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MCT d'altronde, in ambito chitarristico, era già veicolato a piene mani da Segovia...almeno fino ad un certo periodo.

 

Prendo spunto da questa affermazione di Alfredo per chiedervi, a titolo di curiosità, se effettivamente c'è stato un momento in cui questa collaborazione (i cui frutti non potevano essere migliori) è cessata..Segovia -anche se lo reputo molto improbabile- non mostrò ad un certo punto più interesse per la musica del compositore fiorentino? O - come se non mi sbaglio fu per i Caprichos de Goya del '61- non aveva modo, tempo per rinnovare il suo repertorio?


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Guarda, proprio nei "Caprichos" c'è un brano che prende di mira Segovia...anche se si tratta di una presa in giro "arisocratica".

 

Segovia doveva fare una marea di concerti e di conseguenza le sue promesse a MCT, come incidere i nuovi lavori, finivano col dimostrarsi irrealizzabili.

 

A quanto ne so, fra i due ci fu un proficuo rapporto professionale, non di amicizia.


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Guarda, proprio nei "Caprichos" c'è un brano che prende di mira Segovia...anche se si tratta di una presa in giro "arisocratica".

 

Sì, Alfredo: "Viene poi il sospetto che "Al Conde Palatino" — che nelle incisioni di Goya vuole svillaneggiare i ciarlatani che promettono senza mantenere — sia segretamente dedicata dall'autore a Segovia, il quale continuava a promettergli di eseguire in concerto e su disco le sue composizioni e di curarne le revisioni strumentali senza però riuscire mai a tener fede alla parola data... "

dal sito: http://escarraman.altervista.org/index.htm .


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MCT d'altronde, in ambito chitarristico, era già veicolato a piene mani da Segovia...almeno fino ad un certo periodo.

 

Prendo spunto da questa affermazione di Alfredo per chiedervi, a titolo di curiosità, se effettivamente c'è stato un momento in cui questa collaborazione (i cui frutti non potevano essere migliori) è cessata..Segovia -anche se lo reputo molto improbabile- non mostrò ad un certo punto più interesse per la musica del compositore fiorentino? O - come se non mi sbaglio fu per i Caprichos de Goya del '61- non aveva modo, tempo per rinnovare il suo repertorio?

 

Ci furono soltanto due momenti di tensione. Nel 1959, Segovia scrisse a MCT una lettera in cui gli comunicava che non avrebbe più suonato la sua musica perché gli erano giunte voci del malcontento del compositore riguardo le sue esecuzioni. Lungi dall'intimidirsi, MCT rispose a Segovia che si trattava di frottole, mentre frottole non erano, ma verità, le promesse mancate dello stesso Segovia riguardo l'esecuzione e la pubblicazione di brani che aveva richiesto e poi lasciato da parte, dopo averli commentati favorevolmente. Segovia la prese bene, ammettendo (del resto, non poteva non farlo) le sue manchevolezze e giustificandole con i suoi impegni (che erano infatti oberanti).

 

Un secondo momento di tensione si ebbe nel 1967, quando MCT annnciò a Segovia che avrebbe affidato ad AG (allora 25enne) la revisione e la diteggiatura dei "24 Caprichos de Goya" in vista della loro pubblicazione (che il compositore non era disposto a rimandare ulteriormente). Segovia la prese abbastanza male, poi si calmò. MCT fece un po' di diplomazia e suggerì ad AG di andare, l'anno seguente (1968) ai corsi di Segovia di Santiago de Compostela: sapeva benissimo che AG era "troppo indipendente" per andar d'accordo con Segovia, ma il gesto di andarlo a ossequiare a Santiago sarebbe stato comunque saggio e opportuno. Informato, Segovia ne fu contento e fece assegnare ad AG (che allora era povero in canna) una borsa di studio degli organizzatore di Santiago. Poi, purtroppo MCT in marzo morì improvvisamente. Gli organizzatori di Santiago incominciarono subito a fare questioni per la borsa già concessa, e AG ne approfittò per mandarli a quel paese, rinunciando - con vero sollievo - ai corsi di Santiago. Segovia non ne seppe nulla: tutta la manovra si era svolta a sua insaputa. Vista però l'edizione dei "Caprichos" nel 1971, ne prese buona nota, e questo (insieme ad altre cose) spiega come mai, nel 2001, ad occuparsi della musica inedita e sconosciuta dell'archivio Segovia fu chiamato AG, il "dissidente".

