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Sto studiando il brano in questione, e volevo avere dei consigli riguardo all'esecuzione.
I due armonici ottavati sulla quarta corda "legati" io li eseguo così (vorrei esserne sicuro): eseguo il primo armonico (Sol) e il secondo (Sol diesis) lo realizzo spostando la mano sinistra e nel frattempo l'indice destro (quello che fa l'armonico) senza pizzicare.

La settimina di crome in un tempo così lento, dev'essere solfeggiata rigorosamente o della settimina dev'esserci solo un' idea?

La seconda volta in cui si presenta la parte ritmica, Bitetti posiziona il sol diesis sulla prima corda, ma io preferisco di gran lunga suonarlo sulla seconda, tanto nel bicordo successivo c'è sempre il sol a vuoto. Così diventa tutto più facile (anche prendere il do diesis successivo).
E' lecita la diteggiatura?

L'Araucaria non c'entra con le conifere? Perchè questo titolo?

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dri un po troppo confuso...qua ci vuole un certo...Crtistiano


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Sto studiando il brano in questione, e volevo avere dei consigli riguardo all'esecuzione.

I due armonici ottavati sulla quarta corda "legati" io li eseguo così (vorrei esserne sicuro): eseguo il primo armonico (Sol) e il secondo (Sol diesis) lo realizzo spostando la mano sinistra e nel frattempo l'indice destro (quello che fa l'armonico) senza pizzicare.

 

Precisamente - si fa un portamento sia con la sinistra che con la destra.

Era l'epoca in cui mi piaceva inventare "effetti speciali". Mi sforzavo, tuttavia, di fare in modo che avessero una causa.

 

 

La settimina di crome in un tempo così lento, dev'essere solfeggiata rigorosamente o della settimina dev'esserci solo un' idea?.

 

Deve creare un senso di irregolarità, spezzando la scansione ordinaria.

Non c'è nulla di male nel solfeggiarla rigorosamente, ma la sua ragion d'essere è l'increspatura che porta nel ritmo: può essere ottenuta anche senza solfeggio rigoroso.

 

La seconda volta in cui si presenta la parte ritmica, Bitetti posiziona il sol diesis sulla prima corda, ma io preferisco di gran lunga suonarlo sulla seconda, tanto nel bicordo successivo c'è sempre il sol a vuoto. Così diventa tutto più facile (anche prendere il do diesis successivo).

E' lecita la diteggiatura?

 

Si, è una buona diteggiatura.

 

 

L'Araucaria non c'entra con le conifere? Perchè questo titolo?

 

Bitetti - come Castelnuovo-Tedesco - credeva nelle capacità compositive di AG, lo esortava a scrivere (cosa che allora AG non faceva) e una sua lettera, dove l'esortazione era più forte e sentita che mai, giunse ad AG mentre questi aveva sul leggio, insieme alla musica di tutti i giorni, un libro di poesie di Ungaretti ("Il dolore"), e stava leggendo:

 

"...E la recline, che s'apriva all'unico

Raccogliersi dell'ombra nella valle,

Araucaria, anelando ingìgantita,

Volta nell'ardua selce d'erme fibre

Più delle altre dannate refrattaria,

Fresca la bocca di farfalle e d'erbe

Dove dalle radici si tagliava,

- Non la rammenti delirante muta

Sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo

In un perfetto bilico

Magicamente apparsa?"

 

Tutto chiaro, Vladimir?

 

dralig


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La ringrazio.

Non avevo lo spartito davanti, e non è do diesis, ma re diesis.

 

L'indicazione "una del pulgar muy cerca del puente" cosa significa precisamente?

 

Reputo Araucaria una delle più belle pagine da Lei scritte prima degli Studi.

 

La ringrazio nuovamente.


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La ringrazio.

Non avevo lo spartito davanti, e non è do diesis, ma re diesis.

 

L'indicazione "una del pulgar muy cerca del puente" cosa significa precisamente?

