Maurizio Pennisi Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Inviato 11 Settembre 2007 Non ho mai trovato incisioni di musiche di Barrios da parte di Segovia. Esistono? So che Segovia andò a trovare Barrios quando il compositore sudamericano stava male e rimase piuttosto dispiaciuto di ciò... Non so se siano notizie attendibili. Maurizio
Angelo Gilardino Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 11 Settembre 2007 Non ho mai trovato incisioni di musiche di Barrios da parte di Segovia.Esistono? So che Segovia andò a trovare Barrios quando il compositore sudamericano stava male e rimase piuttosto dispiaciuto di ciò... Non so se siano notizie attendibili. Maurizio Sull'argomento esiste tutta un'agiografia filobarriosiana, secondo la quale il cattivo e potente tiranno Segovia avrebbe ignorato, o addirittura umiliato e denigrato, il buono e povero Barrios, impedendogli di diventare famoso come chitarrista e poi ostacolando la diffusione della sua musica. Sono tutte storie senza il minimo fondamento. Segovia conobbe Barrios a Buenos Aires nel 1921. Barrios lo andò a trovare in albergo, suonò per lui, ne ebbe elogi e un trattamento cordiale e amichevole. Si rividero nel 1943 a San Salvador, Barrios era ormai alla fine della sua vita e Segovia lo trattò umanamene. In occasione del loro primo incontro, Barrios suonò a Segovia "La catedral". Segovia gli chiese la musica e Barrios disse che gliel'avrebbe data, ma poi non lo fece. Nella biblioteca musicale di Segovia di Barrios non c'è praticamente nulla, solo una copia manoscritta (non autografa) di "Julia Florida". Questo significa che Segovia non mise mai un pezzo di Barrios sul leggio, se conosceva qualcosa era solo dall'ascolto di qualche esecuzione (ma di chi?). Intervistatori petulanti hanno messo talvolta Segovia di fronte a domande sulla musica di Barrios. Lui rispose svogliatamente, la musica scritta dai chitarristi del Novecente non gli interessava. Tutto qui. Il resto, i mormorii, sono leggende o pettegolezzi. dralig
Maurizio Pennisi Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Autore Inviato 11 Settembre 2007 Grazie infinite, Maestro. Probabilmente, la chiave di lettura sta proprio nel fatto che Segovia gli chiese lo spartito della "Catedral" e lui non glielo diede (questo dovette indisporre Segovia). Posso solo commentare, forse un po scontatamente, che è un vero peccato...!!! Maurizio
Paolo_ Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 39 Content Count: 161 Reputation: 0 Joined: 07/03/2006 Status: Offline Inviato 11 Settembre 2007 Una domanda per il Maestro Gilardino, o per chi altro sappia rispondermi ovviamente: quando intorno al '35 Barrios fu portato da coloro che lo avevano ripulito dalle pennedel Dio Tupa in Europa, ci fu qualcuno che gli mise i bastoni fra le ruote, impedendogli di conquistarsi un posto nell'ambiente; Maestro, in altra sede, tempo fa, disse che Segovia direttamente non ebbe parte nella faccenda, ma non poteva riferire con chiarezza come si erano svolti i fatti. E' cambiato qualcosa?
Angelo Gilardino Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 11 Settembre 2007 Grazie infinite Maestro, Probabilmente, la chiave di lettura sta proprio nel fatto che Segovia gli chiese lo spartito della "Catedral" e lui non gliela diede (questo dovette indisporre Segovia). Posso solo commentare, forse un po scontatamente, che è un vero peccato...!!! Maurizio Barrios non era quel che si dice un campione di coerenza. Quanto a Segovia, se anche poteva apprezzare, per alcuni aspetti, "La Catedral", non era certo in quel genere di musica che, nel 1921 - quando era ancora soltanto un giovane concertista in cerca di fortuna nella sua seconda tournée argentina - riponeva le sue speranze di richiamare su di sé e sulla chitarra l'attenzione del mondo musicale colto. A Buenos Aires, lui coltivava le relazioni con personaggi come Julian Aguirre, Lopez Buchardo, forse Gilardo Gilardi - cioè i musicisti che avrebbero potuto fare, in quel paese, la sua fortuna (e così avvenne difatti), e delle musiche di un chitarrista bohemien, che tra l'altro a Buenos Aires non godeva affatto di buona stampa (il padre della Anido scrisse contro Barrios la più distruttiva recensione che io abbia mai letto a carico di un chitarrista), non avrebbe saputo che cosa farsene. Segovia aspettava Ponce e i compositori che poi sarebbero arrivati, e se qualcosa è da rimpiangere, è che non abbia convocato Ravel e Stravinskij, Hindemith e Bartok: Barrios era Barrios anche senza Segovia. dralig
Angelo Gilardino Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 11 Settembre 2007 Una domanda per il Maestro Gilardino, o per chi altro sappia rispondermi ovviamente: quando intorno al '35 Barrios fu portato da coloro che lo avevano ripulito del dio Tupa in Europa, ci fu qualcuno che gli mise i bastoni fra le ruote, impedendogli di conquistarsi un posto nell'ambiente; Maestro, in altra sede, tempo fa, disse che Segovia direttamente non ebbe parte nella faccenda, ma non poteva riferire con chiarezza come si erano svolti i fatti. E' cambiato qualcosa? No, non è cambiato niente. Non fu Segovia a ostacolare Barrios in Europa - primo, Barrios non ebbe, dove suonò, che un blando successo; secondo, andare in Germania nel 1935 a cercare fortuna in campo artistico, da parte di un mezzo sangue che fino a pochi mesi prima ostentava la sua discendenza dalla stirpe guarani e si chiamava con il nome di un cacicco indio, Mangoré, era comunque una causa persa. dralig
Paolo_ Inviato 11 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 39 Content Count: 161 Reputation: 0 Joined: 07/03/2006 Status: Offline Inviato 11 Settembre 2007 No, non è cambiato niente. Non fu Segovia a ostacolare Barrios in Europa - primo, Barrios non ebbe, dove suonò, che un blando successo; secondo, andare in Germania nel 1935 a cercare fortuna in campo artistico, da parte di un mezzo sangue che fino a pochi mesi prima ostentava la sua discendenza dalla stirpe guarani e si chiamava con il nome di un cacicco indio, Mangoré, era comunque una causa persa. Bhé essendo tali le circostanze, effettivamente pe Barrios la partita era persa in partenza. La ringrazio.
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