Ospite darkdragon Inviato 6 Settembre 2008 Inviato 6 Settembre 2008 Non riesco a capire bene questo passaggio: Le note MI e RE hanno il simbolino dello staccato, però spulciando il breve saggio di Gilardino sulla notazione (il libro "La Chitarra" di vari autori) leggo che in Fernando Sor il simbolo ha valenza di "étouffeé". Ho provato a suonare le note sulle barrette, tuttavia il risultato della quartina non mi convince... Potete aiutarmi a risolvere il dubbio? Grazie!
Angelo Gilardino Inviato 6 Settembre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 6 Settembre 2008 Non riesco a capire bene questo passaggio: Le note MI e RE hanno il simbolino dello staccato, però spulciando il breve saggio di Gilardino sulla notazione (il libro "La Chitarra" di vari autori) leggo che in Fernando Sor il simbolo ha valenza di "étouffeé". Ho provato a suonare le note sulle barrette, tuttavia il risultato della quartina non mi convince... Potete aiutarmi a risolvere il dubbio? Grazie! E' meglio leggere che "spulciare". Un conto è lo staccato - interruzione deliberata del suono ordinario -, un altro conto è l'etouffé, che fin dall'inizio non è un suono ordinario, ma un suono filtrato, affine al "pizzicato". Nel suo metodo, Sor spiega che preferisce filtrare le note collocando le dita della mano sinistra sulle barrette, e non vicino alle medesime. Che questa tecnica possa risultare efficace sulle chitarre moderne, è ipotesi da verificare caso per caso. Comunque l'esempio da Lei posto non ha nulla che vedere né con lo staccato né con l'etouffé. Nella notazione dell'epoca, infatti, i segni di staccato posti su una o due note dopo una sequenza di note da eseguire con le legature della mano sinistra, non prescrivono lo staccato vero e proprio, ma solo il ritorno alla normale articolazione senza legature. In sostanza, vogliono dire: "non più legati". dralig
Ospite darkdragon Inviato 6 Settembre 2008 Inviato 6 Settembre 2008 Grazie Maestro. E' stato chiarissimo come sempre, e ho imparato una cosa importantissima. P.S.: giuro che il libro l'ho letto tempo fa...il termine improprio che ho utilizzato si riferiva ad un mio "ritorno" su quelle pagine...che andrebbero forse più studiate che lette.
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