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Salve, ieri sera, mi chiama uno dei miei docenti di chitarra di conservatorio, e mi dice che abbiamo la prima lezione dell'anno accademico il 26 Giugno (già il fatto che l'anno accademico parta a giugno...). Appena ho sentito il nome del docente, mi si è accattonata la pelle, perchè avevo dato come preferenza il solo Maestro che c'è di chitarra al conservatorio che si può definire tale, e non era lui! Dopo mi dice che a seguito mi avrebbe chiamato il mio secondo docente (per intenderci quello che avevo indicato come preferenza)...a questo punto gli chiedo: "Maestro, ma chi sarà il Maestro con cui dovrò studiare negli anni accademici?" e lui: "Le lezioni sono modulari, a semestre: cinque io, cinque P**** e cinque G*****, le rimanenti sono di compresenza."...Morale della favola, io ho TRE maestri di chitarra, alcune volte addirittura in compresenza! Ma è cosa normale? Ditemi voi!

Io voglio solo un diploma che mi valga da tale, la mia formazione musicale non sarà certo al conservatorio, non lo escludo che possa formarmi lì, ma è improbabile. Con tristezza, cordiali saluti.

 

Io voglio fare il musicista, ho lottato per farlo con i miei, e ora vedo le mie attese e la mia felicità di poter finalmente fare quello che desideravo (passatemi l'espressione) buttate nel cesso! Hai ragione Piero, ma la speranza permane, anche se non si vede nulla oltre la siepe...Io voglio fare questa strada, e con i denti resisterò finche potrò per conseguire questa meta!!

Caro ciccio,

vorrei farti una domanda secca: se dovessi subire un trapianto di cuore, lo faresti nella tua città?

Fermo restando che ti auguro di star bene e di non aver mai bisogno di un trapianto di cuore :D , ma se ti sta a cuore (passami il gioco di parole) la tua preparazione musicale devi andare dove c'è qualcuno che te la possa dare, sempre ammesso che i docenti del Conservatorio della tua città non siano all'altezza.

Nella vita bisogna anche saper investire, se si ritiene che alcune cose siano di vitale importanza.

Tanto per citartene una, un mio alunno per mantenersi ai corsi fa il camerire, ma sta riuscendo a fare quello che desiderava con i suoi studi, non solo per quello che riguarda la frequenza ai miei corsi.

Io stesso in gioventù ho fatto migliaia di chilometri per andare a studiare con chi reputavo per me importante.

 

I corsi di I e II Livello sono nati in una baraonda totale dal punto di vista organizzativo. Solo in pochi Conservatori, sopratutto per merito di persone che si sono sobbarcate l'immane onere organizzativo, sono partiti e stanno effettuandosi in maniera regolare.

 

Consiglio anche io di frequentare il vecchio corso ordinamentale o di "espatriare".

Un abbraccio,

LM

 

PS: scusa, per curiosità, ma come ti sei potuto iscrivere al I Livello se non hai nemmeno il 5° anno?

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Mia nonna qui è morta con un intervento al cuore...Mi hanno fatto un esame pratico, semplicemente quello. Io non posso andare via da Matera! Questo è poco ma sicuro, almeno fino alla fine del triennio. Ma posso fare il passaggio ai corsi tradizionali senza il quinto anno? ho passato l'età per l'ammissione


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Non amo fare lo sputasentenze, ma sono abbastanza sicuro che questa situazione va presa in mano.

Fare il musicista professionista ha delle esigenze oggettive; iscriversi a 18 anni in conservatorio è già (in teoria, non conosco la situazione personale) un rischio, se la preparazione non è già abbastanza avanzata: potrebbe già essere un po' tardi. In più, fare tre anni in questo modo-da quel che si può intuire- significa perdere altro tempo (che percorso si può fare iniziando in giugno, facendo qualche ora qui e qualche ora là, magari senza tempo per studiare perché si devono fare centinaia di ore di frequenza in conservatorio? Io dico che non ci siamo).

 

Se la priorità è studiare seriamente allora meglio togliersi da lì e fare magari un viaggio la settimana per andare da qualcuno in grado di aiutare.

Se la priorità è il pezzo di carta, non si può andar via dal conservatorio di Matera e non si può fare il passaggio al corso tradizionale, almeno uno sa a cosa va incontro rimanendo nella situazione descritta.

Ma almeno non prendiamoci in giro e diciamoci le cose come stanno.

 

Mi scuso per la franchezza, disponibile a dare una mano per quello che posso.


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Sapere di uno che perde tempo così fa "accattonare" (non conoscevo l'espressione) la pelle anche a me.

 

 

"accapponare", non "accattonare"...

detto con riferimento alla pelle umana che diventa ruvida e increspata come quella del cappone, per sensazioni di freddo, paura, ecc...

...scusa se mi permetto Piero :oops:;):D


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che percorso si può fare iniziando in giugno, facendo qualche ora qui e qualche ora là, magari senza tempo per studiare perché si devono fare centinaia di ore di frequenza in conservatorio? Io dico che non ci siamo).

 

 

Sono talmente d'accordo sul fatto che non ci siamo, che in conservatorio non ci sono più io. Una della decisioni più sagge della mia vita.

 

dralig


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a me hanno insegnato che la "professione" del musicista andrebbe intrapresa solamente in due casi: o in presenza di un talento eccezionale che investe sia l'abilità strumentale sia l'elaborazione interiore della musica, oppure in presenza di una profondo, esclusivo e lacerante bisogno di fare musica, di imbracciare la chitarra ogni giorno e svolgere con piacere e soddisfazione ogni attività (studiare, suonare, insegnare, intrattenere) legata alla musica, anche se di basso profilo professionale ed economico.


