Ospite Pierluigi Potalivo Inviato 12 Settembre 2012 Condividi Inviato 12 Settembre 2012 Si tratta del quarto movimento della mia rielaborazione della Sonata op.15 di Giuliani, inclusa nell'album Spirito di una Sonata. Pierluigi Potalivo http://www.youtube.com/watch?v=u9Y3-oMPxus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scomparso Inviato 12 Settembre 2012 Group: Membri Topic Count: 10 Content Count: 35 Reputation: 0 Joined: 20/04/2012 Status: Offline Device: Macintosh Condividi Inviato 12 Settembre 2012 Una curiosità: perché questa rielaborazione? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Pierluigi Potalivo Inviato 12 Settembre 2012 Condividi Inviato 12 Settembre 2012 Ciao Mattia, perché no? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Scomparso Inviato 13 Settembre 2012 Group: Membri Topic Count: 10 Content Count: 35 Reputation: 0 Joined: 20/04/2012 Status: Offline Device: Macintosh Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Ciao Mattia, perché no? Perchè si? A parte gli scherzi non capisco il senso di questa rielaborazione. Ma non vuole essere una critica, tantomeno uno sberleffo... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Pierluigi Potalivo Inviato 13 Settembre 2012 Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Il senso è quello di tutte le rielaborazioni, cioè di viaggiare sulla lunghezza d'onda di un autore, sintonizzandosi appunto sulla sua vibrazione emotiva, catturandone - seppure per un attimo fugace - lo spirito. Così facendo puoi interpretare ogni autore che ti emoziona davvero avendo di lui una esperienza diciamo così vivente, e senza il bisogno di citarlo alla lettera, cioè di reiterare ad libitum una sua partitura, che per quanto bella è immobile da secoli o decenni. E' ovviamente più facile a dirsi che a farsi, poiché questa operazione non è per tutti. La devozione per un autore deve infatti essere davvero autentica, cristallina. Se resisti fino alla fine, guardati questi 3 video. Contengono tutto l'argomento. Ciao! https://www.youtube.com/watch?v=n43uEVTNHiQ https://www.youtube.com/watch?v=6AQ8QRrvxWE&feature=relmfu https://www.youtube.com/watch?v=pa-XY_G3FFI&feature=relmfu Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Frédéric Zigante Inviato 13 Settembre 2012 Group: Membri Topic Count: 4 Content Count: 171 Reputation: 2 Joined: 04/01/2006 Status: Offline Device: Macintosh Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Già, perchè no? Ecco un bel esempio... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Pierluigi Potalivo Inviato 13 Settembre 2012 Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Esatto! Noi viviamo con i musicisti del passato (tranne poche eccezioni viventi), cioè per lo più accanto ai defunti...se non è una 'ossessione' questa... Grazie, non conoscevo il brano, che è davvero bello. Pierluigi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Nicola Mazzon Inviato 13 Settembre 2012 Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Ysaye non fa un collage con i pezzi della partita presi a caso, il titolo del primo tempo è "Ossessione" e richiama degli stralci...il resto è pappa di Ysaye. Citazione non è prendere un pezzo, smontarlo, metterlo in frullatore e riservirlo con la cannuccia pronto da bere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Pierluigi Potalivo Inviato 13 Settembre 2012 Condividi Inviato 13 Settembre 2012 Ciao fernando! è un po' che non ci si sente, tutto bene? Eh già, la parola 'ossessione' descrive bene il sentire di chi fatica da matti su uno strumento, circondato da uomini sommi che hanno lasciato opere insuperabili. A questo mi faceva pensare il titolo del brano di Ysaye e quel suo vorticare intorno allo spirito del preludio bachiano. Davvero un bel link quello di Zigante. Esiste un disegno di Johann Heinrich Füssli, che mi ha sempre colpito molto, si intitola La disperazione dell'artista (tu qui puoi capirmi bene). Un artista siede affranto sulle rovine romane, sopraffatto dal peso della loro autorevolezza. In lui, un senso di indicibile devozione e nostalgia per le glorie del passato, misto alla frustrazione di vederle forse artisticamente ineguagliabili. Era, questo, un certo sentire neoclassico, un sentire che riteneva se stesso ormai barbarico. Eccolo qui (la foto è da Wikipedia, di pubblico dominio). Certo, Ysaye non fa collage! è un'anima troppo ispirata e raffinata per scadere in quella modalità di cui parli, giustamente, con riprovazione. Dici bene anche sulla citazione, che non è trinciare pezzi di un'opera altrui, mescolarli a casaccio e passarli al forno con patate (hai sempre ragione...