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Musica o musicista?


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Questo dimostra pubblicamente che passi troppo tempo davanti al monitor del PC.

Ma come diavolo hai fatto? Sei un pazzo.

 

;);)

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Ospite Neuland

La chitarre è il suo repertorio. Proprio tutto il suo repertorio, buono o cattivo che sia. E inoltre è anche la somma dei suoi suonatori, bravi e meno bravi, professionisti o amatori.

 

Non credo che qualcuno possa decidere o sentenziare, poi, cos'è o non uno strumento musicale, come e cosa ci dovrebbe essere suonato.

 

Cosa facciamo di questo esempio: Musica o musicista? Il cd forse più veduto, quindi di maggior successo, per e con liuto rinascimentale è molto probabilmente quello di Sting (canzoni di Dowland con intermezzi solistici del SUo liutista, il cui nome mi sfugge): Sacrileggio? Sting non sa niente di prassi esecutiva, eppure si fa accompagnare da un liutista, che ne sa. Da una visibilità fantastica e utile alla musica d'arte o ne fa scempio?

 

A me piace il messaggio che sta dietro questo cd: Le canzoni pop di oggi sono privi di ispirazione e per lo più noiose, per quello vi presento pezzi di uno che sapeva fare belle canzoni (era questo il motive di Sting). Poi, per il nostro discorso, potremmo leggerne un'altra conclusione: la musica d'arte dei tempi passati era molto più popolare di quella classica e d'arte di oggi; la chitarra è rimasta popolare come lo era già secoli fa, tante musiche d'arte di oggi non lo sono più e godono di poco interesse. Con quale argumentazione vogliomo sostenere il monopolio di presunti "veri e bravi musicicsti" e "veri e bravi compositori" il ruolo di rappresentare la "vera" chitarra?

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La chitarre è il suo repertorio. Proprio tutto il suo repertorio, buono o cattivo che sia. E inoltre è anche la somma dei suoi suonatori, bravi e meno bravi, professionisti o amatori.

 

Non credo che qualcuno possa decidere o sentenziare, poi, cos'è o non uno strumento musicale, come e cosa ci dovrebbe essere suonato.

 

Cosa facciamo di questo esempio: Musica o musicista? Il cd forse più veduto, quindi di maggior successo, per e con liuto rinascimentale è molto probabilmente quello di Sting (canzoni di Dowland con intermezzi solistici del SUo liutista, il cui nome mi sfugge): Sacrileggio? Sting non sa niente di prassi esecutiva, eppure si fa accompagnare da un liutista, che ne sa. Da una visibilità fantastica e utile alla musica d'arte o ne fa scempio?

 

A me piace il messaggio che sta dietro questo cd: Le canzoni pop di oggi sono privi di ispirazione e per lo più noiose, per quello vi presento pezzi di uno che sapeva fare belle canzoni (era questo il motive di Sting). Poi, per il nostro discorso, potremmo leggerne un'altra conclusione: la musica d'arte dei tempi passati era molto più popolare di quella classica e d'arte di oggi; la chitarra è rimasta popolare come lo era già secoli fa, tante musiche d'arte di oggi non lo sono più e godono di poco interesse. Con quale argumentazione vogliomo sostenere il monopolio di presunti "veri e bravi musicicsti" e "veri e bravi compositori" il ruolo di rappresentare la "vera" chitarra?

 

Premesso che la discussione non è una sentenza, il tentativo di sostituire il gusto personale ('a me piace') ad un concetto legato a motivazioni che vanno ben oltre il 'piacere personale' (o ancor peggio al 'successo' di un prodotto) mi sembra orientato alla ricerca della giustificazione per cui si dovrebbe preferire un CD di Sting perchè 'più popolare'.

 

A parte l'evidente OT - il thread ha come oggetto l'importanza della musica rispetto al tentativo di piegarla ai 'gusti personali' spiegati proprio da un 'a me piace' - mi sembra ovvio che il messaggio del CD che cita è senza dubbio più profondo del messaggio che può avere un CD come (che so) i concerti per pianoforte e orchestra di Scott diretti da Bernard Herrmann visto che il 'successo' del primo è così palese.

