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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Chitarra nelle scuole: qualità e capacità dei docenti


Marcello Rivelli
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si, li trovo molto utili, per andare oltre le solte risoluzioni armonice scontate. Rak, è vero, mi piace molto, mentre i preludi di Domeniconi, Shevchenko e Marchelie non li conosco. Ponce....qualcuno ogni tanto riesco a portarlo fino a lì tecnicamente, ma non troppo sovente...Ciao!

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Dimenticavo, ai colleghi dalla canzoncina facile che sovente si lamentano dalla scarsità di repertorio didattico....chi è che fa suonare ad es i Pieces faciles di Tansman (24 meravigliosi brani, di tutte le difficoltà), i brani di Koshkin (anche loro di varia difficoltà, evocativi e completi nel lavoro sulla tastiera), quelli della Linnemann, di Gammanossi (metto anche Signorile dai, c'è spazio per tutti...)e molti altri validi compositori che vanno oltre la semplice melodia accompagnata...? La musica c'è, manca un pò la voglia di entrarci dentro, a volte due accordini risolvono la situazione "saggetto" ma non portano oltre!

 

Questo è il genere di interventi per cui vale la pena continuare ad amministrare un forum.

Hai il mio plauso e il mio completo accordo su ogni parola, Giorgio.

Permettimi di aggiungere che una cosa è far lezione sulla solita pagina scema data in pasto a tutti gli allievi (altro dettaglio non trascurabile) un altro è fare lezione sui preludi di Ponce.

A corroborare la tua tesi (come se ce ne fosse bisogno) aggiungo che dall'anno in cui ho introdotto il Programma per Corso di Chitarra anche nei corsi della Scuola Civica di musica di Nuoro le iscrizioni sono aumentate, gli allievi lavorano meglio e con più entusiasmo (in barba a chi vuole vedere i teenager di oggi come una massa di cacciatori di banalità) e i risultati sono più che soddisfacenti.

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(in barba a chi vuole vedere i teenager di oggi come una massa di cacciatori di banalità)

OT

 

La banalità non manca... http://images1.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/7/7f/Due_Truzzi.jpg

 

Non so se ha idea di quanti "teenager" sono così...

 

OT

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Noto con piacere che si sta un pò abbandonando l'idea che per arrivare a suonare seriamente si debba partire dalle due canzoncine e pian piano, ad "accrescimento culturale", arrivare agli autori importanti.

Voglio sperare, allora, che quello che è avvenuto quest'anno agli esami di ammissione nel Conservatorio dove insegno sia destinato a finire.

Su 47 aspiranti iscritti, ben 10 presentavano in programma proprio brani presi da questi metodini "canzonettari", cosa mai successa finora.

 

Inutile dire che erano anche quelli (coincidenza non casuale, visto che avevano insegnanti diversi) privi dei più elementari e basilari rudimenti di impostazione, per non parlare della totale assenza di alcunché di pertinenza musicale, anche solo banalmente inteso.

A corollario di tutto questo erano immancabilmente forniti dei loro metodi in ..... fotocopia (anche questo mai accaduto), il che la dice lunga sulle tanto spesso sbandierate ...mila copie vendute. ;):)

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Bè lì bisogna cercare gli insegnanti e, scusate il termine, sputtanarli, fare terra bruciata. A me dispiace così tanto vedere ragazzi con, forse, un grande potenziale da offrire rovinati da colleghi ops cialtroni senz'arte nè parte se non quella di farsi due miseri soldini con lezioni e metodini. Ne va di mezzo la crescita di un ragazzo e il suo futuro musicale...

sulle migliaia di copie vendute non mi pronuncio....non so come si faccia a vendere migliaia di copie di metodi per chitarra, o se ne una tonnellata compra chi li scrive oppure ...bò? Ciao!

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Noto con piacere che si sta un pò abbandonando l'idea che per arrivare a suonare seriamente si debba partire dalle due canzoncine e pian piano, ad "accrescimento culturale", arrivare agli autori importanti.

Voglio sperare, allora, che quello che è avvenuto quest'anno agli esami di ammissione nel Conservatorio dove insegno sia destinato a finire.

Su 47 aspiranti iscritti, ben 10 presentavano in programma proprio brani presi da questi metodini "canzonettari", cosa mai successa finora.

 

Inutile dire che erano anche quelli (coincidenza non casuale, visto che avevano insegnanti diversi) privi dei più elementari e basilari rudimenti di impostazione, per non parlare della totale assenza di alcunché di pertinenza musicale, anche solo banalmente inteso.

