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Ospite Neuland
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I vostri interventi sono molto interessanti.

Solo per amore della precisione vorrei ricordare che il contrario di mancino è destrimano.

Saluti ;)

 

Grazie, non smetto mai di imparare ;) .

 

Ciao da Neuland

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Ospite Neuland
Inviato
Non metto in dubbio che sulla chitarra girare le corde e la chitarra, essendo mancini, possa solo che aiutare però per quanto riguarda il piano nutro dei seri dubbi. Nei paesi occidentali il senso di lettura è verso destra, le scale ascendenti sul pentagramma sono verso destra e sul piano credo sia molto più semplice avere i tasti che crescono di intonazione verso destra. Parere mio. Hendrix e McCartney suonavano da mancini con le corde invertite, non c'è nulla di male. Qualche mancino inverte solo la chitarra e non gira le corde, potrà anche suonare benissimo, ma non credo che alla maggior parte dei mancini chitarristi sia di aiuto, secondo me si è solo complicato la vita, non vedo vantaggi, è solo un eccesso di non accademicità. Uno strumentista di strumenti ad arco, mancino, credo possa essere agevolato dall'avere la mano più controllata sulle corde dato che alla mano che tiene l'archetto non è richiesta, a mio avviso, un'elevato sincronismo dei movimenti delle dita, a differenza dei chitarristi. Poi, se vogliamo continuare secondo la tua logica, anche Petrucciani suonava da panico con tutti i problemi motori che aveva, ma è rimasto un palo nel deserto. non trovi?

 

Ti spiego la mia logica: sencondo uno deigli scienziati più importanti della neurofisiologia in campo musicale non fa gran differenza se si adattano gli strumenti al mancino o no. Non ho mezzi di provare il contrario, quindi mi fido, anche perchè la scienza non è solo un opinione.

 

Se qualcuno si sente più al proprio agio girando lo strumento, non mi dispiace se lo può fare e non incontra resistenze solo perchè nei libri di metodica è scritto diversamente.

 

Secondo te, come fanno i pianisti israeliani a suonare il pianoforte, visto che l'ebraico si legge da destra a sinistra? Hanno già il cervello in palla perchè trovano invertito il senso di lettura? Non hanno problemi di nessun tipo. Poi le scale discendeti vanno pure a destra, o no?


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Inviato

Ma scusa, cosa centra l'israeliano che legge da destra a sinistra? Il pentagramma si legge da sinistra a destra. Quando suoni non leggi mica l'arabo o il cinese... Continuo ad essere dell'idea che suonare con la chitarra invertita o il pianoforte invertito creerebbe solo più problemi. Pensa alla musica che è stata scritta, pensa al mignolo che dovrebbe essere sempre sulla corda dove ora hai il Mi grave, pensa a quanto faticherà il mignolo. è il dito più debole perchè complicarci la vita facendo fare il lavoro sporco a lui?

Potresti trovarmi l'articolo in cui quello scienziato di neurofisiologia parla di questa storia? Ti ringrazio..

 

MR

Ospite Neuland
Inviato
Nei paesi occidentali il senso di lettura è verso destra, le scale ascendenti sul pentagramma sono verso destra e sul piano credo sia molto più semplice avere i tasti che crescono di intonazione verso destra.

 

 

Ma scusa, cosa centra l'israeliano che legge da destra a sinistra?

 

Chi legge l'ebraico non legge da sinistra a destra. Tutto qui. La direzionalità della lettura hai portato tu in gioco: io credo che non c'entra affatto in che senso si legge, scrittura israeliana, cinesa o latina che sia: ne quella musicale.

 

Uscirà tra due mesi un libro intitolato "Gehirn und Musik" di Prof. Dr. rer. nat. Lutz Jäncke (in tedesco). Ti informerò appena l'ho in mano.

 

Saluti,

 

Neuland


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Inviato

Per uno strumento come la chitarra, stabilire quale sia la mano più "importante" è semplicemente un discorso folle, oltre che inutile.

Consiglierei, a chi insegna ad un mancino che non ha mai preso in mano una chitarra, di impostarlo da destro, perché egli non avrà nessun tipo di problema. Ed inoltre non dovrà in futuro inseguire il desolante panorama degli strumenti mancini, siano essi chitarre classiche da concerto (perché lì lo strumento va costruito mancino per ragioni costruttive), acustiche o elettriche.

 

Se invece un mancino è già abituato a tenere la chitarra "al contrario", e può capitare ad esempio con un ragazzino che per gioco si è limitato "pizzicare" le corde, escludendo totalmente la tastiera, optando dunque per la mano più "pronta", a quel punto invece impostare da destro può essere controproducente. Solo in questo caso opterei per l'impostazione mancina.


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Inviato

@relayer: Io opterei per l'impostazione più naturale. Quando le cose si complicano bisogna poter avere pieno controllo di se stessi.

 

@Neuland: Per quanto riguarda il discorso della lingua, hai tirato tu fuori l'analogia fra israeliani e mancini in quel modo, io ti ho solo detto che anche loro leggono la musica da sinistra a destra e non il contrario.

Ospite Neuland
Inviato

Allora faccio un'altro tentativo: per il cervello e la lettura non fa differenza in che senso va letta la scrittura. Quindi è indifferente se un musicista legge la musica da sinistra o da destra.

 

Nei paesi occidentali il senso di lettura è verso destra, le scale ascendenti sul pentagramma sono verso destra e sul piano credo sia molto più semplice avere i tasti che crescono di intonazione verso destra.

