Alfredo Franco Inviato il September 5, 2009 Group: Members Topic Count: 84 Content Count: 1,188 Reputation: 77 Joined: 12/03/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il September 5, 2009 Dato che non sono un genio devo essere un alieno. Non ci sono altre spiegazioni. Ogni volta che mi capita di ascolatare lavori contemporanei dedicati alla chitarra, ma purtroppo la disamina può estendersi ad altri organici più nobilmente blasonati, non posso esimermi dal domandarmi cosa abbia in testa certa gente quando ferma sulla carta, o meglio su Finale, i propri imput creativi. I lavori che ho ascoltato oggi si distinguevano, nella loro indistinguibilità, per l'uso reiterato di interminabili pedali sui quali appoggiare una manciata di virtuose scalette, per l'ecletticità dei linguaggi utilizzati all'interno della stessa composizione (il che, inevitabilmente, comporta sezioni brevi il cui compito sembra quello di dover sempre sorprendere l'ascoltatore per una qualche presuta forma di contrasto stilistico), per un'idea di chitarra vche prevede le prime tre corde come perno melodico su cui appoggiare il resto della baracca: i bassi fanno i bassi, e il resto serve a riempire il panino. Ripeto, devo essere un alieno, perchè ad ascoltare un armonia ridotta a delle fondamentali su cui già Mozart nutriva dei dubbi (solo che lui scriveva nel '700...) io mi annoio. Sto li, e aspetto che succeda qualcosa, aspetto fiducioso qualcosa che possa sorprendermi, aspetto una sequela di seconde fatte sulle ultime due corde, per avere la conferma che scrivere per chitarra non è come scrivere una colonna sonora....ma niente...parte la batteria effettistica...un po' di frittura sulle corde basse ci sta sempre bene, è come il fritto di pesce, non lo puoi rifiutare. Che palle.
Lucio Matarazzo Inviato il September 5, 2009 Group: Members Topic Count: 14 Content Count: 255 Reputation: 9 Joined: 12/08/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il September 5, 2009 Che palle. .... ma non ci dici cosa hai ascoltato, però! L
Angelo Gilardino Inviato il September 6, 2009 Group: Members Topic Count: 87 Content Count: 2,241 Reputation: 100 Joined: 11/24/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato il September 6, 2009 Dato che non sono un genio devo essere un alieno. Non ci sono altre spiegazioni.Ogni volta che mi capita di ascolatare lavori contemporanei dedicati alla chitarra, ma purtroppo la disamina può estendersi ad altri organici più nobilmente blasonati, non posso esimermi dal domandarmi cosa abbia in testa certa gente quando ferma sulla carta, o meglio su Finale, i propri imput creativi. I lavori che ho ascoltato oggi si distinguevano, nella loro indistinguibilità, per l'uso reiterato di interminabili pedali sui quali appoggiare una manciata di virtuose scalette, per l'ecletticità dei linguaggi utilizzati all'interno della stessa composizione (il che, inevitabilmente, comporta sezioni brevi il cui compito sembra quello di dover sempre sorprendere l'ascoltatore per una qualche presuta forma di contrasto stilistico), per un'idea di chitarra vche prevede le prime tre corde come perno melodico su cui appoggiare il resto della baracca: i bassi fanno i bassi, e il resto serve a riempire il panino. Ripeto, devo essere un alieno, perchè ad ascoltare un armonia ridotta a delle fondamentali su cui già Mozart nutriva dei dubbi (solo che lui scriveva nel '700...) io mi annoio. Sto li, e aspetto che succeda qualcosa, aspetto fiducioso qualcosa che possa sorprendermi, aspetto una sequela di seconde fatte sulle ultime due corde, per avere la conferma che scrivere per chitarra non è come scrivere una colonna sonora....ma niente...parte la batteria effettistica...un po' di frittura sulle corde basse ci sta sempre bene, è come il fritto di pesce, non lo puoi rifiutare. Che palle. Scusa, ma perché prosegui nell'ascolto dopo mezzo minuto? dralig
Cristiano Porqueddu Inviato il September 6, 2009 Group: Admin Topic Count: 865 Content Count: 3,656 Reputation: 227 Joined: 11/14/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato il September 6, 2009 per un'idea di chitarra vche prevede le prime tre corde come perno melodico su cui appoggiare il resto della baracca: i bassi fanno i bassi, e il resto serve a riempire il panino. Che noia mortale. Fai come faccio con i libri: se dopo un tot di pagine stabilite inizialmente ho ancora lo stesso stato d'animo della prima pagina chiudo il libro e lo regalo.
Guest gippo Inviato il September 6, 2009 Inviato il September 6, 2009 un'idea di chitarra vche prevede le prime tre corde come perno melodico su cui appoggiare il resto della baracca: i bassi fanno i bassi, e il resto serve a riempire il panino. Consigliamo allora al/ai compositorie/i (se destri) in questione di utilizzare chitarre da mancini per tangere nuovi virginali lidi di arte compositiva. Già lo consigliava ai suoi collaboratori Aivoges.
Max Inviato il September 25, 2009 Group: Members Topic Count: 3 Content Count: 41 Reputation: 0 Joined: 07/21/2009 Status: Offline Inviato il September 25, 2009 Consigliamo allora al/ai compositorie/i (se destri) in questione di utilizzare chitarre da mancini per tangere nuovi virginali lidi di arte compositiva.Già lo consigliava ai suoi collaboratori Aivoges. Spinto da codesto consiglio ho provato a scambiare la chitarra con il mio compare mancino del duo e abbiamo suonato un tango di piazzolla, e poi una sonata di scarlatti: il risultato è spassoso/mefistofelico/agghiacciante. Da rifare.
Guest gippo Inviato il September 25, 2009 Inviato il September 25, 2009 La rinascita della sinistra: ribaltare le destre.
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