Angelo Gilardino Inviato 23 Giugno 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 23 Giugno 2007 Poi, aldilà della forma, suona proprio bene come brano.Poi, alla velocità di Gould, si rischia di cadere dalla sedia... Fossi in te, riferendomi a Beethoven, non penserei a un "aldilà della forma". Perché è proprio nella forma che il suo genio sovrasta la sua epoca. Non scrisse melodie paragonabili a quelle di Schubert, la sua armonia non è tanto diversa da quella dei suoi migliori contemporanei: ciò in cui si manifesta il suo genio è precisamente la forma. Quella che ha adoperato e quella che ha creato. dralig Non concordo del tutto, se mi permette. Melodicamente penso che Beethoven fosse un genio. Esempio lampante è il secondo movimento dell'op.90. Il mio "aldilà della forma" non significa che la forma sia un elemento secondario, anzi. Beethoven dilata le forme al limite (secondo il mio insegnante di composizione, un po' come Virgilio), e l'effetto che ne risulta è una carica espressiva micidiale (la Nona). Poi, a parer mio, è il più grade rivoluzionario della musica: Mozart scriveva dieci anni prima di Beethoven, e basta sentire la differenza tra una sinfonia del primo e la Quinta del secondo. Melodicamente, penso che il più grande di sempre sia stato... Domenico Scarlatti. Dimenticavo: cerca in conservatorio la vecchia enciclopedia della musica Ricordi, e consultala alle voci "tema" e "melodia". Ti chiarirai le idee. Non sono un compulsatore di enciclopedie (preferisco le monografie e i saggi), il fatto è che quelle due voci dell'enciclopedia Ricordi le ha scritte Mario Castelnuovo-Tedesco, uno che di melodie ne scrisse molte, e belle... dralig
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