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Nel vostro percorso formativo, quanto e soprattutto da quale punto di vista hanno influito eventuali "incontri" con altre discipline artistiche e culturali?


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Per quel che mi riguarda sono laureato in filosofia. Ho studiato per me (forse non si dovrebbe neanche dire, ma quante persone invece studiano per altro, per un lavoro, per la mamma, ecc...) e questo percorso mi ha cambiato e coinvolto nel modo più profondo e assoluto. Credo che non riuscirò mai pi a non essere "filosofo".

Come sanno già in troppi :D le mie passioni si sono incontrate nel momento della stesuta dell amia tesi, in Filosofia della musica, sul ruolo dell'interprete.

Mi è sempre molto piaciuto disegnare e dipingere, adoro il colore con materia e la linea, ma aldilà di una vera e propria infatuazione di bambino il mio approccio è ciò che di più amatoriale possa esistere.

Ah...mi piace un sacco cucinare (volevo fare il cuoco da bambino)..so che non sarà una delle arti del trivio o del quadrivio, ma ho visto che tra i musicisti (e tra i chitarristi in modo imbarazzante) a propensione alla culinaria (da entrambi i lati dei fornelli) é molto diffusa.


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Kokis scrive:

Per quel che mi riguarda sono laureato in filosofia. Ho studiato per me (forse non si dovrebbe neanche dire, ma quante persone invece studiano per altro, per un lavoro, per la mamma, ecc...)

 

Tra flessibilità, lavoro interinale e altre diavolerie, non so davvero chi ancora pensi di studiare per un lavoro :roll:

 

ho visto che tra i musicisti (e tra i chitarristi in modo imbarazzante) a propensione alla culinaria (da entrambi i lati dei fornelli) é molto diffusa.

 

Finalmente una bella notizia! Basta con i convegni e le lezioni ad oltranza (dalle12 alle 15) e un po' d'affetto anche per lo stomaco che reclama giustizia.

E poi con tutte quelle "scale" che bisogna fare...un po' di appetito verrà pure, no? :D

 

Restando al quesito "serio", credo di essermi già espressa sull'argomento: le arti si compenetrano e nascono dalla comune aspirazione alla bellezza e alla poesia.

 

 

Butterfly

 

 

P.S. Ma allora gli "spaghetti alla chitarra".... contano anche per gli esami? ;)


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P.S. Ma allora gli "spaghetti alla chitarra".... contano anche per gli esami?
ù

 

Solo se conditi all'andalusa :lol:


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Solo se conditi all'andalusa

 

ma non è un piatto abruzzese :?::shock:


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Bene Kokis!! abbiamo trovato il cuoco x la futura cena :D

Anche a me è sempre piaciuto dipingere..da sempre,solo negli ultimi anni ho dovuto interrompere x motivi di tempo,dopo il lavoro preferisco studiare sulla chitarra magari cercando di collegarmi alla pittura,perchè no..con la fantasia :)

Penso che le discipline artistiche siano collegate strettamente tra loro,ogni tanto s'intravede questo corridoio.. ;)

 

Se rtiuscirò ad andare in pensione riprenderò anche la pittura :D

Ciaooo ;)


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Nel vostro percorso formativo, quanto e soprattutto da quale punto di vista hanno influito eventuali "incontri" con altre discipline artistiche e culturali?

 

Poco e nulla.

I miei studi scolastici / universitari hanno avuto un orientamento opposto all'arte e alla musica.

I miei hobby molto di più (lettura, disegno).


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La “formazione” di una persona si verifica molto prima dell’età delle scelte consapevoli di studio o lavoro.

Forse da qualche parte in qualche cellula c’è scritto che noi ameremo quella cosa, qualunque altra facciamo per nostra scelta cosciente o necessità.

 

Mia zia rimase vedova a 34 anni. Doveva essere terribilmente infelice ma io ero troppo piccola per accorgermene e lei era sempre sorridente e gentile e adorava i bambini.

Chiese ai miei genitori il permesso di portare me e mio fratello a teatro, la domenica pomeriggio, ad assistere alla stagione lirica, sinfonica e dei balletti.

Aveva a casa un pianoforte Stenwey & Son con i candelabri di bronzo al quale era proibito avvicinarsi e che esercitava su noi una grande attrattiva.

All’epoca non c’era ancora il teatro Carlo Felice ma il più modesto (in apparenza, perché l’acustica era eccezionale) Teatro Margherita.

Lì ho sentito cantare le voci più belle dell’epoca, e ho vissuto nei tramonti del Parco di Nervi trepide attese per i balletti di Carla Fracci, e quelli coloratissimi del folclore russo di Moiseyev

Sapevo a memoria più arie d’opera che canzoni dello zecchino d’oro, anche se per diversi anni ancora mi rimase oscuro il motivo per cui Margherita Gautier non fosse considerata una signora rispettabile.

D’altra parte mio padre da ragazzo aveva studiato con un anziano musicista e suonava un organo del Settecento, nella chiesa vicino a casa sua, e quando fu il momento si compose anche la marcia nuziale, non volendo usare la “solita” di Mendelssohn. Mia mamma doveva veramente essere innamorata!

Sono cresciuta in mezzo a colori, tele, abbozzi di sculture, fogli pieni di parole in versi, cancellate e riscritte.

Quando mio fratello ha iniziato a studiare il flauto, alle medie, ho pestato i piedi perché anche io volevo suonare e così mi hanno regalato…una chitarra!

Una delle prime cose che ho fatto è stato suonarci a orecchio il Chiaro di luna di Beethoven, perchè piaceva a mia mamma.

Per vari motivi però non ho potuto studiare musica “seriamente”, all’epoca.

Eppure anche questo non basta. Mio fratello per esempio ha studiato ingegneria meccanica.

Ha una vasta collezione di musica sinfonica in cd, però quando l'ho convinto ad assistere all'ultimo concerto di David Russel, tutto di musica rinascimentale, mi ha lanciato ogni tanto certe occhiate che sembravano dire "perchè mi hai fatto questo?" :D

Al contrario conosco ingegneri, medici e avvocati che amano l'arte e la musica, pur avendole incontrate solo in età adulta.

 

Qualche tempo fa ho ascoltato per caso (ma esiste il caso?) una "song without words" di Mendelssohn, suonata, credo, da Segovia...

 

La vita può anche portarci su sentieri diversi, sta a noi ritrovare la strada per "casa", anche quando bisogna cercarla bene fra le tante che ci si aprono davanti.

 

 

 

Butterfly


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...bel racconto Butterfly! :D;)


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Che cosa significa?

 

 

Butterfly

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