Tutte queste belle cose sono state dette, ridette e stradette (a parte il fatto che non ho ben capito che cosa sia la 'Musica d'arte') ma portano solo in luoghi comuni zeppi di frasi fatte.

 

(canzoni di Dowland con intermezzi solistici del SUo liutista, il cui nome mi sfugge): Sacrileggio?

 

Nessun sacrilegio. Era quello che Sting voleva fare. Buon per lui e soprattutto per la casa discografica, ma non colgo il nesso tra repertorio della chitarra e il CD di Sting.

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La chitarre è il suo repertorio. Proprio tutto il suo repertorio, buono o cattivo che sia.

 

Ad esempio?

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Io in questo interessante discorso parlerei anche dell'onestà intellettuale del musicista-chitarrista. E' vero che c'è tanto ciarpame sudamericano e non, ed è vero che c'è altresì gran bella musica, ma questi due tipi di reprtorio sono innanzitutto assoggettati all'intelligenza e, dicevo prima, all'onestà di chi li esegue. Sono discorsi che non si possono scindere, la musica da sola non vive, bisogna che trovi uno strumento ed uno strumentista. Ogni repertorio può avere un senso...ma forse relativizzo troppo... :D

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Quando parli di 'gente' a cosa ti riferisci?

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Quando parli di 'gente' a cosa ti riferisci?

parlo non di un Cristian Porqueddu o A.G. o Tampalini che SANNO giudicare bella e buona musica,parlo di zii genitori(in questo caso te no perche tuo padre insegna)amici ,amici di amici,portati di piu' al facile ascolto....

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Mah, se uno decide di fare il musicista classico deve accontentare "la gente"?

 

Io penso che debba piuttosto aprirgli la mente, anche rischiando.

 

Alla base di questi ragionamenti credo che ci sia l'idea di musica come elemento di sottofondo alle nostre emozioni.

L'idea che la musica, e l'arte nel suo insieme, sia qualcosa che non ci deve scavare l'anima, una sorta di laghetto placido da contemplare...

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Ospite Neuland
il tentativo di sostituire il gusto personale ('a me piace') ad un concetto legato a motivazioni che vanno ben oltre il 'piacere personale' (o ancor peggio al 'successo' di un prodotto) mi sembra orientato alla ricerca della giustificazione per cui si dovrebbe preferire un CD di Sting perchè 'più popolare'.

 

sono anche d'accordo con te. Ma non vedo niente di male nel gusto personale (che si può coltivare, raffinare ecc.), tanto meno nel successo che un prodotto può avere. Davvero ti lascerebbe indifferente se la copertina di uno dei tuoi cd finisse su "Time Magazine"? Io ti farei i complimenti e sarei contento per la visibilità che la chitarra classica e la sua musica guaganerebbe.

 

(a parte il fatto che non ho ben capito che cosa sia la 'Musica d'arte')

 

Intendo la musica classica.

 

Nessun sacrilegio. Era quello che Sting voleva fare. Buon per lui e soprattutto per la casa discografica, ma non colgo il nesso tra repertorio della chitarra e il CD di Sting.

 

Bhè, credo che la casa discografica avrebbe preferito un cd con musiche composte da Sting stesso, che venderebbe assai meglio che un prodotto nicchia come questa escursione in territori non communi ne per il musicista ne per il suo pubblico. Insomma, per essere un cd di Sting avrà venduto poco, per uno di musiche con/per liuto tanto. E, per non andare OT, il musicista ha dato tanto alla musica, cio'è una diffusione maggiore che la nicchia dei intenditori potrebbero mai darla. Mi sembra una cosa buona, no? Nasce, però, dal "mi piace" di Sting, non tanto dal "L'ho studiato per anni, mi sono approfondito negli studi sulla prassi d'essecuzione e ho presi un sacco di lezioni di canto".

 

Il nesso con la chitarra classica: mi sembra giustificabile di suonare Dowland sulla chitarra. Le sue musiche possiamo considerare come parte del nostro repertorio, o no? Se no, che farebbero i pianisti senza Bach?

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