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quante scale portare per il compimento inferiore?


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buongiorno,

nel programma d'esame (compimento inferiore) c'è scritto che il candidato deve portare scale per terze, seste, ottave e decime nelle tonalità più agevoli.

Ma quante scale devo preparare?

io ne porterei sei (DO, RE, mi, re, SOL, la), selezionate perché molto utilizzate nella letteratura chitarristica e perché hanno poche alterazioni in chiave. Sono poche?

 

Grazie mille!

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Io pure ne portai sei, le maggiori e le relative minori Do maggiore, Sol maggiore e La maggiore, però le studiai ovviamente tutte.

Ospite gasgas
Inviato
buongiorno,

nel programma d'esame (compimento inferiore) c'è scritto che il candidato deve portare scale per terze, seste, ottave e decime nelle tonalità più agevoli.

Ma quante scale devo preparare?

io ne porterei sei (DO, RE, mi, re, SOL, la), selezionate perché molto utilizzate nella letteratura chitarristica e perché hanno poche alterazioni in chiave. Sono poche?

 

Grazie mille!

 

Così, con le relative , sono quarantotto scale più ventiquattro semplici. Poi c'è l'eterno problema di qualche commissario illuminato che vuole sentire le minori sia armoniche che melodiche. Si faccia il calcolo... (agevoli?).

Il programma di violino prevede tre tonalità ben precise seguite dall'arpeggio: sol, la si bemolle. Per loro non è in problema di dita, ma anche e soprattutto di intonazione (e d'arco); poi continuano a studiarle per sé, e come! Ho suonato il violino, e vi assicuro che non è una passeggiata.

Ospite darkdragon
Inviato

Non ho mai compreso il significato del termine "agevoli". In verità, senza indicazioni ben precise, si può rimanere vittima di contestazioni.

Domando poi ai maestri se c'è una effettiva valenza didattica nello studiare tutte queste scale.

Grazie

Marco


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La valenza didattica c'è sicuramente, ma ciò che conta è studiarle non solo come esercizio meccanico ma anche come momento musicale, dando alla scala un senso che va al di là del puro lavoro di successione di note. Studiarle e suonarle con crescendi, accellerati, variazioni ritmiche e di diteggiatura renderà il lavoro utile e intelligente soprattutto in funzione dell'applicazione in un contesto di brano musicale.

proprio per questo motivo alla domanda "quante studiarne" io rispondo tutte, e poi magari se ne sceglieranno una serie non solo in base alla loro facilità ma al senso che vogliamo dare allo studio (Maggiori e relative minori ecc...). La scale non sono solo una parte dell'esame ma fanno parte dello svolgersi di ogni composizone che studiamo, le successioni di dita che incontriamo le possiamo preparare ed anticipare anche grazie ad uno studio serio delle scale stesse. Io questa separazione così netta tra parte tecnico-meccanica e parte musicale la eviterei...meglio parlare sempre di musica alla fine no? ciao

Ospite gasgas
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A quando un concerto di chitarra basato soltanto sull'esecuzione di scale?


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Ma ce ne sono già molti, se non basati solo sulle scale almeno sulla tecnica fine a se stessa; per questo è importante lavorare la parte appunto di tecnica sempre con l'occhio rivolto al risultato musicale, si può fare ed è sicuramente un lavoro vantaggioso.


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le scale portale tutte, un commissario benevolente ti alzerà sicuramente il voto, e poi un po' di sano esercizio non può far che bene.


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Sicuramente sarei l'ultima persona idonea a rispondere, dal momento che non sono diplomato al Conservatorio e di conseguenza non ho alunni a cui insegno Chitarra, però consentitemi tutti una sana e positiva provocazione: chi studia la Musica e la Chitarra, MAGARI in prospettiva di carriera, o MAGARI semplicemente perchè è follemente innamorato della Musica e dello strumento che studia, che esplori tutte le possibilità che lo strumento stesso offre! Non si dovrebbe vedere la cosa in prospettiva "Echepalle...", al contrario lo stimolo per curiosare non dovrebbe mancare mai. MAI.

 

... diverso è il discorso amatoriale o di chi lavora, a colui cioè che la chitarra rappresenta l'hobby per motivi di tempo ...

Ospite gasgas
Inviato

D'accordo, Balsano, ma tutto qiuesto vale anche per il resto: allora perché non fare oggetto di esame centinaia di arpeggi, tutte le posizioni del barré, ogni formula riscontrabile, i vari tipi di suono e cosi via?

Gli altri strumenti anche, allora, dovrebbero andare a sotterrarsi!

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