musico Inviato 26 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 13 Reputation: 0 Joined: 04/06/2006 Status: Offline Inviato 26 Dicembre 2007 Perchè "umiltà"? Perchè aprirsi agli altri mettendo a nudo la propria arte e il modo di concepirla, per me è segno di umiltà.
musico Inviato 26 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 13 Reputation: 0 Joined: 04/06/2006 Status: Offline Inviato 26 Dicembre 2007 Certo, ma attenzione. La musica di "oggi" quella dei compositori, in america non vive se non all'interno prima di tutto delle università... Hai perfettamente ragione, ma è già molto
Vladimir Inviato 26 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 26 Dicembre 2007 Io reputo alcuni compositori americani i migliori sulla piazza: Paul Glass, John Corigliano, John Williams...
Alfredo Franco Inviato 27 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 27 Dicembre 2007 Uno dei miei sommi diletti consiste nel guardare le vendite, sulle reti locali, di arte contemporanea. Sono trasmissioni molto più interessanti degli show che passano sulle tv nazionali e i piazzisti risultano più affabili dei famosi presentatori. Mentre le guardo mi domando su quali pareti andranno ad appendersi oli, disegni, acquarelli, macchie d'inchiostro...chi siano gli acquirenti e quale la loro competenza...
Emanuela l. Rosenthal Inviato 27 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 12 Content Count: 270 Reputation: 0 Joined: 20/11/2005 Status: Offline Inviato 27 Dicembre 2007 ...E' proprio la musica contemporanea che non lascia molto spazio all'interpretazione e necessita come mai prima delle dritte di colui che l'ha creata il quale non si limita più a scrivere "cosine nere e bianche" su un foglio di carta, ma si diverte anche a contornarle di ulteriori "ornamenti": vedi le partiture di Crumb per esempio. La musica contemporanea, ovvero la musica d'oggi, non è diversa in nulla dalla musica che si è sempre scritta. Cambiano solo i segni di scrittura che a volte risultano di difficile lettura (in alcuni casi impossibile), ma alla base v'è sempre un pensiero dell'autore che deve essere tradotto in suoni da un interprete. L'autore non può prescindere da questi, in nessun caso, e deve affidarsi totalmente al suo lavoro. Come alternativa ci sarebbero le registrazioni di files midi, talora anche molto sofisticati, o non so quale altra diavoleria. L'interprete che viene bersagliato da mille informazioni scritte si sente un pochino sminuito nel proprio ruolo e perde di immaginazione o (come dice Carmelo Bene) di "entusiasmo". Perdere l'entusiasmo, quando studi un'opera è triste, perchè l'esecuzione diventa vuota ed inutile. Beato te se riesci a suonare la musica contemporanea interpretandola senza un minimo di confronto con chi l'ha scritta. Non mi sento affatto beato quando lavoro su brani contemporanei, anzi, e non credo di aver trascurato mai le indicazioni del compositore. Il mio approccio a tale repertorio è sempre stato di massima attenzione ad ogni dettaglio. Il risultato, poi, è sempre un mix di cose che tiene conto delle debolezze di un brano, delle imprecisioni di un interprete e delle manchevolezze dell'ascoltatore.
Angelo Gilardino Inviato 27 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Dicembre 2007 ...L'interprete che viene bersagliato da mille informazioni scritte si sente un pochino sminuito nel proprio ruolo e perde di immaginazione o (come dice Carmelo Bene) di "entusiasmo". Perdere l'entusiasmo, quando studi un'opera è triste, perchè l'esecuzione diventa vuota ed inutile. Che un interprete possa perdere entusiasmo, e ammainare la bandiera, o trascinarsi a fini di pura sopravvivenza in una penosa routine, è cosa che ho visto con i miei occhi. Tre le ragioni che possono causare la caduta d'ispirazione di un virtuoso, quella di una pressione negativa esercitata su di lui dai file midi è da escludere: fosse è solo per questo il pericolo, gli interpreti potrebbero dormire sonni tranquilli. I file midi inviati loro dai compositori - anch'io lo faccio spesso - servono solo come sussidio per rendere chiari alcuni parametri della musica (soprattutto quello ritmico) e per fornire agli esecutori un'indicazione di massima di quello che il compositore aveva in mente. Nessun autore rinuncerebbe mai ai valori dell'esecuzione reale in cambio della precisione dei file midi. E' impossibile. Anzi, io credo che l'uso dell'interfaccia midi abbia esaltato la funzione dell'interprete "umano", dimostrandone una volta di più, se mai fosse necessario, l'insostituibilità. dralig
Alfredo Franco Inviato 27 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 27 Dicembre 2007 Anzi, io credo che l'uso dell'interfaccia midi abbia esaltato la funzione dell'interprete "umano", dimostrandone una volta di più, se mai fosse necessario, l'insostituibilità. dralig Come non concordare.
musico Inviato 27 Dicembre 2007 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 13 Reputation: 0 Joined: 04/06/2006 Status: Offline Inviato 27 Dicembre 2007 ..............I file midi inviati loro dai compositori - anch'io lo faccio spesso - servono solo come sussidio................ E' impossibile. Anzi, io credo che l'uso dell'interfaccia midi abbia esaltato la funzione dell'interprete "umano", dimostrandone una volta di più, se mai fosse necessario, l'insostituibilità. dralig Quoto in pieno
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