Piero Bonaguri Inviato 5 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 35 Content Count: 476 Reputation: 8 Joined: 21/11/2005 Status: Offline Inviato 5 Maggio 2008 Mi scuso per rispondere alle domande di Cristiano Porqueddu solo ora, ero fuori e straimpegnato. Ho ricontrollato il programma e adesso ho visto chiaramente indicato il nome di Giuliani come autore degli studi Op. 50, 51 e 139 (primo anno). Invece continuo a non vedere indicato (II anno) l'autore del 24 preludi. Per quanto riguarda la parte culturale di approfondimento sugli autori, il mio pensiero è quello di accompagnare il programma monografico con una parte generale sulla storia della chitarra, per non fare come quegli esami universitari (es. letteratura italiana) nei quali la trattazione generale viene sostituita dall'affronto di un singolo autore. Lo spunto iniziale però può anche essere il fatto approfondire un autore che interessa particolarmente. Riguardo alla difficoltà, certamente il problema più delicato è all'inizio, dove c'è anche da tenere presente il rischio di farsi male fisicamente o di forzare troppo le mani - può succedere che quando uno si accorge di avere esagerato è ormai troppo tardi; mentre poi, più avanti, dipende anche dalle capacità dell'allievo.
Cristiano Porqueddu Inviato 5 Maggio 2008 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 5 Maggio 2008 Mi scuso per rispondere alle domande di Cristiano Porqueddu solo ora, ero fuori e straimpegnato. Ho ricontrollato il programma e adesso ho visto chiaramente indicato il nome di Giuliani come autore degli studi Op. 50, 51 e 139 (primo anno). Invece continuo a non vedere indicato (II anno) l'autore del 24 preludi. Corretto. Riguardo alla difficoltà, certamente il problema più delicato è all'inizio, dove c'è anche da tenere presente il rischio di farsi male fisicamente o di forzare troppo le mani - può succedere che quando uno si accorge di avere esagerato è ormai troppo tardi; mentre poi, più avanti, dipende anche dalle capacità dell'allievo. Arrivo ad essere pedante nel suggerire lo studio metodico di tecnica giornaliera di base, talmente ho timore di un problema del genere. I primi due anni sono basati quasi interamente sulla costruzione del metodo di studio.
Gianmattia Loretti Inviato 8 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 17 Content Count: 66 Reputation: 0 Joined: 22/05/2007 Status: Offline Device: Windows Inviato 8 Maggio 2008 Vorrei dire la mia sul programma...non sono un maestro ma è a mio modesto parere molto positivo avere lo spirito di innovazione e non sono per nulla contento del comportamento del M° DIodovich. Ci vuole qualcuno che ha il coraggio di cambiare e a me questo programma piace anche se come hanno detto altri è difficile.
Simosva Inviato 9 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 17 Content Count: 91 Reputation: 2 Joined: 02/06/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 9 Maggio 2008 Sarebbe interessante sapere a che esercizi in particolare ti rifersici quando parli di Tecnica di Base prevista per i primi due anni e a quale fine sono tesi. Inoltre visto che bisogna farla per due anni come andrebbero divisi? Grazie. Simosva.
Cristiano Porqueddu Inviato 24 Maggio 2008 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 24 Maggio 2008 Sarebbe interessante sapere a che esercizi in particolare ti rifersici quando parli di Tecnica di Base prevista per i primi due anni e a quale fine sono tesi. Inoltre visto che bisogna farla per due anni come andrebbero divisi? Grazie. Simosva. Sono esercizi di tecnica fondamentale orientati principalmente al movimento e alla qualità di suono. La divisione è stabilita sulla base delle capacità dell'allievo e in genere dopo due anni questo è in grado di accedere ad una tecnica più evoluta fatta sì, anche di scale e arpeggi in formule fondamentali, ma anche esercizi più completi derivanti sia dalla tecnica di base - esercizi costruiti ad-hoc - sia da metodi esistenti - nella fattispecie i volumi di tecnica di Biscaldi che reputo un lavoro di ricerca eccellente.
Cabulous Inviato 10 Giugno 2009 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 93 Reputation: 0 Joined: 08/03/2009 Status: Offline Inviato 10 Giugno 2009 Non pensi che un programma del genere possa SPAVENTARE chi si avvicina alla chitarra? Credo dipenda dalla motivazione di un alunno. Vuoi strimpellare quattro accordi, convinto che in 2-3 anni di studio quando capita, diventi un 'musicista'? Certo, un percorso del genere ti fa solo scappare a gambe levate... Ma se vuoi imparare davvero a Suonare (con la S maiuscola), capire lo strumento e la musica che vai ad interpretare (molto interessante la parte riservata alla letteratura), diventare un musicista completo per magari diventarlo anche di professione.... Beh, allora sai che se lavori bene, in 8 anni arriverai ad avere un repertorio di 55' da concerto. E scusa se è poco... Io appena ho letto questo programma, ho rimpianto di non essere nato da queste parti. Complimenti Cristiano. A presto, Simone
Vladimir Inviato 10 Giugno 2009 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 10 Giugno 2009 Perchè? Pensi che un ragazzo di 14 anni che legge il programma che deve affrontare in 3a liceo si 'spaventi'? Devi però considerare che, prima di tradurre Tacito e Seneca, il ragazzo ha affrontato almeno dieci anni di scuola, dove ha imparato e assimilato certi meccanismi. Pertanto, ho ancora dei dubbi sul programma che, nonostante sia interessante, è forse troppo pesante per un allievo normale.
Cristiano Porqueddu Inviato 10 Giugno 2009 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 10 Giugno 2009 Perchè? Pensi che un ragazzo di 14 anni che legge il programma che deve affrontare in 3a liceo si 'spaventi'? Devi però considerare che, prima di tradurre Tacito e Seneca, il ragazzo ha affrontato almeno dieci anni di scuola, dove ha imparato e assimilato certi meccanismi. Gli stessi meccanismi necessari all'apprendimento di qualsiasi materia, visto che escono dalle scuole medie tutti allo stesso livello. Per inciso, ho più facilità a seguire questo programma con chi parte da zero.
Domenico Fadda Inviato 10 Giugno 2009 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 60 Reputation: 0 Joined: 05/02/2008 Status: Offline Inviato 10 Giugno 2009 Devi però considerare che, prima di tradurre Tacito e Seneca, il ragazzo ha affrontato almeno dieci anni di scuola, dove ha imparato e assimilato certi meccanismi. Pertanto, ho ancora dei dubbi sul programma che, nonostante sia interessante, è forse troppo pesante per un allievo normale. Salve Vladimir. Sono allievo di Cristiano Porqueddu da 2 anni, e sono davvero entusiasta di questo programma. Certo, non è una passeggiata, ma deve tenere conto del fatto che il maestro Porqueddu ci fa fare molti esercizi di tecnica giornaliera, e che questi risolvono la maggior parte dei problemi tecnici che si incontrano nei brani. Per esempio, la tecnica del tremolo viene affrontata fin dal primo anno, cosa che (ne sono certo) molti altri insegnanti non fanno.
TavolaAbete Inviato 10 Giugno 2009 Group: Membri Topic Count: 16 Content Count: 120 Reputation: 0 Joined: 31/08/2008 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 10 Giugno 2009 il maestro Porqueddu ci fa fare molti esercizi di tecnica giornaliera in cosa consistono questi esercizi?
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