è praticamente impossibile negare la veridicità dei tuoi commenti), ma piuttosto, come fa Manuel de Falla, inserire due battute di una composizione di Debussy nel suo 'Homenaje'. Chi tentasse l'operazione-forno sarebbe ovviamente un ciarlatano. Ma senza dubbio sei un chitarrista preparato e sai capire al volo chi vuole sfruttare l'opera altrui pro domo sua. Sono figure che mai scompariranno dalla storia, come qualsiasi ladruncolo di ogni epoca. Purtroppo, penso che questo tipo di musico pataccaro non si farebbe scoraggiare dalla tua sacrosanta indignazione – altrimenti non proverebbe nemmeno a rubacchiare – ma allo stesso tempo, se accetti un consiglio da chi ha un po' di esperienza in più, nemmeno tu hai bisogno di farti trascinare in basso nella polemica da questi pseudo-artisti, poiché ciò svilirebbe il livello di chi, come te, punta legittimamente più in alto. E' sufficiente che non li pensi e te ne tieni ben lontano. Così, a ognuno la propria cannuccia, e se la tua pappa è più prelibata senza dubbio questo non tarderà a palesarsi. Ciao! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Nicola Mazzon Inviato 14 Settembre 2012 Condividi Inviato 14 Settembre 2012 Ciao fernando! è un po' che non ci si sente, tutto bene? Eh già, la parola 'ossessione' descrive bene il sentire di chi fatica da matti su uno strumento, circondato da uomini sommi che hanno lasciato opere insuperabili. A questo mi faceva pensare il titolo del brano di Ysaye e quel suo vorticare intorno allo spirito del preludio bachiano. Davvero un bel link quello di Zigante. Esiste un disegno di Johann Heinrich Füssli, che mi ha sempre colpito molto, si intitola La disperazione dell'artista (tu qui puoi capirmi bene). Un artista siede affranto sulle rovine romane, sopraffatto dal peso della loro autorevolezza. In lui, un senso di indicibile devozione e nostalgia per le glorie del passato, misto alla frustrazione di vederle forse artisticamente ineguagliabili. Era, questo, un certo sentire neoclassico, un sentire che riteneva se stesso ormai barbarico. Eccolo qui (la foto è da Wikipedia, di pubblico dominio). Certo, Ysaye non fa collage! è un'anima troppo ispirata e raffinata per scadere in quella modalità di cui parli, giustamente, con riprovazione. Dici bene anche sulla citazione, che non è trinciare pezzi di un'opera altrui, mescolarli a casaccio e passarli al forno con patate (hai sempre ragione...è praticamente impossibile negare la veridicità dei tuoi commenti), ma piuttosto, come fa Manuel de Falla, inserire due battute di una composizione di Debussy nel suo 'Homenaje'. Chi tentasse l'operazione-forno sarebbe ovviamente un ciarlatano. Ma senza dubbio sei un chitarrista preparato e sai capire al volo chi vuole sfruttare l'opera altrui pro domo sua. Sono figure che mai scompariranno dalla storia, come qualsiasi ladruncolo di ogni epoca. Purtroppo, penso che questo tipo di musico pataccaro non si farebbe scoraggiare dalla tua sacrosanta indignazione – altrimenti non proverebbe nemmeno a rubacchiare – ma allo stesso tempo, se accetti un consiglio da chi ha un po' di esperienza in più, nemmeno tu hai bisogno di farti trascinare in basso nella polemica da questi pseudo-artisti, poiché ciò svilirebbe il livello di chi, come te, punta legittimamente più in alto. E' sufficiente che non li pensi e te ne tieni ben lontano. Così, a ognuno la propria cannuccia, e se la tua pappa è più prelibata senza dubbio questo non tarderà a palesarsi. Ciao! Io ne sto ben lontanto, nel 2012 c'è la possiblità di comunicare a distanza, non corro pericoli. Dico solo quello che penso, e continuerò a farlo, non mi preoccupo di quello che può pensare. Se una persona è intelligente accetta e può sempre esprimere il suo dissenso, altrimenti cercherà di tenere sempre l'attenzione su di esso cercando di svalutare "l'altra parte". Ripeto: non mi preoccupo, ognuno difende la propria "causa", la stupidità sta nel pretendere di vincere. Contrariamente a quello che pensa io le auguro buon lavoro. Nicola Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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