è un dato certo che l'intonazione del Liuto fosse sempre alquanto empirica, proprio in relazione alla natura stessa dell'intavolatura (che poteva essere realizzata sopra qualsiasi liuto -cioè, su in liuto basso, in Re o in Mi, e su un liuto tenore, in Sol o in La-).
Nonostante ciò mi è stato detto che per riprodurre più fedelmente possibile non solo la sonorità ma anche l'altezza dell'accordatura del liuto rinascimentale italiano Basso in Mi, sarebbe conveniente applicare il capotasto, e non al terzo tasto (consigliabile per il repertorio rinascimentale inglese ad es. Dowland, in quanto eseguito con liuto Tenore in Sol), ma al primo tasto!
La spiegazione di questo accorgimento sarebbe che (detto in parole povere) il "Mi" rinascimentale dei liutisti corrisponde al "Fa" chitarristico moderno (sia come altezza assoluta, sia come sonorità globale).
è sostenibile ed argomentabile una tesi del genere? e come?
Grazie!