Cristiano Porqueddu Inviato 24 Gennaio 2008 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 24 Gennaio 2008 Mentre noi occidentali diamo la caccia a malattie immaginarie e ci preoccupiamo di un pollo o di uno struzzo morto per ragioni sconosciute, ecco cosa accade veramente nel mondo: Rapporto Unicef: migliaia i bambini morti di sete, malaria e Aids Guerre, fame, malattie infettive (soprattutto Aids), cattive condizioni igieniche: per questi motivi migliaia di bambini continuano a morire in Africa e Asia. In 26 mila hanno perso la vita, avevano meno di 5 anni, erano nati in Africa e in Asia. Questo dramma quotidiano è segnalato dall'Unicef, che ha presentato il rapporto sulla condizione dell'infanzia nel mondo, dedicato al diritto alla salute ("Nascere e crescere sani"). Per la prima volta nel 2006 - ribadisce l'Agenzia dell'Onu per l'Infanzia - le morti dei bambini sono scese sotto i 10 milioni (erano 20 milioni nel 1960). Tuttavia, sono ancora tanti i decessi dei più piccoli, 9,7 milioni. Nel 2006, il tasso globale di mortalità infantile sotto i cinque anni era di 72 morti ogni mille nati vivi, il 23% in meno rispetto al 1990. Per che cosa si muore? Per guerre, disastri naturali, Aids, miseria e scarse strutture medico sanitarie. Alcuni paesi in via di sviluppo come Cuba (7 morti ogni mille nati vivi), Sri Lanka (13) e Siria (14) hanno ottenuto i massimi risultati nella riduzione della mortalità infantile. Al contrario, Sierra Leone (270), Angola (260) ed Afghanistan (257) continuano ad avere i tassi più alti al mondo. All'ultimo ed ambito posto della classifica per tasso di mortalità infantile ci sono la Svezia e Singapore (189/o posto). Anche l'Italia si colloca in fondo, è al 175/o posto. La mortalità infantile risente delle condizioni di vita delle madri ed anche in questo caso le informazioni non sono incoraggianti. Mezzo milione di donne muore ogni anno per motivi legati al parto o alla gravidanza. Nei paesi in via di sviluppo un quarto delle donne incinte non riceve nemmeno una visita medica prima del parto. I MOTIVI. Le principali cause di morte sono le complicazioni neonatali (36%), la polmonite (19%), la diarrea (17%), la malaria (8%), il morbillo (4%), l'Aids (3%). Di diarrea, ad esempio, muoiono circa 2 milioni di bambini l'anno. Rilevante anche la malnutrizione che è il principale fattore della metà delle morti di bambini. Ancora: 2,3 milioni di bambini sotto i 15 anni vivono con l'Hiv. Nel 2006, ci sono stati 530 mila nuovi contagi, per lo più trasmesso da madre a figlio. Entro il 2010, soltanto nell'Africa sub-sahariana saranno 15,7 milioni i bambini rimasti orfani a causa dell'Aids. LA SETE. La mancanza di acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati sono all'origine dell'88% dei decessi dovuti a malattie diarroiche, ossia a oltre 1,5 milione di morti l'anno. Se si migliorasse l'accesso ai servizi, si ridurrebbe di un terzo la morbilità associata alla diarrea. Il dossier segnala anche le ricadute che i conflitti producono nella qualità della vita delle persone, bambini compresi. Attualmente oltre 40 paesi, il 90% dei quali a basso reddito, sono coinvolti in conflitti. L'Unicef sollecita alleanze comunitarie per combattere le morti dei bambini e ribadisce l'obiettivo prefissato entro il 2015 che prevede la riduzione di due terzi della mortalità infantile ricorrendo a politiche mirate, in particolare, contro le infezioni e per l'assistenza al parto. Altro che l'influenza dei polli e dei gabbiani e dei tacchini.
Domenico Fadda Inviato 8 Febbraio 2008 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 60 Reputation: 0 Joined: 05/02/2008 Status: Offline Inviato 8 Febbraio 2008 Salve, Ecco i dati dell' ISU Islanda 0,968 Norvegia 0,968 Australia 0,962 Canada 0,961 Irlanda 0,959 Svezia 0,956 Svizzera 0,955 Giappone 0,953 Paesi Bassi 0,953 Francia 0,952 Finlandia 0,952 Stati Uniti d'America 0,951 Spagna 0,949 Danimarca 0,949 Austria 0,948 Regno Unito 0,946 Belgio 0,946 Lussemburgo 0,944 Nuova Zelanda 0,943 Italia 0,941 Ultimi 10 Paesi Rep. Dem. del Congo 0,411 Etiopia 0,406 Ciad 0,388 Repubblica Centrafricana 0,384 Mozambico 0,384 Mali 0,380 Niger 0,374 Guinea-Bissau 0,374 Burkina Faso 0,370 Sierra Leone 0,336 I 3 migliori/peggiori Paesi di ogni continente Africa 050. Seychelles 0,843 056. Libia 0,818 065. Mauritius 0,804 ... 175. Guinea-Bissau 0,374 176. Burkina Faso 0,370 177. Sierra Leone 0,336 Asia 008. Giappone 0,953 021. Hong Kong (Cina) 0,937 023. Israele 0,932 ... 142. Nepal 0,534 150. Timor Est 0,514 153. Yemen 0,508 Europa 001. Islanda 0,968 002. Norvegia 0,968 005. Irlanda 0,959 ... 069. Macedonia 0,801 076. Ucraina 0,788 111. Moldavia 0,708 Nord America 004. Canada 0,961 012. Stati Uniti d'America 0,951 031. Barbados 0,892 ... 115. Honduras 0,700 118. Guatemala 0,689 146. Haiti 0,529 Sud America 038. Argentina 0,869 040. Cile 0,867 046. Uruguay 0,852 ... 095. Paraguay 0,755 097. Guyana 0,750 117. Bolivia 0,695 Oceania 003. Australia 0,962 019. Nuova Zelanda 0,943 055. Tonga 0,819 ... 120. Vanuatu 0,674 129. Isole Salomone 0,602 145. Papua Nuova Guinea 0,530 A mio parere sono le conseguenze delle colonizzazioni. Oggi i paesi che sono stati colonizzati subiscono un dominio economico incredibile e non riesscono a risollevarsi per i debiti con l'occidente. Altro che polli malati...