A corollario di tutto questo erano immancabilmente forniti dei loro metodi in ..... fotocopia (anche questo mai accaduto), il che la dice lunga sulle tanto spesso sbandierate ...mila copie vendute. ;):)

 

Caro Lucio, tu ben sai quanto io sia propenso ad accogliere le richieste degli editori e quanto mi sforzi di corrispondere alle loro aspettative. Ebbene, l'unica loro pressione alla quale non mi sento di dar risposta è quella di scrivere musica per principianti di chitarra. Quando sono stato invitato a farlo, mi sono procurato i vari testi adottati nelle scuole di base, li ho letti, e mi sono cascate le braccia: se questa è la musica adoperata dai docenti per l'insegnamento, offrire loro musica degna di questo nome è causa persa in partenza.

 

Mesi fa, un giovane compositore che conosco e che stimo, ha scritto una serie di canoni a tre voci per strumenti melodici destinati agli alunni della scuola media musicale e mi ha chiesto di presentarli a un noto editore. L'ho fatto. Il direttore mi ha risposto che la musica è di alta qualità, e per questo motivo, nella scuola media attuale, non troverebbe accoglienza sufficiente per ripagare l'editore delle spese di stampa.

 

dralig

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Il direttore mi ha risposto che la musica è di alta qualità, e per questo motivo, nella scuola media attuale, non troverebbe accoglienza sufficiente per ripagare l'editore delle spese di stampa.

quel direttore probabilmente conosce solo la Media del suo paese....ormai le spese di stampa sono basse rispetto ad un tempo, con sessanta-settanta copie (forse anche meno) il lavoro è pagato. Non saranno migliaia di copie ma un centinaio di copie non è un grosso problema venderle se poi il lavoro come giustamente dici merita. C'è grosso bisogno di lavori ben fatti e utili musicalmente nella nostra didattica. Ciao

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Il direttore mi ha risposto che la musica è di alta qualità, e per questo motivo, nella scuola media attuale, non troverebbe accoglienza sufficiente per ripagare l'editore delle spese di stampa.

quel direttore probabilmente conosce solo la Media del suo paese....ormai le spese di stampa sono basse rispetto ad un tempo, con sessanta-settanta copie (forse anche meno) il lavoro è pagato. Non saranno migliaia di copie ma un centinaio di copie non è un grosso problema venderle se poi il lavoro come giustamente dici merita. C'è grosso bisogno di lavori ben fatti e utili musicalmente nella nostra didattica. Ciao

 

Giorgio, quel direttore è uno dei massimi esperti di marketing dell'editoria musicale italiana. Quando dice: pagare le spese di stampa, si riferisce al lancio di un volume che la sua casa editrice non produrrebbe mai nell'ordine delle centinaia di copie e, nei suoi progetti, considera la tenuta e la resa di una produzione nell'arco della decina d'anni al minimo, valutando anche gli altri oneri connessi all'investimento, che vanno ben al di là delle spese tipografiche.

 

Che ci sia un "grosso bisogno di lavori ben fatti" nel settore, tu lo dici e io ti credo: però gli editori non valutano il bisogno, valutano la consapevolezza che ne hanno i bisognosi: e di questa consapevolezza, leggendo i tuoi messaggi e quelli di altri tuoi colleghi (Rivelli, etc.) è lecito dubitare. Assai. L'umanità ha un grosso bisogno di charitas Christi, ma si comporta come Sodoma e Gomorra.

 

dralig

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Della serie "ho banalizzato il discorso" :oops:

Approfitto per chiederti: fra gli autori contemporanei di livello chi potrebbe secondo te rispondere positivamente alle esigenze di scrittura di lavori per studenti di livello bese-medio? Cioè coniugare qualità musicale con la consapevolezza di scrivere er quella fascia di utenti?

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(in barba a chi vuole vedere i teenager di oggi come una massa di cacciatori di banalità)

OT

 

La banalità non manca... http://images1.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/7/7f/Due_Truzzi.jpg

 

Non so se ha idea di quanti "teenager" sono così...

 

OT

 

L'amore per la banalità è frequente anche tra i miei, di coetanei, Domenico.

E tra i 40enni. E tra i 50enni. E via discorrendo.

Il fatto è che in questo thread qualcuno ancora si domanda se è il caso di costruire un repertorio (si fa per dire) per sé o pensando che chi ascolta è tutto sommato un amante della De Filippi e non solo: sono state avanzate teorie (si fa sempre per dire) per le quali oggi, la tendenza, è quella della cretineria e quindi ci si debba in qualche modo adeguare.

Preferisco 5 persone che ascoltano con cognizione di causa e spirito critico a 5000 che non hanno idea di cosa facciano davanti a un tipo seduto con una chitarra sulle gambe e applaudono (adesso va di moda la 'standing ovation' persino per i saggi interni di conservatorio) senza conoscerne il motivo.

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