non credo che seguirò il suo consiglio. Stia certo che se uno è imbecille e non vuole capire, non basterà usare il suo linguaggio per farsi comprendere. Del resto, a che le serve portarsi al livello di un imbecille? Tuttavia, non vedo il nesso con la fattispecie in questione. Almeno sul piano formale, nessuno mi sembra abbia utilizzato un linguaggio poco consono, prima di lei. Comunque, vedo che ha incominciato a darmi del lei. Non si preoccupi, continui a darmi del tu, non ho quindici anni ma pochi di più.
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