 

Reputo Araucaria una delle più belle pagine da Lei scritte prima degli Studi.

 

La ringrazio nuovamente.

 

Uña del pulgar muy cerca del puente significa unghia del pollice molto vicina al ponte. Un suono di oboe udito dalla lontananza.

 

Bitetti era uno dei pochi chitarristi di allora interessati alla ricerca timbrica, e con "Araucaria" gli diedi pane per i suoi denti. Quando suonò "Araucaria" a Città del Capo, il critico del quotidiano locale mi paragonò al poeta britannico Gerald Hopkins. Con poco sollievo del mio editore, i cui impiegati faticavano moltissimo a scrivere quel titolo nella contabilità: Aruacaria, Aucararia, Auacraria, etc.

 

 

dralig


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Sì, è un brano interessante proprio per questo motivo.

 

E invece Appaloosa è, mi pare, una razza di cavalli americana...


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Sì, è un brano interessante proprio per questo motivo.

 

E invece Appaloosa è, mi pare, una razza di cavalli americana...

 

Si, cavalli pezzati, molto usati dagli indiani perché più facili da cavalcare a pelo (senza sella e finimenti). Non mi pento di aver scritto quella piccola Suite, ma sarebbe stato meglio non pubblicarla: è aliena alla ricerca compositiva che - sia pure di là da venire - avrei svolto in seguito, è un lavoro di musica di scena affidata a una chitarra invece che a un insieme, e suonato senza scena non ha molto senso.

 

Comunque, ecco le spiegazioni dei titoli dei singoli brani:

 

Longhorn ghosts: sono i fantasmi delle mandrie che venivano governate dai cowboys;

 

Peace-maker 45: era il nickname della Colt 45, il paciere per eccellenza, che metteva fine alle discussioni e alle contese;

 

Boot hill: la collina degli stivali, dove venivano sepolti coloro che erano morti con gli stivali ai piedi (essendo mancato loro il tempo di levarseli, per sopravvenuta sparatoria);

 

Saguaro: il nome messicano del grande cactus, l'albero della solitudine e del pianto;

 

The riders in the sky: titolo della leggenda dei cavalieri del cielo, che apparivano in una cavalcata sulle nubi al cowboy agonizzante (se si era comportato bene) per portarlo con sé nei pascoli del cielo.

 

Avevo scritto questa suite per un giovane lettore di fumetti western. Nel suo genere, funziona benissimo, e tuttora la ritengo valida, ma senza le immagini e le vicende, non serve a nulla.

 

dralig

 

 

 

dralig


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Secondo me la Suite funziona bene.

 

Per esempio Pace maker 45 e The riders in the sky ricordano alcuni studi (Capriccio Sopra la lontananza, Toccata dello studio 24).

 

Trovo molto più alieni Araucaria, Abreuana, Luceat, Estrellas para Estarellas e Trepidazioni per Thebit.

 

Mi permetto di dire che forse il brano meno riuscito è Luceat, non so se lei sia della mia stessa idea...


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Secondo me la Suite funziona bene.

 

Per esempio Pace maker 45 e The riders in the sky ricordano alcuni studi (Capriccio Sopra la lontananza, Toccata dello studio 24).

 

Trovo molto più alieni Araucaria, Abreuana, Luceat, Estrellas para Estarellas e Trepidazioni per Thebit.

 

Mi permetto di dire che forse il brano meno riuscito è Luceat, non so se lei sia della mia stessa idea...

 

Non interferisco con i giudizi e le opinioni degli interpreti, ne prendo rispettosamente atto, anche perché non mi considero un buon giudice della mia musica.

 

Penso di aver iniziato a comporre nel 1981, con il primo libro degli Studi. Quello che ho scritto prima, è solo un preannuncio.

 

dralig


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Però sono pagine interessanti che meritano almeno di essere lette.

 

Dopo aver espresso il mio giudizio su Luceat, mi sono reso conto di aver sbagliato. Mi piace molto.

Mi riferivo a Trepidazioni per Thebit.

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