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Ehm... ho perso le conclusioni... Certo, la sesta francese è una settima di dominante della dominante di una nuova tonalità. La sua carratteristica è di avere il quinto grado abbassato e di presentarsi in II rivolto. Il quinto grado abbassato tende a scendere di un semitono, arrivando alla tonica della dominante della nuova tonalità. Ok, no? Se dovessi partire da un accordo maggiore, ad es. SOL-SI-RE, procederei così: abbasso la quinta di un semitono, dispongo l'accordo in II rivolto ed aggiungo la settima: REb-SOL-SI-FA. Il REb scende al DO, così come il SI sale al DO. L'accordo così trovato è la dominante di FA maggiore. Sarebbe corretto, no? Partendo invece da un accordo minore mi perdo perché per fare la stessa cosa dovrei alterare cromaticamente DUE costituenti melodiche, mentre l'esercizio mi chiede di alterarne una sola.

Quando dopo i solfeggi comincerai a fare armonia, ti renderai conto della banalità della mia domanda!! Sono io che mi sento tonto perché nonostante disponga di due testi molto validi (+ un insegnante che settimana prossima si aspetta il compitino fatto a dovere!) non riesco a risolvere questa prima prova d'esame. Per tua info, la sesta francese è un'accordo bellissimo e che le tue orecchie conoscono molto bene. So che fai solfeggio con molta passione: vedrai armonia come ti delizierà! A presto

Prova: in tonalità di fa maggiore si realizzi una cadenza che si concluda sulla sopratonica (= sol minore). Quindi si alteri cromaticamente una costituente melodica e si aggiunga una nuova costituente melodica, realizzando quindi una sesta francese. Si moduli conseguentemente alla nuova tonalità. Come procedereste per la realizzazione della sesta francese partendo dalla sopratonica di Fa maggiore Grazie

Io uso alcool denaturato. "Ogni quanto cambia le corde?" "Tutte le volte che si spezzano." Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano? Ogni volta che si spezzano, appunto... Occhio e croce una settimana, massimo 10 giorni. Perchè? Perché temo che alcune persone possano aver letto il thread ed essersi convinte che, lavandola, una corda possa durare mesi. Quando una corda si consuma, dopo 50/60 ore di utilizzo (che per un dilettante come me significano quasi 2 mesi, per un professionista 15gg o meno), non mi sembra ci siano accorgimenti in grado di restituirle la giovinezza. Ripeto: non vorrei che qualche dilettante come me, dopo 2 mesi che ha la stessa muta, la lavi sperando che torni come nuova.

Io uso alcool denaturato. "Ogni quanto cambia le corde?" "Tutte le volte che si spezzano." Non vorrei che questa discussione generasse un fraintendimento: non credo che Cristiano tenga la stessa muta per un anno, lavandola con l'alcool. Ogni quanto cambi muta, Cristiano?

Ho comprato il Piston, nel week end: sembra esattamente quello di cui avevo bisogno. Grazie.

Miiii, quanta roba... dovrò mica studiarmela tutta?? Grazie a tutti: darò senz'altro un occhio a tutto il materiale consigliatomi. Ciao

Grazie mille. Effettivamente su internet si trovano commenti molto positivi su questo testo, ma mi serviva una "conferma" più autorevole. Provvederò! Grazie ancora.

Ciao, sto preparando armonia complementare su un testo di Vinay, "Sintassi armonica del continuo", ma lo trovo un tantino ostico: mi sembra che l'autore faccia di tutto per non farsi capire. Vorrei pertanto integrarlo con un testo che possa venire incontro alle mie ridotte capacità mentali: consigli? Grazie.

Da fotocopiare il prima possibile!

Rugginenti lo vende on line: il sito lo si trova facilmente con un qualsiasi motore di ricerca. La Bottega Discantica di Milano, che spedisce anche ordini per corrispondenza e in contrassegno, ha l'altro cd di Laura (Giochi) sempre per Rugginenti: credo quindi che anche loro lo possano procurare facilmente. Ieri sera ho sentito ad un concerto proprio il brano Carillon, che ho trovato molto grazioso: la melodia viene realizzata esclusivamente con dei legati dalla mano sinistra, mentre la mano destra esegue degli armonici che sostengono l'effetto Carillon. E' un brano molto dolce, dall'andamento calmo e sognante: forse non rientrerà nei capolavori del Novecento, ma mi ha invogliato a fare la conoscenza di Terzi (di cui peraltro studiai qualche tempo fa un brano altrettanto grazioso). Ciao

Scusate, l'ho appena trovato (Rugginenti).

Ciao. Massimo Laura ha inciso un cd monografico su Benvenuto Terzi, Carillon: qualcuno sa dirmi per quale casa discografica? Non riesco a trovarlo. Siete a conoscenza di altre incisioni monografiche su Terzi? Grazie.

Quindi anche nei saggi delle varie scuole di musica?

se non sbaglio, l'interpretazione che ne da Cristiano è quella di un modulo...potrebbero essere possibili ulteriori variazioni su questo modulo che sono semplici da trovare tipo [p] su 4a - [a,m,i] su 1a ... Uhm, io credo che il motivo sia diverso: in linea di massima, la rapida articolazione di ami sulla prima corda viene più semplice, rispetto alla stessa sulle altre corde. Non sono sicuro, ma credo che sia dovuto al fatto che la prima corda possa essere in qualche modo di ostacolo al movimento delle dita sulla seconda corda; diversamente, eseguendo ami sulla prima possiamo "lanciare" le dita, ottenendo risultati che ad un orecchio non pronto, potrebbero suonare falsamente positivi. Esercitarsi sulla seconda corda ci impone un controllo maggiore. Credo...

Da te proprio non me l'aspettavo!!!!! La prima che mi viene in mente è "A mi madre" di Barrios. Ciao

Qualcuno può indicarmi il link alla home page di Richard Savino (se c'è) o quantomento la sua discografia da solista? Grazie.

Il topic di gran lunga più discusso è Dan Brown... Sarebbe stato curioso anche vedere qual'è la discussione che ha coinvolto il maggior numero di utenti...

Il saggio su HVL di Gilardino è interessante e piacevole da leggere. Chissà se un giorno non potrà far parte di un unico volume insieme alle biografie di altri importanti autori/esecutori per chitarra.

In quale prova ti hanno respinto?

Grazie per la risposta. Sabato ho lezione e chiederò ulteriori lumi al luminare. Ciao

Uhm... sono un po' zuccone... Questo argomento è stato citato nella prima lezione di armonia: mi pareva di aver compreso il concetto, ma giorno dopo giorno mi sembra sempre più nebuloso... Allora, prendiamo ad esempio la correlazione armonica: salto di 4a ascendente e 5a discendente. Giusto? Quindi tra T e SD (4a asc.) e D e T (5a disc.) ? Ma ho una correlazione armonica anche tra st e D e spd e st ?? Grazie, zuccone

C'è qualche anima buona che mi spiega, con parole semplici ed esempi a profusione, le correlazioni armoniche, aritmetiche, reciproche e lineari? Danke.

Marco Gammanossi è contemporaneo e molto "immediato".

Si tratta di un sugo crudo, a base di basilico, pinoli, olio extra vergine d'oliva e pecorino. Ciao PS www. spotlandia.com