FrancescoMudda Inviato 8 Febbraio 2008 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 61 Reputation: 0 Joined: 13/11/2007 Status: Offline Inviato 8 Febbraio 2008 Mentre noi occidentali diamo la caccia a malattie immaginarie e ci preoccupiamo di un pollo o di uno struzzo morto per ragioni sconosciute, ecco cosa accade veramente nel mondo: Rapporto Unicef: migliaia i bambini morti di sete, malaria e Aids Guerre, fame, malattie infettive (soprattutto Aids), cattive condizioni igieniche: per questi motivi migliaia di bambini continuano a morire in Africa e Asia. In 26 mila hanno perso la vita, avevano meno di 5 anni, erano nati in Africa e in Asia. Questo dramma quotidiano è segnalato dall'Unicef, che ha presentato il rapporto sulla condizione dell'infanzia nel mondo, dedicato al diritto alla salute ("Nascere e crescere sani"). Per la prima volta nel 2006 - ribadisce l'Agenzia dell'Onu per l'Infanzia - le morti dei bambini sono scese sotto i 10 milioni (erano 20 milioni nel 1960). Tuttavia, sono ancora tanti i decessi dei più piccoli, 9,7 milioni. Nel 2006, il tasso globale di mortalità infantile sotto i cinque anni era di 72 morti ogni mille nati vivi, il 23% in meno rispetto al 1990. Per che cosa si muore? Per guerre, disastri naturali, Aids, miseria e scarse strutture medico sanitarie. Alcuni paesi in via di sviluppo come Cuba (7 morti ogni mille nati vivi), Sri Lanka (13) e Siria (14) hanno ottenuto i massimi risultati nella riduzione della mortalità infantile. Al contrario, Sierra Leone (270), Angola (260) ed Afghanistan (257) continuano ad avere i tassi più alti al mondo. All'ultimo ed ambito posto della classifica per tasso di mortalità infantile ci sono la Svezia e Singapore (189/o posto). Anche l'Italia si colloca in fondo, è al 175/o posto. La mortalità infantile risente delle condizioni di vita delle madri ed anche in questo caso le informazioni non sono incoraggianti. Mezzo milione di donne muore ogni anno per motivi legati al parto o alla gravidanza. Nei paesi in via di sviluppo un quarto delle donne incinte non riceve nemmeno una visita medica prima del parto. I MOTIVI. Le principali cause di morte sono le complicazioni neonatali (36%), la polmonite (19%), la diarrea (17%), la malaria (8%), il morbillo (4%), l'Aids (3%). Di diarrea, ad esempio, muoiono circa 2 milioni di bambini l'anno. Rilevante anche la malnutrizione che è il principale fattore della metà delle morti di bambini. Ancora: 2,3 milioni di bambini sotto i 15 anni vivono con l'Hiv. Nel 2006, ci sono stati 530 mila nuovi contagi, per lo più trasmesso da madre a figlio. Entro il 2010, soltanto nell'Africa sub-sahariana saranno 15,7 milioni i bambini rimasti orfani a causa dell'Aids. LA SETE. La mancanza di acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati sono all'origine dell'88% dei decessi dovuti a malattie diarroiche, ossia a oltre 1,5 milione di morti l'anno. Se si migliorasse l'accesso ai servizi, si ridurrebbe di un terzo la morbilità associata alla diarrea. Il dossier segnala anche le ricadute che i conflitti producono nella qualità della vita delle persone, bambini compresi. Attualmente oltre 40 paesi, il 90% dei quali a basso reddito, sono coinvolti in conflitti. L'Unicef sollecita alleanze comunitarie per combattere le morti dei bambini e ribadisce l'obiettivo prefissato entro il 2015 che prevede la riduzione di due terzi della mortalità infantile ricorrendo a politiche mirate, in particolare, contro le infezioni e per l'assistenza al parto. Altro che l'influenza dei polli e dei gabbiani e dei tacchini. La pensavo anch'io cosi'...poi la storia della ''mucca pazza''(ormai anni fa') mi ha fatto cambiare idea.
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