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Il cerchio si chiude


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Cari amici e colleghi,

 

volevo condividere con voi tutti il mio entusiasmo.

Ieri alle ore 21.00 ho terminato l'ultima sessione di registrazione del CD "Trascendentia Vol.5", il quinto ed ultimo volume di un cofanetto che racchiude per la prima volta la registrazione integrale degli Studi di Virtuosità e di Trascendenza del compositore contemporaneo vercellese Angelo Gilardino.

 

I sessanta studi sono, infine, stati tutti registrati rispettando accordi, scadenze e termini determinati due anni e mezzo fa.

 

I primi 4 volumi di Trascendentia (questo il nome dell'intero progetto) sono stati registrati nella Chiesa della Solitudine a Nuoro. A causa di un restauro iniziato nel Marzo del 2007 e non ancora terminato, la chiesetta che ospita le spoglie di Grazia Deledda (la Chiesa della Solitudine, per l'appunto) non era disponibile a Settembre e non lo era a Ottobre cosicchè, preoccupato per la scadenza della pubblicazione ho deciso di andare in giro per la cittadina barbaricina a caccia di una chiesa con medesime caratteristiche strutturali.

 

L'unica che in qualche modo somigliava alla Chiesa della Solitudine era la chiesa di San Carlo, in pieno centro storico e silenziosissima.

Niente soffitto in travi di legno, purtroppo, ma già dalla prima sessione di registrazione abbiamo scoperto un suono ancora più avvolgente e più adatto al repertorio di questo Quinto Volume (studi nn.49 - 60), con sonorità rarefatte e atmosfere senza fisicità.

Una gradita, graditissima sorpresa!

Quattro sessioni di registrazione e tutto finito (ovviamente alle spalle oltre 14 mesi di lavoro sulla 'Serie').

Ho pubblicato un piccolo album fotografico sul mio LiveSpace

 

Ho riascoltato il master del CD più volte e domattina lo spedirò all'editore (Filippo Michelangeli, Seicorde) che lo distribuirà agli abbonati della rivista nel mese di Dicembre.

 

Un cerchio che si chiude e un progetto che prende forma.

Un viaggio di inestimabile valore (il tutto, verrà racchiuso sul sito web http://www.trascendentia.com attualmente in fase di definizione) umano, artistico e culturale in senso lato.

 

Un sentito grazie ai tecnici che con pazienza hanno sopportato le mie esigenze; a mio padre per le osservazioni e impressioni di ascolto; a Filippo Michelangeli per aver creduto nel progetto e agli sponsor che hanno contribuito in modo determinante alla pubblicazione di ben cinque CD in soli due anni e mezzo.

 

Un ringraziamento particolare va ad Angelo Gilardino per aver supervisionato con pazienza tutti i Master, per il supporto amichevole continuo e, soprattutto, per avere arricchito in modo esemplare con queste sessanta composizioni il repertorio della chitarra.

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Che dire, i complimenti possono suonare superflui.

 

Semplicemente, io credo che con questo progetto realizzato, tu abbia arricchito di un tassello fondamentale ed indelebile la storia della chitarra classica.

 

Quindi te li faccio, complimenti.

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Nel pianoforte, ci sono gli integrali delle Sonate di Beethoven, del Clavicembalo ben temperato, dell'Opus Clavicembalisticum di Sorabji (immenso, enorme, difficilissimo, ma terribilmente noioso).

 

E' bello vedere che anche la chitarra e i chitarristi possano reggere un'impresa tale, che non ha nulla da invidiare agli integrali più spaventosi dei colleghi pianisti.

 

Bravo, sono felice per te.

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Nel pianoforte, ci sono gli integrali delle Sonate di Beethoven, del Clavicembalo ben temperato, dell'Opus Clavicembalisticum di Sorabji (immenso, enorme, difficilissimo, ma terribilmente noioso).

 

E' bello vedere che anche la chitarra e i chitarristi possano reggere un'impresa tale, che non ha nulla da invidiare agli integrali più spaventosi dei colleghi pianisti.

 

Bravo, sono felice per te.

 

Come vedi, caro Vladimir, senza alcuna frenesia, e fidando nella sola forza del mio lavoro, assisto al formarsi di una coscienza critica intorno alla mia musica, con la serena consapevolezza che l'intelligenza, la capacità di lettura e di discernimento degli interpreti più dotati e meglio preparati facciano, per le mie composizioni, quello che deve essere fatto, né più né meno.

 

Non mi lusingo, al di là del naturale compiacimento che ogni essere umano prova nel vedere elogiato il proprio lavoro, per le lodi, né mi scompongo per le critiche, sia quelle provenienti dal versante neo-adorniano (mai del tutto sopito, nonostante la sconfitta storica dei suoi padri e la sopravvivenza asfittica dei suoi sopravvissuti ed eredi), che mi imputa la scelta di un linguaggio musicale troppo legato alla tradizione, che quelle manifestate - il più delle volte in forme estemporanee, con linguaggio da portineria o da stadio - dal chitarrume, che mi accusa di scrivere musica troppo difficile, incomprensibile, etc.

