Vladimir Inviato 9 Novembre 2008 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 9 Novembre 2008 uffa iosa sono specializzando in complessi simpliciali con casalingue "No, cioè, fai le cose boh, troppo a muzzo, stai più scianti, tranzollati un attimo." Sentita ieri sera.
Vladimir Inviato 9 Novembre 2008 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 9 Novembre 2008 uffa iosa sono specializzando in complessi simpliciali con casalingue "No, cioè, fai le cose boh, troppo a muzzo, stai più scianti, tranzollati un attimo." Sentita ieri sera. a muzzo è tipo allacazzo? forte tranzollati un attimo al posto di stai tranchi (o variante ispanica stai tranchillo) oppure stai tranziplo e non stressarmi la fronda: Quel teppista del mio fratellino ha detto poco fa: "Yo brò, minkia che scazzo, c' ho la tipa che rompe!". Richiedo esame genetico.
Cristiano Porqueddu Inviato 9 Novembre 2008 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Autore Inviato 9 Novembre 2008 uffa iosa sono specializzando in complessi simpliciali con casalingue "No, cioè, fai le cose boh, troppo a muzzo, stai più scianti, tranzollati un attimo." Sentita ieri sera. a muzzo è tipo allacazzo? forte tranzollati un attimo al posto di stai tranchi (o variante ispanica stai tranchillo) oppure stai tranziplo e non stressarmi la fronda: Quel teppista del mio fratellino ha detto poco fa: "Yo brò, minkia che scazzo, c' ho la tipa che rompe!". Richiedo esame genetico. Signori, per favore, rientriamo in tema?
Vladimir Inviato 9 Novembre 2008 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 9 Novembre 2008 Sì, mi par giusto. Il discorso sul volume relazionato al contesto storico me lo fece anche il mio insegnante di composizione. La sua conclusione fu: "Ecco perché ha molto più senso, oggi, la chitarra elettrica".
Angelo Gilardino Inviato 10 Novembre 2008 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 10 Novembre 2008 Sì, mi par giusto. Il discorso sul volume relazionato al contesto storico me lo fece anche il mio insegnante di composizione. La sua conclusione fu: "Ecco perché ha molto più senso, oggi, la chitarra elettrica". Digli di sforzarsi, qualche volta, di pensare. Sulle prime, si troverà a disagio, ma con il tempo capirà che è normale. dralig
Marcello Rivelli Inviato 10 Novembre 2008 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 10 Novembre 2008 Durante i corsi estivi in montagna, quando suoniamo fra i boschi, sai che ci sono ragazzi che sono quasi intimoriti del silenzio, E' proprio di questo che parlo. Il silenzio di un bosco, visto che usi questa locazione, non è il silenzio di una sala da concerto, di un auditorium. Il vento, gli uccelli, l'assestamento degli alberi. Eppure nessun fastidio. Sala da concerto: un colpo di tosse e la concentrazione può subire uno scossone, il bisbigliare di due maleducati ci fa perdere il diminuendo. E' possibile pensare che nonostante tutto, il silenzio 'assoluto' - quello che cerchiamo anche nelle registrazioni - intorno alla musica non sia poi così importante? Il "silenzio" è una delle caratteristiche più affascinanti che fanno parte dello strumento chitarra, ma a mio modesto avviso molti dimenticano che la chitarra non sarà mai un pianoforte e/o chissà quale altro strumento...è cosi difficile accettare che la chitarra possiede la magia di poter "sussurrare" sonorità speciali e agire in uno "spettro armonico e timbrico" negato a molti altri strumenti? quanta musica è stata scritta con questa speciale caratteristica di sfidare il "silenzio"..riuscendoci alla perfezione...avete dimenticato la luminosità dei Drei Tentos di Henze? la stessa Royal Winter Music?...che sfida le tenebre con un caleidoscopio di luci incredibili, la musica di Takemitsu..ma potrei continuare per molti altri autori, no? e...allora perchè ci si ostina a voler far suonare la chitarra come un pianoforte...non è meglio cambiare strumento se si ha questa esigenza? un compositore ha a disposizione una tavolozza di colori e "fantasmi" sonori quando scrive...e non scende a compromessi quando ha una idea precisa del suono che vuole trasmettere... perchè il pubblico (e i chitarristi che non lo educano soprattutto) non si rende conto che il concerto è la somma dei loro "suoni" più quello che l'interprete sta per comunicare loro..? è cosi difficile capire che il "luogo" appartiene all'interprete come il programma che sta per eseguire e se questo non è per niente idoneo non si risolve niente amplificando o mettendo delle persone che non sanno ascoltare interiormente e porgersi nei confronti della musica e dello strumento, credendo di risolvere il tutto..alzando il volume!!!??? si può "urlare" anche senza suono o...sbaglio? mi sembra che l'arte pittorica ci sia riuscita... Edvard Munc ne sapeva qualcosa o sbaglio?... con simpatia m
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