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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

M. Castelnuovo-Tedesco: Capriccio Diabolico op. 85 (1935)


Antonio
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Kazuhito Yamashita - Mario Castelnuovo-Tedesco - Capriccio Diabolico Op. 85 (1935)

 

 

http://it.youtube.com/watch?v=xfgnmfEiU64

 

Ovviamente trattasi della revisione di A. Segovia.

Io ho l'edizione Ricordi (non so se tale revisione sia stata edita anche da altre case editrici), volevo chiedere una gentilezza a chi possedesse questa stessa edizione. Vi è possibile controllare un attimino alla quarta battuta di pag. 10, dove si riespone l'incipit iniziale del Capriccio in tempo di 3/4, però in altra tonalità, se i due "mi" che compongono l'ultima coppia della serie di semicrome alla voce superiore sono bemolli (come vuole l'armatura di chiave e come vuole d'altronde la tonalità in quel punto: Sol minore) oppure "naturali" ? Sulla mia copia, risultano bemolli, non c'è alterazione.

Lo chiedo, perchè nel video Yamashita li suona "naturali".

 

Svista "diabolica" [smilie=emoticon_33.gif] del chitarrista (commette lo stesso "eventuale" errore anche alla settima battuta della pagina), è una volontà dell'interprete (sempre perchè ribadisce il medesimo passaggio in entrambi i casi) oppure è effettivamente errata la mia copia ?

O magari peggio ancora, i miei timpani sono andati in vacanza prima del loro padrone ?[smilie=emoticon_157.gif]

 

 

Vi ringrazio.

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Scusate, mi permetto di dire che l'esecutore sembra schizofrenico.

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Scusate, mi permetto di dire che l'esecutore sembra schizofrenico.

 

Non è scusabile. Può non piacerLe, può criticare la Sua esecuzione - se ne ha i motivi e gli argomenti - ma non può ingiuriarlo sul piano personale, attribuendogli una patologia mentale. Si scusi immediatamente per questa scorrettezza ed eviti in futuro di esprimere apprezzamenti che riguardano la sfera privata delle persone: è inammissibile.

 

dralig

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interprete decisamente controverso nella storia della chitarra

ha un impeto invidiabile e la foga di un Rubinstein

 

Mi sembra un paragone davvero azzardato, Fabio.

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interprete decisamente controverso nella storia della chitarra

ha un impeto invidiabile e la foga di un Rubinstein

c'è molto del Giappone nelle sue scelte interpretative (dalle trascrizioni agli eccessi retorici)

indipendentemente dalla filologia (difficile valutarne l'impatto nell'oriente estremo)

a me piace

di sicuro lo preferisco a certe macchinette e certi tangueros

 

p.s.

e quando l'ho visto manovrare nell'aria la chitarra mi sono detto: "si si, ho capito come ti senti e sono d'accordo, lo sento anch'io"

 

La gestualità di un interprete è da commisurare agli esiti sonori che riesce a ottenere. Cambiare espressione facciale quando il suono rimane invariato non serve a nulla; compiere gesti più ampi con le braccia quando la dinamica del suono risulta piatta è ridicolo. Non è questo il caso del chitarrista in questione: la sua gamma timbrica è notevole e l'ampiezza della sua dinamica altrettanto, quindi non è un retore vuoto, ma un interprete che va dritto all'espressione con tutta la sua persona. Che lo stesso risultato sonoro si possa ottenere rimanendo impassibili è un fatto indubbio, che la sua "recitazione" possa risultare caricata e finanche sgradevole è pur vero, ma non gli si può negare di essere sincero e autentico in tutto quel che fa.

 

Non sono molto d'accordo con il Suo paragone con Rubinstein. Questi, aveva una grande facilità pianistica, ma non una tecnica così sviluppata qual è - in campo chitarristico - quella del maestro giapponese. Rubinstein truccava i passi più complicati per limitare i rischi, questo chitarrista li affronta con un coraggio temerario, e non ha paura di niente. Vedrei piuttosto calzare il paragone con certi pianisti russi della stessa generazione: mi viene in mente Gravrilov, un diavolo scatenato...

 

dralig

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Non amo Yamashita come interprete, ma devo riconoscere che in questo brano sa essere lirico quando necessario. E' anche vero che nelle sue esecuzioni il tempo è una opinione, ma comunque un grande chitarrista, non c'è che dire.

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interprete decisamente controverso nella storia della chitarra

ha un impeto invidiabile e la foga di un Rubinstein

c'è molto del Giappone nelle sue scelte interpretative (dalle trascrizioni agli eccessi retorici)

indipendentemente dalla filologia (difficile valutarne l'impatto nell'oriente estremo)

a me piace

di sicuro lo preferisco a certe macchinette e certi tangueros

 

p.s.

e quando l'ho visto manovrare nell'aria la chitarra mi sono detto: "si si, ho capito come ti senti e sono d'accordo, lo sento anch'io"

 

Piace molto anche a me.

Valutarlo come un interprete dedito allo sola foga è alquanto restrittivo, perchè sa anche essere molto lirico, e anzi, una delle sue caratteristiche che più apprezzo è la capacità di passare con estrema chiarezza da universi emotivi incalzanti a repentine placide sospensioni.

Guarda il finale del primo movimento della Sonata omaggio a Boccherini, come prepara il secondo movimento in quelle ultime battute; in questo senso è esemplare delle capacità di cui dovrebbe disporre sempre un grande interprete.

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Ospite Matteo Pesle

Sì, sì, Yamashita viene sempre ricordato per le sue discutibili trascrizioni, o per un suono aspro o per un Bach discutibile....

 

Questa è la sua discografia: http://www.ne.jp/asahi/yamashita/kazuhito/disk_e.htm

 

Ha registrato oltre cinquanta CD, tra i quali l'intergrale di Sor in sedici CD (!!), Britten, Berkeley (incluso il concerto), De Fossa, Tansman, Castelnuovo Tedesco (eccezionali i suoi caprichos, da non perdere, come i quintetti di boccherini e Castelnuovo-Tedesco! - ordinabili da Tower Records Japan - buona fortuna perché è in Giapponese, ci ho perso un pomeriggio a fare un ordine).

 

Respect, grande chitarrista.

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ordinabili da Tower Records Japan - buona fortuna perché è in Giapponese, ci ho perso un pomeriggio a fare un ordine).

 

Respect, grande chitarrista.

 

ecco, questo mi interessa perchè ho cercato in giro ma non ho trovato nulla.

 

è complicata la procedura?

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Ospite Matteo Pesle

Sì, piuttosto complicata.

Bisogna andare un po' ad intuito... Non ci sono molte descrizioni, per cui l'unico modo (almeno che ho trovato io) è di osservare i numeri di catalogo dei CD sul sito della discografia di Yamashita che ho linkato sopra e far riferimento a questi per fare l'ordine. Si va un po' in fiducia (io ho sbagliato di ordinare un CD.... mi è arrivato uno su musiche spagnole invece che quello con le sonate). Anche GSP ha qualcosa. A me interessavano i Caprichos e i quintetti. Ho ordinato i Caprichos dal Giappone e i quintetti da GSP, in America (assieme a qualcos'altro per ammortizzare i costi di spedizione, peraltro ragionevoli). Mi è arrivato tutto entro un mese, senza problemi. Ecco i link:

 

http://search.tower.jp/results.php?TYPE=ALL&STR=%8E%52%89%BA%98%61%90%6D&mem=

 

http://www.gspguitar.com/ (in inglese, tutto molto più facile).

 

Ciao

 

Matteo

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