 

Ripeto: anche le scale discendenti vanno letti da sinistra a destra. Sono quindi meno facili le scale discendenti, secondo te? Non cambia un fico secco dove sono collocati i gravi e gli acuti.


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Inviato
Per uno strumento come la chitarra, stabilire quale sia la mano più "importante" è semplicemente un discorso folle, oltre che inutile.

Consiglierei, a chi insegna ad un mancino che non ha mai preso in mano una chitarra, di impostarlo da destro, perché egli non avrà nessun tipo di problema. Ed inoltre non dovrà in futuro inseguire il desolante panorama degli strumenti mancini, siano essi chitarre classiche da concerto (perché lì lo strumento va costruito mancino per ragioni costruttive), acustiche o elettriche.

 

Se invece un mancino è già abituato a tenere la chitarra "al contrario", e può capitare ad esempio con un ragazzino che per gioco si è limitato "pizzicare" le corde, escludendo totalmente la tastiera, optando dunque per la mano più "pronta", a quel punto invece impostare da destro può essere controproducente. Solo in questo caso opterei per l'impostazione mancina.

 

Per valutare la correttezza, o meno, dell'impostazione del mancino, converrà - è ovvio - valutare la correttezza dell'impostazione del destrimane. Supponendo il caso - verificabilissimo, e da me personalmente verificato molte volte, fino a costituire una certezza sperimentale - di un destrimane che non abbia ricevuto la benché minima istruzione su come imbracciare la chitarra, osserveremo che, invariabilmente, egli prenderà lo strumento in modo da poter pizzicare le corde con la destra: lo farà ignaro di ogni altra ragione, seguendo il suo istinto, il quale lo guiderà a riconoscere nell'atto del pizzicare le corde, non la funzione più importante, ma la funzione primaria. Il preparare le note sulla tastiera viene poi, nella percezione istintuale: ed è del tutto naturale che la prima cosa da fare, pizzicare le corde a vuoto, la si faccia con la mano primaria, cioè, nel destrimane, la destra.

 

Si badi bene che, a questo punto, il destrimane farebbe lo stesso (sperimentato da chi scrive) una chitarra con le corde capovolte: egli non sa ancora nulla dello strumento, vede solo un arnese, e il suo accesso primario al medesimo. Cento destrimani su cento pizzicano con la destra.

 

A questo punto, il neurologo interviene e spiega come, per la stessa, stessissima ragione, il mancino lasciato ignaro farà esattamente le stesse cose del destrimane, ma con la sinistra: non gli passerà nemmeno per la mente di accostare per la prima volta lo strumento pizzicando le corde con la destra. Ho appurato questo con uno stratagemma: mettendo una chitarra su un banco, riposta nell'astuccio aperto, e esortando il candidato a pizzicare le corde senza estrarre lo strumento, si appura all'istante qual è, per l'interessato, la mano primaria. Da lì in poi, trasformare i mancini in destrimani è chiarissimamente una forzatura. Nessun calciatore, pugile, schermitore, lanciatore di giavellotto, scrivano, portinaio (che infila le chiavi nelle serrature), etc etc, viene sottoposto a una siffatta sopraffazione.

 

Non è vero che i chitarristi mancini sopraffatti e trasformati in destrimani non ne risentono. Infatti, suonano con una concentrazione mentale e visiva sbilanciata a favore della sinistra, perché quella, ancorché deputata ad altra funzione, resta nella loro mente la mano primaria, e hanno quasi sempre notevoli problemi di suono, nonostante impostazioni ineccepibili.

 

dralig


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L'Alhambra fa chitarre per mancini. Per rispondere anche agli altri interventi normalmente non è sufficiente invertire capotasto e ossicino del ponticello; la lunghezza della prima corda è inferiore alla lunghezza della sesta, quindi una chitarra invertita è stonata; le raggere a volte sono simmetriche, ma tante volte no; i margini della tastiera rispetto alla prima e sesta normalmente non sono identici così come l'altezza delle corde al capotasto etc. etc.. E poi chi ha detto che sulla chitarra la mano destra fa un lavoro più qualificato della sinistra? Perchè le legature e gli abbellimenti sono facili da eseguirsi? Concordo con chi ha detto che il problema si presenta solo nella chitarra perchè tanti iniziano a studiare senza la guida di un maestro. Comunque sia chi vuole suonare da"mancino" è libero di farlo, sappia comunque che da questa sua decisione gli deriveranno solo svantaggi.


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Inviato
.... Nessun calciatore, pugile, schermitore, lanciatore di giavellotto, scrivano, portinaio (che infila le chiavi nelle serrature), etc etc, viene sottoposto a una siffatta sopraffazione.

dralig

 

Dipende dalle necessità: Valery Brummel, forse il più grande saltatore in alto mai esistito, batteva di sinistro come la stragrande maggioranza dei saltatori; ebbe un incidente di moto e la sua gamba sinistra rimase fracassata. I medici si apprestavano già ad amputargliela quando arrivò trafelata un'infermiera e li informò su chi fosse la persona che si preparavano ad operare. Decisero allora di tentare di salvargli la gamba. Gliela salvarono, ma chiaramente non era più utilizzabile come gamba "di battuta". Dopo circa un anno Valery Brummel era di nuovo in gara, battendo con la destra, sulle stesse misure che otteneva prima dell'incidente. E per chi non ha mai fatto salto in alto dirò che non è solo questione di invertire la gamba di battuta, ma tutto il coordinamento del salto nella parte preparatoria e in quella aerea deve essere invertio o sarebbe meglio dire "reinventato".

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