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Che strana mentalità
una discussione ha risposto a Waller in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
miliardi e miliardi -
Che strana mentalità
una discussione ha risposto a Waller in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Le mie polemiche sono perchè mi sembravi daccordo con quella norma di cui hai parlato prima................................................ Per il resto concordo. -
Che strana mentalità
una discussione ha risposto a Waller in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Questa cosa mi ricorda un divertentissimo film "canterello" con Rita Pavone e Giancarlo Giannini, in cui il protagonista, serissimo docente di musica, indossa ogni sera una parrucca bionda che gli copre gli occhi, per esibirsi in un complesso rock senza essere riconosciuto. Immagino che questa disposizione del Conservatorio sia stata introdotta per ovviare all'impossibilità di applicare la prima regola che dovrebbe vigere in qualunque sistema comunitario, cioè quella del buon senso dell'etica. Davvero capita che ascoltando un musicista incapace o mediocre, ci si chieda "ma dove ha studiato e chi era il suo maestro?" Non sarebbe piu' utile ribaltere il "problema" sull'allievo, rendendolo consapevole della responsabilità che si assume ogni volta che fa musica in pubblico, non affinchè non faccia sfigurare il suo maestro o la scuola, ma la "M"usica? Piu' seriamente: il "sistema" non dovrebbe mettere in condizione di far esibire allievi preparati e offrire alternative a quelli meno dotati, senza per questo ferirli con un divieto che suona come una bocciatura? Con il nuovo ordinamento, come si conciclia questa regola con i criteri di reclutamento degli allievi? Scusate le tante domande. Comunque anche l'orgoglio di Gippo per qualunque suo allievo che suona in pubblico andrebbe considerato sotto vari aspetti. Al di là del normale "affetto" che lega ogni studente al suo insegnante, se uno suona male, suona male e basta. Però mi suscita già maggiore simpatia. Una cosa che a volte dispiace un po', invece, è vedere in certi programmi dei concerti una specie di "abbandono" delle proprie radici (non so come spiegarmi bene): miscugli di generi, di autori, la ricerca di una piu' veloce popolarità sacrificando la qualità di un repertorio piu' "alto". In questo senso (ma azzardo solo un'ipotesi) forse un insegnante puo' restare deluso se si sfianca per anni per insegnare (ne sparo uno a caso) Villa-Lobos a un allievo e invece alla prima occasione lui si esibisce con "O' sole mio" (magari nemmeno nella trascrizione di Tarrega) Vi saluto che corro a bordare le vele! Butterfly Butterfly, facendo come dici te (non so cosa intendi per repertorio alto ma ho qualche vaga idea e mi attengo a quella), seguirebbero in pochissimi la musica classica !!! Risposta Butterfly : pochi ma buoni -
Che strana mentalità
una discussione ha risposto a Waller in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Piero Bonaguri, gli istituti devono ringraziare chi si iscrive............ Ma meglio se tendono a strafare perchè son sicuro che per lei "lo strafare dell'allievo" può essere molto pericoloso !!! Infatti certi strafari degli allievi evidenziano i limiti dell'insegnante Non è affatto un ingiustizia quella norma ma è una diplomatica tirata per il C**o !!! ( e prendi sul ridere l'ultima frase ) Tu ti troveresti bene in un seminario secondo me !!! -
Che strana mentalità
una discussione ha risposto a Waller in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
E' molto semplice............................se l'allievo non sa suonare niente, la figuraccia la farà insieme a lui anche il maestro Ma la soluzione più seria è quella che non tutti i maestri possono permettersi di fare un "saggio"............. o sei organizzato o non lo sei..... -
Lo vogliamo chiarire una volta per tutte?
Waller ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
No. Il compositore o l'interprete son già ripagati nel momento in cui suonano bene..................non ha prezzo saper suonare come si deve (per dirla alla VISA ).............. Il lavoro vale la soddisfazione........semmai !!! Io penso che gli sbocchi siano derivati dal talento e dalla fortuna e dall'intelligenza. Uno aiuta l'altro........ Non sono neanche daccordo sul fatto sulla frase "il lavoro sembra valere la fatica"....... si sa per un chitarrista che ha studiato che man mano che studia farà sempre meno fatica per l'aquisizione di automatismi. -
Paco de Lucia's Taranta by Artyom Dervoed
Waller ha risposto a Alice nella discussione Interpretazioni
Non male -
Il mondo degli scacchi e il mondo della musica
Waller ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Questa è una mia pop art .......................... il titolo (che nella pop-art conta sempre molto....) è S--------"cacchiera" !!! gli ho tolto solo una S !!! Prendetela sul ridere, il materiale utilizzato è finto !!! -
Se un buon musicista tu vuoi diventar...
