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E' stata pubblicato dalle edizioni Bérben la sinfonietta per quattro chitarre "Feste Lontane" di Angelo Gilardino.
Entro il fine settimane sarà disponibile nell'eShop ufficiale del sito angelogilardino.com

Il quartetto è stato composto a richiesta di Lucio Matarazzo ed è stato eseguito in prima assoluta dal Guitart Quartet il 22 Luglio 2007 ad Avellino.

Verrà eseguito dal Quartetto Santorsola il 20 Ottobre 2007 a Brescia, notizia già pubblicata e presente nel Calendario degli Eventi.


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Quali sono e cosa rappresentano per l'Autore le "feste lontane"?

 

 

 

 

Butterfly


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Quali sono e cosa rappresentano per l'Autore le "feste lontane"?

 

Butterfly

 

I tre tempi della composizione s'intitolano rispettivamente:

Danubiana

Veneziana

Vesuviana

 

Il primo tempo evoca il valzer viennese e la Wassermusik; il secondo tempo, le notti veneziane (è una barcarola, infatti); il terzo tempo, evoca un baccanale pompeiano (l'ultimo prima della catastrofe) e le canzoni napoletane.

 

L'idea viene da Falla ("Fiesta lejana en un jardin", da "Noches en los jardines de Espana").

 

Non importa, all'autore, se le feste che egli evoca con la sua musica si siano effettivamente svolte come lui le immagina, o se siano invece frutto della sua invenzione.

 

Aere perennius.

 

dralig


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Grazie, spero di poter sentire quest'opera in questa esecuzione o in qualche prossima occasione o incisione. Congratulazioni, ovviamente.

Mi piacerebbe saper fare domande piu' profonde dal punto di vista musicale, perchè credo che poter parlare con un autore della sua opera sia un privilegio raro, ma nel frattempo spero che sia vero che "essere curiosi", diceva una mia insegnante, "è già quasi un po' imparare". ;)

Grazie.

 

 

 

 

Butterfly


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Mi piacerebbe saper fare domande piu' profonde dal punto di vista musicale, perchè credo che poter parlare con un autore della sua opera sia un privilegio raro,

 

Butterfly

 

Non è detto. Un compositore parte con un'idea e poi, strada facendo, la modifica "imparando" dalla sua stessa opera in costruzione come deve procedere, e dunque che cosa fare. L'idea iniziale può rimanere salda dal punto di vista poetico, ma è pressoché certo che, nel processo costruttivo, quello che era il progetto originario subisce, dal punto di vista formale, tali e tante modifiche da risultare, alla fine, qualcosa di inaspettato anche agli occhi dell'autore.

 

Scrivere per quattro chitarre è difficile, perché non ci sono modelli "alti". Chi vuole scrivere per quartetto d'archi trova, da Beethoven a Bartok, una tale dovizia di modelli altissimi da permettergli di sapere tutto, o quasi, su come si scrive un quartetto prima di cominciare: quei diavoli hanno fatto proprio il possibile, l'impossibile e anche i miracoli.

 

Il quartetto di chitarre, invece, è cosa nuova. Non si può pensare di adottare i modelli dei maestri che hanno scritto per quartetto d'archi e adattarli al quartetto di chitarre: è partita improba, può che persa in partenza. Bisogna quindi studiare molto ed elaborare un proprio modello mentale, un'idea a partire da niente, o quasi. E questo richiede già un impegno notevole. Ma poi, escogitato il modello, bisogna creare la musica per renderlo esplicito, manifesto, vivo: e Le assicuro che è un gran brutto affare. Comunque, "anche questa è fatta", e speriamo che sia stata fatta bene.

 

Non ho finora potuto ascoltare il lavoro, ma il 20 ottobre andrò a Brescia a sentire il concerto di Antonio Rugolo e colleghi: sono molto fiducioso.

 

dralig


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Mi piacerebbe saper fare domande piu' profonde dal punto di vista musicale, perchè credo che poter parlare con un autore della sua opera sia un privilegio raro,

 

Butterfly

 

Non è detto. Un compositore parte con un'idea e poi, strada facendo, la modifica "imparando" dalla sua stessa opera in costruzione come deve procedere, e dunque che cosa fare. L'idea iniziale può rimanere salda dal punto di vista poetico, ma è pressoché certo che, nel processo costruttivo, quello che era il progetto originario subisce, dal punto di vista formale, tali e tante modifiche da risultare, alla fine, qualcosa di inaspettato anche agli occhi dell'autore.

 

 

La creazione di nuovi modelli rappresenta la catarsi dell'arte e permette al pensiero di liberare la forma ideata. E' proprio nella trasformazione in corso d'opera che la fantasia creativa genera nuove e più originali soluzioni.

Un giorno si abbandonò lo schema rassicurante e conosciuto del fondo d'oro e si squarciò una bifora dipinta su un arioso paesaggio.

Anche quella volta probabilmente l'autore restò sorpreso dell'effetto.

 

 

 

 

Butterfly

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