 

dralig

Ospite Matteo Pesle
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Grazie infinite, Maestro AG. Difficlmente si sarebbe potuto far di meglio.

 

Matteo


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Ci furono soltanto due momenti di tensione. Nel 1959, Segovia scrisse a MCT una lettera in cui gli comunicava che non avrebbe più suonato la sua musica perché gli erano giunte voci del malcontento del compositore riguardo le sue esecuzioni. Lungi dall'intimidirsi, MCT rispose a Segovia che si trattava di frottole, mentre frottole non erano, ma verità, le promesse mancate dello stesso Segovia riguardo l'esecuzione e la pubblicazione di brani che aveva richiesto e poi lasciato da parte, dopo averli commentati favorevolmente. Segovia la prese bene, ammettendo (del resto, non poteva non farlo) le sue manchevolezze e giustificandole con i suoi impegni (che erano infatti oberanti).

 

Un secondo momento di tensione si ebbe nel 1967, quando MCT annnciò a Segovia che avrebbe affidato ad AG (allora 25enne) la revisione e la diteggiatura dei "24 Caprichos de Goya" in vista della loro pubblicazione (che il compositore non era disposto a rimandare ulteriormente). Segovia la prese abbastanza male, poi si calmò. MCT fece un po' di diplomazia e suggerì ad AG di andare, l'anno seguente (1968) ai corsi di Segovia di Santiago de Compostela: sapeva benissimo che AG era "troppo indipendente" per andar d'accordo con Segovia, ma il gesto di andarlo a ossequiare a Santiago sarebbe stato comunque saggio e opportuno. Informato, Segovia ne fu contento e fece assegnare ad AG (che allora era povero in canna) una borsa di studio degli organizzatore di Santiago. Poi, purtroppo MCT in marzo morì improvvisamente. Gli organizzatori di Santiago incominciarono subito a fare questioni per la borsa già concessa, e AG ne approfittò per mandarli a quel paese, rinunciando - con vero sollievo - ai corsi di Santiago. Segovia non ne seppe nulla: tutta la manovra si era svolta a sua insaputa. Vista però l'edizione dei "Caprichos" nel 1971, ne prese buona nota, e questo (insieme ad altre cose) spiega come mai, nel 2001, ad occuparsi della musica inedita e sconosciuta dell'archivio Segovia fu chiamato AG, il "dissidente".

 

dralig

 

Come dice il proverbio, il tempo è galantuomo...


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Inviato

Ma se Segovia non seppe nulla..., non si sarà chiesto come mai AG avesse rifiutato una borsa di studio per partecipare al master?

 

 

Maurizio


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Ci furono soltanto due momenti di tensione. Nel 1959, Segovia scrisse a MCT una lettera in cui gli comunicava che non avrebbe più suonato la sua musica perché gli erano giunte voci del malcontento del compositore riguardo le sue esecuzioni. Lungi dall'intimidirsi, MCT rispose a Segovia che si trattava di frottole, mentre frottole non erano, ma verità, le promesse mancate dello stesso Segovia riguardo l'esecuzione e la pubblicazione di brani che aveva richiesto e poi lasciato da parte, dopo averli commentati favorevolmente. Segovia la prese bene, ammettendo (del resto, non poteva non farlo) le sue manchevolezze e giustificandole con i suoi impegni (che erano infatti oberanti).