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iscriversi a 18 anni in conservatorio è già (in teoria, non conosco la situazione personale) un rischio, se la preparazione non è già abbastanza avanzata: potrebbe già essere un po' tardi.

 

...e gli e' andata bene. Io andai per la chitarra ma mi ritrovai in mano un arco di contrabbasso. Non che rimpianga l'esperienza (il contrabbasso e' uno strumento pieno di sorprese e mi ha dato delle belle soddisfazioni) pero'....


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Che i conservatori si trovino in un momento assai difficile non é in dubbio, ma, da studente come te, mi chiedo, perché non ti puoi muovere da Matera? Un modo, se si vuole, si trova. Se non vuoi lasciare il posto in consevatorio, fatti seguire privatamente da qualcuno che reputi un buon insegnante. Non capisco perché hai tutta questa urgenza di frequentare il Conservatorio, soprattutto quando questo "rema" dalla parte opposta rispetto ai tuoi obiettivi.

Quel che mi viene da chiederti é, perché ti sei iscritto in quel conservatorio, visto che ne hai parlato in modo critico dal primo giorno in cui ti sei iscritto.

Di anni non avrai tanti, ma 18 sono sufficienti per assumersi la responsabilità della scelta dell'insegnante.

Non mi farei confondere dal delirio del Conservatorio: se sei convinto non ti possa essere utile cerca una soluzione concretamente perseguibile e impegnati per portarla a termine.


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che percorso si può fare iniziando in giugno, facendo qualche ora qui e qualche ora là, magari senza tempo per studiare perché si devono fare centinaia di ore di frequenza in conservatorio? Io dico che non ci siamo).

 

 

Sono talmente d'accordo sul fatto che non ci siamo, che in conservatorio non ci sono più io. Una della decisioni più sagge della mia vita.

 

dralig

 

No, decisamente non ci siamo. Chi potrebbe esserci con enorme vantaggio degli studenti, giustamente non c'è. E gli studenti che vorrebbero esserci per lavorare seriamente saranno costretti a emigrare. A quanto pare, la nuova frontiera dei conservatori sarà... la fuga.

 

Questa riforma è uno schifo, una vergogna, uno scandalo, chiamatela come volete. Ma mi chiedo se, oltre a ripetercelo, non abbiamo proprio nessun'altra alternativa. Per quello che può valere la mia constatazione personale, io non ho ancora sentito nessuno che la apprezzi. Ora, non è che io veda milioni di persone, diciamo un numero normale. Ma facendo una semplice proiezione statistica sorge il sospetto che questa porcheria sia sgradita a tutti e venga percepita come qualcosa di dannoso per tutti. Allora mi domando, vi domando (un grazie anticipato a chi vorrà rispondere), qualcuno mi sa spiegare per quale stramaledetta ragione ce la dobbiamo tenere?

 

I magistrati hanno appena chiesto, e sicuramente otterranno, la revoca di una riforma a loro sgradita. I camionisti, quando bloccano i valichi per protestare contro i dazi o contro le restrizioni alla circolazione, ottengono puntualmente quello che chiedono. Perfino la mia gatta, quando chiede la pappa fuori orario, a forza di insistere la ottiene. Come mai sulla testa di docenti e studenti passa di tutto?

Qualcuno mi sa spiegare perché una riforma progettata da incompetenti o da pazzi, deve diventare legge dello Stato? E perché nessuno ha ancora pensato a iniziative abrogative?

 

Se c'era una scuola legata al saper fare, e non solo a un sapere generico, questa era proprio il Conservatorio, assieme alle varie Accademie. Si potevano ritoccare e migliorare le materie di cultura generale, certo, ma non c'era bisogno di immiserire tutto così. Una classe politica degna di questo nome (peraltro rappresentante Cittadini degni di questo nome - e mi sa che qui sta il problema), avrebbe dovuto difendere questo tipo di scuola con fermezza e con orgoglio, non gettarla nel caos.

 

Allora, mentre condivido il Vostro sdegno, torno a domandare: è proprio finita? Non c'è proprio nulla che si possa fare? Nessuno è a conoscenza di inziative al riguardo?

 

E se una iniziativa del genere partisse proprio da qui, da questo forum?

 

 

Un saluto a tutti.

H.


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Inviato

Io aderirei subito.

Purtroppo ai tempi in cui si prospettò la riforma sembrava che la alternativa (e temo che molti la pensino ancora così) non fosse tenere i conservatori così come sono migliorandoli un po' come aggiornamento e sotto il profilo culturale, ma la pura e semplice secondarizzazione dei conservatori, con la creazione di alcune, poche, isole felici di livello universitario. Era un progetto perseguito da tempo (non so se si può dire da chi senza andare off-topic, ma credo che molti sarebbero sorpresi nel saperlo).

Poi c'era la questione dell' adeguamento del titolo al sistema europeo ...la riforma sembrò a molti il male minore.

Invece sta succedendo come all'università italiana: la riforma ha abbassato il livello (quanti stranieri si siscrivono oggi per studiare in una università italiana?), e poi con la corsa ad avere allievi e la autonomia didattica di ogni istituto può succedere veramente di tutto, come dai casi che sappiamo.

Comunque io aderirei volentieri, che so, ad un appello in difesa di una salvaguardia del conservatorio come "saper fare".

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