Giulio Inviato 4 Giugno 2010 Group: Ammministratori Topic Count: 68 Content Count: 193 Reputation: 44 Joined: 13/03/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 4 Giugno 2010 Diretta Webcam fornita da British Petroleum sulla fuoriuscita di petrolio a 1500 metri di profondità nel Golfo del Messico di fronte le coste della Louisiana. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, barili e barili di petrolio continuano ad uccidere l’equilibrio della flora e della fauna marina insieme a tutta una economia costiera. Nel periodo in cui si parla di nucleare sicuro – nucleare pulito, non si riesce a tappare una ferita causata dall’ uomo della epidermide terrestre. Pensate cosa accadrebbe se invece del petrolio fossero rifiuti tossici! Live streaming disponibile anche su dispositivo mobile qua: http://m.wkrg.com
Ermanno Brignolo Inviato 4 Giugno 2010 Group: Membri Topic Count: 29 Content Count: 417 Reputation: 78 Joined: 08/01/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 4 Giugno 2010 Beh, tutto quel petrolio non è molto meno tossico... inoltre, in aggiunta a quanto resta in superficie e si propaga, è da mettere in conto l'emulsione dovuta al mescolamento conseguente al moto ondoso dell'oceano (che in quella zona è parecchio allegrotto a causa della corrente) e che si sta depositando sul fondale... Il disastro ha effetti paragonabili a quelli di Chernobyl: i residui perdureranno per diversi secoli. Non sono a favore del nucleare - non per il nucleare in sè, che effettivamente è molto pulito - quanto per chi lo dovrebbe manovrare (lo stesso disastro di Chernobyl fu causato dai politici del Cremlino che posero i tecnici della centrale di fronte ad una scelta inequivocabile: o s'incrementava la potenza, o si finiva in Siberia...), tuttavia era solo questione di tempo prima che una simile catastrofe si verificasse. Il punto su cui concentrare la propria attenzione è, a mio avviso, un altro: tutto il gran vociare - non sempre opportuno - che si fa intorno a questi gravissimi eventi si concentra sugli aspetti economici, e così pure i progetti che stanno a monte. Nulla, mai, tiene in considerazione la possibilità che qualcosa di trmendo possa capitare: agli ingengeri di tutto il mondo viene insegnato che è statisticamente trascurabile un'evenienza di questa portata, e dimensionnare i progetti tenendone conto sarebbe (cito letteralmente un testo che ho studiato all'università) antieconomico... così capita che le strutture, pur dimensionate bene in condizioni normali, siano fragilissime se sottoposte a sollecitazioni straordinarie... e qualche volta i giunti saltano, o le pareti cedono... La fragilità delle strutture riflette la labilità della condizione umana, incapace di prevedere che le cose possano scostarsi dalla gaussiana della mediocrità. EB
loredana Inviato 6 Giugno 2010 Group: Membri Topic Count: 8 Content Count: 57 Reputation: 0 Joined: 06/06/2006 Status: Offline Inviato 6 Giugno 2010 Stiamo distruggendo il pianeta!!!
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