 

Un secondo momento di tensione si ebbe nel 1967, quando MCT annnciò a Segovia che avrebbe affidato ad AG (allora 25enne) la revisione e la diteggiatura dei "24 Caprichos de Goya" in vista della loro pubblicazione (che il compositore non era disposto a rimandare ulteriormente). Segovia la prese abbastanza male, poi si calmò. MCT fece un po' di diplomazia e suggerì ad AG di andare, l'anno seguente (1968) ai corsi di Segovia di Santiago de Compostela: sapeva benissimo che AG era "troppo indipendente" per andar d'accordo con Segovia, ma il gesto di andarlo a ossequiare a Santiago sarebbe stato comunque saggio e opportuno. Informato, Segovia ne fu contento e fece assegnare ad AG (che allora era povero in canna) una borsa di studio degli organizzatore di Santiago. Poi, purtroppo MCT in marzo morì improvvisamente. Gli organizzatori di Santiago incominciarono subito a fare questioni per la borsa già concessa, e AG ne approfittò per mandarli a quel paese, rinunciando - con vero sollievo - ai corsi di Santiago. Segovia non ne seppe nulla: tutta la manovra si era svolta a sua insaputa. Vista però l'edizione dei "Caprichos" nel 1971, ne prese buona nota, e questo (insieme ad altre cose) spiega come mai, nel 2001, ad occuparsi della musica inedita e sconosciuta dell'archivio Segovia fu chiamato AG, il "dissidente".

 

dralig

 

La ringrazio M°.


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Ma se Segovia non seppe nulla..., non si sarà chiesto come mai AG avesse rifiutato una borsa di studio per partecipare al master?

 

 

Maurizio

 

Non seppe nulla al momento, ma a suo tempo fu informato di quello che era successo. E ne prese buona nota.

 

dralig


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Ci furono soltanto due momenti di tensione. Nel 1959, Segovia scrisse a MCT una lettera in cui gli comunicava che non avrebbe più suonato la sua musica perché gli erano giunte voci del malcontento del compositore riguardo le sue esecuzioni. Lungi dall'intimidirsi, MCT rispose a Segovia che si trattava di frottole, mentre frottole non erano, ma verità, le promesse mancate dello stesso Segovia riguardo l'esecuzione e la pubblicazione di brani che aveva richiesto e poi lasciato da parte, dopo averli commentati favorevolmente. Segovia la prese bene, ammettendo (del resto, non poteva non farlo) le sue manchevolezze e giustificandole con i suoi impegni (che erano infatti oberanti).

 

Un secondo momento di tensione si ebbe nel 1967, quando MCT annnciò a Segovia che avrebbe affidato ad AG (allora 25enne) la revisione e la diteggiatura dei "24 Caprichos de Goya" in vista della loro pubblicazione (che il compositore non era disposto a rimandare ulteriormente). Segovia la prese abbastanza male, poi si calmò. MCT fece un po' di diplomazia e suggerì ad AG di andare, l'anno seguente (1968) ai corsi di Segovia di Santiago de Compostela: sapeva benissimo che AG era "troppo indipendente" per andar d'accordo con Segovia, ma il gesto di andarlo a ossequiare a Santiago sarebbe stato comunque saggio e opportuno. Informato, Segovia ne fu contento e fece assegnare ad AG (che allora era povero in canna) una borsa di studio degli organizzatore di Santiago. Poi, purtroppo MCT in marzo morì improvvisamente. Gli organizzatori di Santiago incominciarono subito a fare questioni per la borsa già concessa, e AG ne approfittò per mandarli a quel paese, rinunciando - con vero sollievo - ai corsi di Santiago. Segovia non ne seppe nulla: tutta la manovra si era svolta a sua insaputa. Vista però l'edizione dei "Caprichos" nel 1971, ne prese buona nota, e questo (insieme ad altre cose) spiega come mai, nel 2001, ad occuparsi della musica inedita e sconosciuta dell'archivio Segovia fu chiamato AG, il "dissidente".

dralig

 

Adoro leggere queste informazioni sui protagonisti del mondo chitarristico, note biografiche, storie di vita, curiosità: nessuno le ha mai raccolte in un libro?

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