 

Mentre gli Studi, terminati 19 anni fa, stanno ottenendo accoglienza nel repertorio di decine di interpreti, incominciano a farsi strada anche le Sonate e le Variazioni, e fanno capolino, nei programi, anche le composizioni da camera e i concerti. Tutto questo con il solo appoggio di un editore che da sempre crede nel mio lavoro - e lo dimostra non a parole, ma investendovi il proprio denaro - e senza alcuna iscrizione, né cartacea né di fatto, ad alcun partito, lobby, club, movimento di opinione, gruppo di interessi, etc.

 

Questo ti dico, perché sei giovanissimo e perché hai talento: se vuoi che il tuo talento si consolidi e si manifesti in un'opera, pensa solo a quella, e non darti pensiero di null'altro. Ieri l'altro, mettendo in piazza l'iniziativa di uno sciagurato che ti mandava messaggi deliranti - e involontariamente comici - per screditare ai tuoi occhi non solo il mio lavoro, ma anche la mia persona, hai fatto, con le sole tue forze, giustizia di una mascalzonata e del suo autore, e hai confermato una verità più forte di tutti gli intrighi e le macchinazioni ordite dalle mezze tacche livorose: alla fine, la verità viene a galla, e le barche fradicie affondano.

 

dralig

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Complimenti vivissimi Cristiano ed al M° Gilardino.

Aspetto, quindi, il cd con il numero di Seicorde di dicembre...

 

Maurizio.

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Complimenti Cristiano per tutto quello che riesci a portare a termine.

Il tuo amico informatico.

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Nel pianoforte, ci sono gli integrali delle Sonate di Beethoven, del Clavicembalo ben temperato, dell'Opus Clavicembalisticum di Sorabji (immenso, enorme, difficilissimo, ma terribilmente noioso).

 

E' bello vedere che anche la chitarra e i chitarristi possano reggere un'impresa tale, che non ha nulla da invidiare agli integrali più spaventosi dei colleghi pianisti.

 

Bravo, sono felice per te.

 

Come vedi, caro Vladimir, senza alcuna frenesia, e fidando nella sola forza del mio lavoro, assisto al formarsi di una coscienza critica intorno alla mia musica, con la serena consapevolezza che l'intelligenza, la capacità di lettura e di discernimento degli interpreti più dotati e meglio preparati facciano, per le mie composizioni, quello che deve essere fatto, né più né meno.

 

Non mi lusingo, al di là del naturale compiacimento che ogni essere umano prova nel vedere elogiato il proprio lavoro, per le lodi, né mi scompongo per le critiche, sia quelle provenienti dal versante neo-adorniano (mai del tutto sopito, nonostante la sconfitta storica dei suoi padri e la sopravvivenza asfittica dei suoi sopravvissuti ed eredi), che mi imputa la scelta di un linguaggio musicale troppo legato alla tradizione, che quelle manifestate - il più delle volte in forme estemporanee, con linguaggio da portineria o da stadio - dal chitarrume, che mi accusa di scrivere musica troppo difficile, incomprensibile, etc.

 

Mentre gli Studi, terminati 19 anni fa, stanno ottenendo accoglienza nel repertorio di decine di interpreti, incominciano a farsi strada anche le Sonate e le Variazioni, e fanno capolino, nei programi, anche le composizioni da camera e i concerti. Tutto questo con il solo appoggio di un editore che da sempre crede nel mio lavoro - e lo dimostra non a parole, ma investendovi il proprio denaro - e senza alcuna iscrizione, né cartacea né di fatto, ad alcun partito, lobby, club, movimento di opinione, gruppo di interessi, etc.

 

Questo ti dico, perché sei giovanissimo e perché hai talento: se vuoi che il tuo talento si consolidi e si manifesti in un'opera, pensa solo a quella, e non darti pensiero di null'altro. Ieri l'altro, mettendo in piazza l'iniziativa di uno sciagurato che ti mandava messaggi deliranti - e involontariamente comici - per screditare ai tuoi occhi non solo il mio lavoro, ma anche la mia persona, hai fatto, con le sole tue forze, giustizia di una mascalzonata e del suo autore, e hai confermato una verità più forte di tutti gli intrighi e le macchinazioni ordite dalle mezze tacche livorose: alla fine, la verità viene a galla, e le barche fradicie affondano.

 

dralig

 

Per fare tutto quello che lei dice occorre grande personalità. Porqueddu ha portato a termine un progetto che a mio umile parere non essendo musicista rimarrà uno dei cardini di riferimento del repertorio e lo ha fatto senza perdere un sol colpo oltre che per sua personale soddisfazione.

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Complimenti vivissimi Cristiano ed al M° Gilardino.

Aspetto, quindi, il cd con il numero di Seicorde di dicembre...

 

Maurizio.

 

Per chi non fosse abbonato vi saranno importanti novità e sviluppi sui 5 CD "Trascendentia" sul sito www.trascendentia.com

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Complimenti Cristiano per tutto quello che riesci a portare a termine.

 

E' molto semplice Giulio: se lo vuoi fare, lo fai.

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ma quella roba in ferro a fianco non ti mette angoscia???

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