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Corsi pre-accademici...sono indispensabili?


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Provo a spiegarmi meglio. Come sappiamo i Conservatori si sono orientati, o lo stanno facendo, verso l'istituzione dei corsi pre-accademici per garantire la formazione musicale di base. Leggendo i vari regolamenti didattici dei Trienni di I livello ci si può rendere conto di come il titolo d'accesso richiesto sia esclusivamente un diploma di scuola secondaria superiore, nessuna traccia dei certificati di riconoscimento delle competenze acquisite durante i corsi pre-accademici. Da ciò la domanda: a cosa servono tali corsi? Mi riferisco solo alla valenza "legale", non a quella artistico-culturale, sia chiaro! Sia che un candidato abbia frequentato i corsi pre-accademici e sia che abbia curato la propria formazione musicale privatamente dovrà, al momento dell'iscrizione al triennio, sostenere un esame di ammissione, non credo ci siano differenze dovute al differente percorso. O forse chi li ha frequentati non corre il rischio di essere ammesso con debiti?

Il quesito vi sembrerà banale ma in molti siamo disorientati di fronte al nuovo panorama! Perciò chiedo a voi che siete più esperti di illuminarci! Ringrazio anticipatamente quanti vorranno contribuire alla discussione

 

Un saluto,

 

Marco


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I corsi preaccademici sarebbero, di per sé, competenza della scuola media inferiore e dei licei musicali e non dei conservatori, che possono attivarli, dice la legge di riforma, finché le altre scuole non sono a regime (c'è di fatto chi sostiene che già da ora, essendoci ormai da un anno i licei, i conservatori non dovrebbero più occuparsi del settore pre - accademico).

 

A torto o a ragione (una città come Bologna finora era priva di Liceo Musicale) però continuano ad occuparsene, dando però (si spera) la precedenza a quello che per legge devono ormai fare, cioè curare il settore accademico o AFAM. E' vero che al triennio (ed al biennio sperimentale successivo) si accederà comunque tramite esame di ammissione, che si sia frequentato o no un corso pre-AFAM, in conservatorio o fuori.

 

Legalmente i requisiti per l'accesso al triennio sono la maggiore età ed il possesso di un titolo di studio di secondaria superiore, oltre naturalmente al superamento di un esame di ammissione.

Sembra logico supporre che chi ha fatto un percorso di studi musicali regolari sarà avvantaggiato, ma al momento non sono sicurissimo di questo (non vorrei che uno dei peggiori risultati della riforma fosse quello di allungare"indefinitamente" gli anni di teoria e solfeggio - pur ammantati di nomi suggestivi tipo ear-training...)


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Quindi un allievo che si preoccupa di curare privatamente (presso scuole, accademie e quant'altro) la propria formazione musicale e al momento dell'ammissione al Triennio dimostra di possedere adeguate conoscenze di teoria, armonia e strumento (secondo i piani di studio redatti) dovrebbe poter accedere senza alcun debito, è così?


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Quindi un allievo che si preoccupa di curare privatamente (presso scuole, accademie e quant'altro) la propria formazione musicale e al momento dell'ammissione al Triennio dimostra di possedere adeguate conoscenze di teoria, armonia e strumento (secondo i piani di studio redatti) dovrebbe poter accedere senza alcun debito, è così?

 

Sì, è così.

D'altra parte si prevede che le certificazioni A, B e C saranno aperte a tutti, non solo agli alunni interni dei corsi preaccademici. I privatisti scompaiono solo sulla carta. Credo che quindi l'unica differenza per un candidato all'ammissione al Triennio sarà che l'aver sostenuto le certificazioni preaccademiche gli allegerirà il peso delle ex materie complementari durante l'esame di ammissione al Triennio in quanto ogni conservatorio tenderà a riconoscere le proprio certificazioni. Non è invece automatico che un conservatorio riconosca le certificazioni sostenute in un altro conservatorio.


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Quindi mi pare di aver capito che le certificazioni rilasciate dai Conservatori avranno un valore "interno", non paragonabile ai vecchi compimenti.


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Quindi mi pare di aver capito che le certificazioni rilasciate dai Conservatori avranno un valore "interno", non paragonabile ai vecchi compimenti.

Esatto

Ospite Nicola Mazzon
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Quindi mi pare di aver capito che le certificazioni rilasciate dai Conservatori avranno un valore "interno", non paragonabile ai vecchi compimenti.

Esatto

 

Che......cavolata.

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