Andrea Ferrario Inviato 11 Agosto 2006 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 75 Reputation: 3 Joined: 26/04/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 11 Agosto 2006 Io sono anche pienamente convinto che la concentrazione, così come le scale e gli arpeggi(giusto per fare un esempio), si alleni. Allenando in modo appropriato la capacità di concentrazione credo che si possa eliminare la paura da pubblico. Pienamente d'acordo... La performance in pubblico mi sembra vada allenata e maturata. Se si suona in pubblico con costanza la mano trema ogni volta un po' di meno
Manu Inviato 3 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 6 Content Count: 207 Reputation: 0 Joined: 25/09/2006 Status: Offline Inviato 3 Novembre 2006 ecco in effetti sarebbe bello che come dice Diaz dalle parole riportate da Bonaguri l'artista salisse sul palco con l'entusiasmo di sapere che dall'altra parte ci sia un pubblico che è in attesa di provare emozioni e sensazioni.In effetti d'altro canto almeno teoricamente colui che è veramente appassionato si dovrebbe recare ad un concerto predisposto positivamente nei confronti dell'artista preso in considerazione.D'altronde è insensato andare ad un concerto con intenzioni quasi prevenute di critica a meno che non si abbiano rancori personali nei confronti dell'artista stesso.Inoltre credo che nonostante l'artista sia tenuto a mantenere quanto più è possibile un grado di impeccabilità un'esecuzione che è resa imperfetta dall'eventuale emozione del momento non può compromettere la validità dell'artista ammesso e non concesso che ci sia .La bravura di esso è percepibile lo stesso a chiunque sia minimamente ferrato nel campo.
Cristiano Porqueddu Inviato 3 Novembre 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 3 Novembre 2006 ecco in effetti sarebbe bello che come dice Diaz dalle parole riportate da Bonaguri l'artista salisse sul palco con l'entusiasmo di sapere che dall'altra parte ci sia un pubblico che è in attesa di provare emozioni e sensazioni.In effetti d'altro canto almeno teoricamente colui che è veramente appassionato si dovrebbe recare ad un concerto predisposto positivamente nei confronti dell'artista preso in considerazione. D'altronde è insensato andare ad un concerto con intenzioni quasi prevenute di critica a meno che non si abbiano rancori personali nei confronti dell'artista stesso.Inoltre credo che nonostante l'artista sia tenuto a mantenere quanto più è possibile un grado di impeccabilità un'esecuzione che è resa imperfetta dall'eventuale emozione del momento non può compromettere la validità dell'artista ammesso e non concesso che ci sia .La bravura di esso è percepibile lo stesso a chiunque sia minimamente ferrato nel campo. D'accordo quasi tutto Manu. La sua considerazione d'altro canto almeno teoricamente colui che è veramente appassionato si dovrebbe recare ad un concerto predisposto positivamente nei confronti dell'artista preso in considerazione. è realistica ma non dovrebbe interessare in nessun modo l'interprete. Ovvero, all'interprete che dopo una preparazione solida e uno studio serio si presenta in pubblico, poco deve importare se qualche idiota è lì per contare il numero delle vibrazioni estranee alle note o cerca errori di stampa sul programma di sala.
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