Insegnare musica per chitarra

[Domenico Scaminante]

Bravo Marcello stavo per citare il D.M.

[Luca P]

Ed ecco il famoso decreto che dice dice dice... ma alla fine dice ben poco se comparato al numero di parole spese.

[Marcello Rivelli]

Ed ecco il famoso decreto che dice dice dice... ma alla fine dice ben poco se comparato al numero di parole spese.

 

Le leggi sono fatte apposta per dire..dire..dire..ma..la "magia" è tutta dentro queste righe:

(e nel saperla utilizzare)..

 

 

 

Chitarra:

 

padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacità di variarne gli aspetti dinamici e timbrici;

 

esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra;

 

utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice;

 

conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalità più agevoli anche con l'inserimento del barree;

 

conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti;

 

uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani;

 

esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legati staccati, ecc...).

 

 

Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto.

 

Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, almeno a due voci, anche con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche.

[Luca P]

Direi che si può riassumere tutto in "consapevolezza".

[Giorgio Signorile]

bravo, è così, consapevolezza, autorevolezza, senso di responsabilità, umiltà e voglia di imparare, sempre

[Ospite Bernardo Gui]

Tu mi domandi se gli insegnanti sono diversi?

Certo una collega con la minigonna io proprio non l'ho mai avuta.

E chiedo scusa ma non riuscivo proprio a guardare i bambini e al loro parlare tedesco.

 

Signor Iervolino, con questo post Lei è diventato il mio nuovo Mito Personale.

[Ospite Bernardo Gui]

Fabio Selvafiorita:

 

una domanda! guardate attentamente questo video.

questi bambini sono diversi dai vostri bambini?

 

Sì, giusto in un paio di cose. Primo: io i ragazzi li devo far suonare e non sbattere dei tubi colorati. Secondo: gli undicenni che si iscrivono in prima media nel mio istituto solitamente non hanno la fortuna di provenire da scuole elementari austriache. Le posso assicurare che, se i miei pargoli dalla prima alla quinta elementare fossero rimasti in piedi su una tastiera gigante a cantare serie dodecafoniche per un numero sufficiente di ore, senza dubbio il mio testo di reiferimento sarebbero i Minutenstuecke di Barna Kovats.

 

dralig:

 

Io non ho partecipato alle guerre puniche, non ero a Lepanto nella battaglia navale contro i turchi e non ho sparato a John Fitzgerald Kennedy: la mia assenza da tali eventi mi impedirebbe di diventarne un conoscitore profondo, qualora io decidessi di indossare i panni dello storico e di dedicare la mia vita allo studio dell'immensa bibliografia esistente su quei temi?

 

Dato che abbiamo a che fare con degli esseri umani, direi che un paragone più azzeccato potrebbe essere il seguente: ho letto qualsiasi testo di psicologia da Cartesio in avanti, ho assistito a e tenuto conferenze, pubblicato articoli e saggi, ho discusso con i più illustri colleghi. Allo stesso tempo non ho mai tenuto una seduta psicanalitica. Posso dire di conoscere la materia basandomi solo su libri e conferenze, senza aver mai fatto stendere nessuno su un lettino?

[edgar]

la cultura non si insegna....

quello che noi possiamo fare è solo trasmettere il "mestiere"