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Tu non intervenisti... come anche io non intevenni alla seconda riunione, perché questa si tenne ufficialmente al Ministero con rappresentanti "di tutta Italia" (quattro gatti) ed io fui escluso perché c'era Gangi.

 

Carlo

 

 

Non intervenni perché non fui invitato. Se avessi ricevuto un invito, e l'avessi declinato, non avrei il diritto, oggi, di scrivere quello che ho appena scritto: non si commenta una battaglia dopo averla disertata.

 

Certo, in mia presenza, non si sarebbe potuta ridurre l'opera didattica di Sor ai 20 Studi della selezione Segovia, non sarebbe stato possibile imballare l'intero secolo XIX in un'indistinta categoria, il secolo XX non sarebbe stato improntato obbligatoriamente al repertorio segoviano e i miei colleghi avrebbero dovuto rispondere alla seguente domanda: a quale criterio di serietà risponde l'obbligo di trascrivere in notazione mensurale le intavolature antiche quando: a) i candidati a tale trascrizione hanno acquisito, come preparazione, il solo contenuto del corso biennale di "cultura musicale generale" (come se il trascrivere non comportasse invece precise nozioni di composizione); B) i liutisti e gli interpreti di musica antica in genere preferiscono, con ottime ragioni, leggere dall'intavolatura e non dalle trascrizioni in notazione mensurale.

 

Ecco quindi la fioritura delle trascrizioni maccheroniche, premiate con voti altissimi agli esami di diploma, ancorché zeppe di errori di elementare grammatica musicale. Sarebbe divertente sottoporne una campionatura ad Arthur Ness...

 

dralig

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Roba incredibile! Io credevo tu fossi impegnato altrove (come credettero di me alla riunione ministeriale).

I concetti fondamentali ( l'assurdità di relegare l'opera didattica di Sor ai soli 20 studi, la questione delle intavolature etc.) ci erano comuni sin dalle prime "battaglie", che improvvisamente ci fecero smettere coloro che

gettarono benzina sul fuoco. Paghi ma non domi...

Ti scriverò una E mail per quella cosa di Porrino, o ti telefonerò.

Una riflessione, però: se alcune (poche) cose ci sono sfuggite, figuriamoci cosa ne sanno i più giovani e quelli che non lo sono più tanto.

Ti domando ( e domando a tutti ): sono interessati a queste pagine a dir poco storiche?

O ne hanno noia perché - anche in età verde - non possono apparire più di tanto?

Absit iniuria verbis...

 

Carlo


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Continuate a parlarne qua finchè è possibile, queste informazioni sono oro colato!


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Ti domando ( e domando a tutti ): sono interessati a queste pagine a dir poco storiche?

 

 

Carlo

 

Io credo di si, e credo che valga la pena di scriverle. Di coloro che non sono interessati, possiamo benissimo a nostra volta disinteressarci: de minimis non curat praetor.

 

dralig


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Senza memoria storica si ricade negli stessi errori.

Vorrei sapere, gentilemente, chi erano i componenti di questa commissione, ma posso già immaginare.

E' assurdo che Dralig non sia stato invitato.

Vale la pena continuare.

 

Grazie


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mi permetto di rispondere, da umile studente. Spesso guardando i programmi ministeriali, mi son sempre chiesto (così come i programmi scolastici o di qualunque istituzione) quale compromesso ha portato ad una si fatta creazione, e questi post "storici" sono una miniera di informazioni a dir poco inestimabile.

A tal proposito (sperando di non spostare troppo la dissertazione) mi chiedo se oggi, data l'evoluzione storica, tali programmi non siano troppo riduttivi o quantomeno obsoleti, pur letti semplicemente come spunto di un percorso artistico e non di certo come un arrivo. Con la grande quantità di musica che oggi viene scritta, il relegare la musica contemporanea ad un solo "punto" del programma ministeriale, non è riduttivo, data la grande varietà del repertorio che si è venuto a creare (varietà anche stilistica oltre che tecnica!) ?


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Credo a priori che Domenico abbia immaginato bene, anche se dovrei fare una ricerca tra le mie carte sia per gli estensori del "programma dell'albergo" che per i componenti della spedizione ministeriale.

Dralig sa che avevamo nemici (più che avversari) non soltanto per mercimonio ma anche per posizioni che se fossero state serie si sarebbero potute definire... "ideologiche". C.


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Io mi sono sempre chiesto se sia giusto che gli studenti arrivino a fine corso, per la maggioranza delle volte, senza conoscere un solo concerto per chitarra e orchesta


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Io mi sono sempre chiesto se sia giusto che gli studenti arrivino a fine corso, per la maggioranza delle volte, senza conoscere un solo concerto per chitarra e orchesta

 

...salvo poi prescrivere, come prova d'esame dei concorsi a cattedra, l'analisi e l'esecuzione di un concerto per chitarra e orchestra. In quale istituzione scolastica pubblica i candidati si saranno istruiti all'analisi musicale richiesta dal bando di concorso, non si sa, dal momento che, nella formazione degli strumentisti, l'unico accenno all'analisi musicale è quello che si fa nel biennio di armonia complementare (glissons...). Come dire: vi esamineremo su una materia che non vi abbiamo mai insegnato, e nella quale le competenze di chi vi giudicherà saranno del tutto ipotetiche. Ho letto un volume su Castelnuovo-Tedesco con un'analisi della Sonata nella quale l'autore non era nemmeno riuscito a individuare correttamente il secondo tema (volume pubblicato).

 

dralig


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Io mi sono sempre chiesto se sia giusto che gli studenti arrivino a fine corso, per la maggioranza delle volte, senza conoscere un solo concerto per chitarra e orchesta

aggiungerei anche la musica dal duo in su. :D

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