Giorgio Signorile Inviato 26 Maggio 2008 Group: Membri Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 10/02/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 26 Maggio 2008 Di realtà chitarristiche in Italia ne conosco molte, dal nord al sud, ed in molte ho partecipato con seminari, concerti ecc, ma ci sono luoghi nei quali mi sono trovato davvero a mio agio, con una comunione di ideali, con una serenità e una spontaneità particolari che mi fanno essere ottimista sulla realtà e sul futuro del nostro strumento. Una di queste realtà, nella quale ho avuto la fortuna di lavorare per una bella giornata, è quella di Brescia, l'Accademia della chitarra. Credo che il segreto per far funzionare bene un'associazione come questa sia il coinvolgimento nella vita della stessa delle famiglie, degli alunni più grandi che diventano esempi per i più piccoli, l'esistenza di figure forti e autorevoli insieme a persone pratiche e coinvolgenti....e mi sembra che tutte queste cose siano presenti a Brescia, con l'aggiunta di una location meravigliosa per lezioni, concerti e conferenze. Quando mi parlano di chitarra classica in crisi, di alunni che abbandonano, di problematiche simili insomma....non posso non pensare ad insegnanti trascurati, poco seri, che non trasmettono perchè probabilmente non hanno nulla da trasmettere se non parole non suffragate dalla vita stessa. Quando vedo ragazzi sorridere mentre suonano e chiedere "...ma qui posso fare forte perchè mi piace di più...." allora sorrido anch'io, perchè lì c'è la purezza del messaggio. lì è passato qualcosa, lì si è lavorato col cuore e con la tecnica. L'insegnamento è una cosa seria, ci sono dei ragazzini in evoluzione seduti lì vicino a noi, il loro futuro - almeno quello chitarristico - dipende da noi: e allora l'impostazione corretta, l'approccio serio, una metodologia mai improvvisata...e quella dose di simpatia e spontaneità di cui gli allievi hanno bisogno: sovente, a quell'età, ci si "innamora" più dell'insegnante che della materia, lo sapete bene, per cui attenzione sempre ad essere autorevoli in ciò che proponete, i ragazzi hanno bisogno di certezze e di sapere che chi si relaziona con loro da insegnante sa dove vuole portarli e conosce la strada...scusate mi faccio prendere la mano quando parlo di queste cose, poi rompo lo so.... E allora bravissimi i giovani chitarristi bresciani, e unico lo staff dell'Accademia della chitarra, a partire da Giulio Tampalini, che è una roba come pochi altri al mondo ve l'assicuro, al troppo simpatico Antonio D'Alessandro, anche lui bravo chitarrista ed insegnante, e Isaia Mori, studente cucador....ciao!
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