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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Difficoltà degli esami di conservatorio


Lucio Matarazzo
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Sì, ma chi si è laureato non può sapere il presente. Cmq io rimango dell'avviso che i 3 anni non siano certamente come i vecchi 5 anni, ma il 3+2 (che fa 5...) sia identico per preparazione alla vecchia laurea.

 

Ergo se uno vuole studiare bravo sarà oggi e bravo era in passato. Se uno non vuole studiare ciuccio (come si dice dalle mie parti) era in passato e ciuccio sarà oggi.

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Caro pf83 io conosco il presente, altrimenti non avrei scritto di parlare con cognizione.

 

Non conosco la situazione di tutti gli atenei d' Italia, ma ti assicuro che per quelli che conosco uscire oggi con il 3+2 NON equivale alla preparazione che si otteneva prima.

 

Prova a chiedere ad una impresa privata se gli ingegneri di oggi sono preparati come quelli usciti dall' universita' pre riforma berlinguer!

 

C' e' poco da aver voglia di studiare quando sono spariti piu' della meta' dei programmi di ogni singolo esame... moltiplica il tutto per una trentina di esami...

 

non era meglio diminuire il numero totale degli esami da sostenere e farne pochi ma BENE?

 

gia' ma cosi' sparivano le cattedre degli amici...

vabbe' parliamo di musica, è meglio.

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Io faccio ingegneria al Politecnico di Torino e qui la situazione è identica, i vecchi esami li hanno spezzati in due, ma alla fine dei due sempre le stesse cose fai, visto poi che sempre gli stessi docenti sono (si sa che la media degli ordinari è di 55 anni).

 

Per quanto riguarda le industrie sono state loro a volere laureati in 3 anni, hanno spinto loro Zecchino (non Berlinguer) per fare il 3+2.

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Pfr83 scrive:

Sì, ma chi si è laureato non può sapere il presente.

 

Io invece posso saperlo perchè sto terminando una seconda laurea con il nuovo ordinamento.

 

Pfr83: potresti anche accettare che se qualcuno scrive qualcosa è perchè ne conosca un po'?

A sentire te, siamo tutti dei bacucchi reazionari male informati!

 

Butterfly

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Non conosco la situazionne del politecnico, anche se so che gia' adottava il sistema della semestralizzazione degli esami quando ancora molti atenei non lo facevano.

Per cui molti si spostavano a Torino per non dover aspettare maggio-giugno del primo anno per dare il primo esame.

 

Le imprese che hanno voluto il 3 + 2 sono quelle che assumevano, ad esempio, informatici non ancora laureati (per incrementato bisogno) o persone da adibire a manzioni non specializzate e poterle retribuire meno.

 

Le imprese che si avvalgono di personale altamente preparato sono costrette a fare corsi post laurea che prima non venivano fatti.

 

Ho un fratello ingegnere, uno degli ultimi laureati vecchio ordinamento e che lavora per una ditta che fa microprocessori. Mi assicura che il livello dei neo assunti è drammatico.

 

I professori universitari che conosco sono rassegnati.

 

In alcuni atenei dove si "sbiennava" in quattro anni (in media) oggi nessuno va piu' fuoricorso.

 

A giurisprudenza a Pisa l' eta' media di laurea (fonte: univ di pisa) era di anni 28. Oggi quasi nessuno e' fuoricorso nel triennio inferiore.

 

Certo non era buona cosa che ci si laureasse tardi e le cause di cio' erano soprattutto (in alcuni atenei) nel fatto che gli studenti erano (e sono) completamente abbandonati a se stessi, che i programmi erano sterminati etc etc.

 

Il problema è che la riforma, centrando in pieno l' obbiettivo di riportare l' eta' media dei laureati su valori europei, ha agito sullo sfoltimento dei programmi.

 

Conosco ragazzi che si erano ritirati per aver sostenuto un esame anche 14 volte senza averlo superato. Poi, reiscritti con la riforma, non hanno piu' ripetuto neppure un fondamentale. Sono diventati geni?

 

Siamo andati rovinosamente fuori tema...

chiedo scusa

 

Che poi in qualche ateneo non sia cosi' non muta la sostanza.

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Off Topic....si parlava di conservatorio....sorry.

 

 

 

Butterfly

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Il motivo fondamentale della riforma era permettere di laurearsi in breve tempo e di avere tecnici ultra specializzati (laurea di primo livello) in abbondanza e giovani.

Questo risultato non è per nulla male (lo dice uno che non ama Zecchino, anzi... mi ricordo uno slogan che usavamo "Questa riforma non vale uno Zecchino!").

 

Poi io rimango dell'idea che ciucci si poteva esser prima e ciucci si può essere anche ora. Ma nelle università ben organizzate dopo 5 anni si sanno le stesse cose di prima. Che ci siano università pietose l'ho già detto in passato ed esprimo ancora il mio parere: chiudiamole!

 

Per quanto riguarda giurisprudenza prima ci voleva 4 anni per laurearsi ora per avere le stesse competenze ce ne vuole 5... quindi faranno anche cose in più, immagino.

 

Condordo sull'OT, e quindi taccio (per ora, ovviamente).

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