Marcello Rivelli Inviato 22 Luglio 2011 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 22 Luglio 2011 Curiosando e meditando sulla scrittura dell'arpeggio del Preludio.Apparentemente sembrerebbe un arpeggio alla "Giuliani" se ci si ferma alle sole semicrome regolari ma le risonanze che entrano in atto nelllo spettro armonico delle altezze (e del timbro delle corde su cui è realizzato l'arpeggio crea disegni e figure interessanti) ...un tentativo di rappresentare alcune delle molteplici possibilità che si possono ottenere..un esercizio interessante nel provare a controllare e percepire nello scorrere del flusso armonico l'articolazione delle varie "figure" fino a controllarle dinamicamente e timbricamente creando una texture al di sotto del profilo superiore che con la sua tensione armonica sostiene le semplici figure melodiche dandogli quella magica "saudade" ..Ad esempio vi è una sola nota che viene presentata una volta e che se accentata crea un colore particolare..un arpeggio decisamente intrigante..m
Cristiano Porqueddu Inviato 23 Luglio 2011 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 23 Luglio 2011 Qualsiasi sia l'angolo di visione, pensare che questa pagina sia scritta pensando ad una banale melodia accompagnata è davvero riduttivo!
Marcello Rivelli Inviato 23 Luglio 2011 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Autore Inviato 23 Luglio 2011 bella decostruzione Marcelloprocedimento tipico minimalista. Ti propongo un'altra lettura, molto più complessa, ma tipica in alcuni interpreti (ad esempio Gould) che avvicinerebbe questa prassi al puntillismo seriale: invece di tenere tutte le voci per la durata della battuta prova a "ridurre" la durata del ribattuto (ad esempio in due voci). La tessitura diverebbe molto pi incalzante... Compositivamentepoi uso spesso questo espedienete per far "esplodere" elementi delll'arpeggio in altro, facendoli diventare spesso voci indipendenti di un contrappunto. Si Fabio, avevo in mente proprio Gould e il suo modo di lavorare in Bach. Ad esempio lo stesso preludio n.1 in Do Maggiore dal Clavicembalo ben temperato, in cui adopera quella particolare articolazione evidenziano alcune note dell'arpeggio, facendogli assumere delle figure particolari e autonome. Non avendo una "vera" figurazione melodica il preludio di Barrios, intesa come melodia, ma solo una cellula reiterata che si compenetra nel flusso armonico e nei suoi colori, il trattamento contrappuntistico dell'arpeggio diventa la vera ricerca interessante. m
Marcello Rivelli Inviato 24 Luglio 2011 Group: Membri Topic Count: 38 Content Count: 391 Reputation: 88 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Autore Inviato 24 Luglio 2011 un caleidoscopio di figure musicali non so se ti rendi conto ma questo modo di pensare l'articolazione di semplici arpeggi farebbe tremare anche il chitarrista pluridiplomato se messo di fronte ai primi arpeggi di Giuliani beh .. se si limita a credere che gli arpeggi di Giuliani siano solo una successione Tonica/Dominante e che una volta che la "tecnica meccanica" funziona ... vivrà felice per il resto della propria vita. Non è la "tecnica musicale" che da vita continua a quella meccanica?.. forgiando continuamente e rigenerando gesti e immagini sonore sempre nuove..? se uno si accontenta di fare solo ginnastica (per quanto importante) resterà sempre in superficie.. Per continuare la provocazione.. credi che sarebbe piaciuto a G.Gould questo "arpeggio"?.. (questo è uno dei modi che uso per riscaldare le mie dita).. Bach Preludio Bwv 999 (altro arpeggio "semplice").. 1) staff: come si "presenta" la scrittura del preludio (e dove molti pensano che si esaurisca il tutto) 2) staff: la sua "trasposizione" sulle corde a vuoto per lo studio della formula "meccanica".. 3) staff: le sequenze armoniche "riassuntive" e il loro percorso.. 4/5/6/7) staff: la "partitura" e lo studio delle "voci" che contengono l'arpeggio e la loro collocazione ritmica nel flusso melodico/armonico.. un buon punto di partenza per "pensare" le note..che formano l'arpeggio.. m
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