Waller ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Gli Aristogatti ......... quanti ricordi !!! -
Janet Marlow, Paulino Bernabè e musica per animali
Waller ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Vedi ........................ Avevo ragione ........ piuttosto che spenderli in un aggiustatura la riparerei in qualche modo appiccicandoci sopra una gomma da masticare per chiudere il buco poi mi comprerei un blocchetto di gratta e vinci che magari con un po' di fortuna ci trovi i 500 mila euro !!! (scherzo) -
Janet Marlow, Paulino Bernabè e musica per animali
Waller ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Dipende dalle posizioni poi........ Ma mi sembra che Butterfly parlava delle crepette non dei buchi. Poi se per far riparare sulla mia 5 crepette devo spendere 500 euri, immagina cosa costa saldarla tutta !!! -
Janet Marlow, Paulino Bernabè e musica per animali
Waller ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Io ho una Kramer Americana, un pezzo pregiato ............ ma se dovessi restaurarla dalle ammaccature (mi sono già informato), dovrei spendere il triplo del valore della chitarra. Inoltre sono pochi a questo mondo che le sanno riparare a dovere. Mi sono informato da un certo liutaio che faceva queste cose a Prevalle....... A volte non conviene neanche........... Ho sentito in giro che una volta si diceva che anche una piccola ammaccatura poteva rovinare il suono..........non è vero !!! quindi, se le spese sono elevate, che motivo avrei di ripararla se suona comunque. Le crepe possono però essere anche di bellezza !! E' segno di una chitarra vissuta. Ma sei in vacanza ad Ischia ?? PS A chi dovrebbero cadere le braccia ?? Penso che tutti sappiano dei costi delle riparazioni !!! Per quanto riguarda la musica per animali ......... numerosi studi dimostrano che le vacche producono di più e stanno meglio ascoltando musica classica. Sono ricerche scientifiche ! inoltre si vuol dimostrare che questa tecnica vale anche per le piante. -
Janet Marlow, Paulino Bernabè e musica per animali
Waller ha risposto a Butterfly nella discussione Interpretazioni
Te lo dico io perchè che motivo c'è a non restaurarle ........... i soldi !!! La musica non è positiva solo per gli animali ma anche per le piante PS Dove sei ........ ad Ischia ?? -
Il mondo degli scacchi e il mondo della musica
Waller ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
La mia opinione? Che mi piace molto giocare a scacchi. Quando vuoi Waller. Anche su Live Messenger. Ben volentieri, magari ci organizziamo i prossimi giorni. Io non ho un apertura preferita, tutto cambia sempre a seconda della risposta dell'avversario. Ho una buonissima difesa..... Il mio pezzo preferito è il cavallo !! perchè è il più pericoloso e imprevedibile.......... -
Il mondo degli scacchi e il mondo della musica
Waller ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sono daccordissimissimissimissimissimissimo... Anche le discussioni del forum e le polemiche presenti in esso sono un po' così, ognuno ha la sua mossa..........finchè qualcuno non da' scacco al re spaventando (sempre che si spaventi ) l'avversario e portandolo alla momentanea difesa......ma quello che conta è il matto !!! Maestro Gilardino sai giocare a scacchi ? W LE GIOCATE DI FISCHER -
Il mondo degli scacchi e il mondo della musica
Waller ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Caruana sugli scacchi invece promette come Michele De Vincenti sulla chitarra da http://www.cci-italia.it/let/rub26.htm (Cage e Duchamp). “Cage offre a Duschamp segreti sui funghi e in cambio gli chiede di dargli lezioni di scacchi”. Così inizia il segnalibro di Nico Orengo di questa settimana che appare su “TTL, tuttolibritempolibero” (anno XXX, N. 1607, 1 aprile 2006, pag. 2) e che ci fa conoscere il libro “Un incontro casuale” di Rachel Cohen, appena pubblicato da Adelphi (traduzione di Stefano Manferlotti, pp. 502, €30,00). Un insolito saggio, come recita il risvolto di copertina, tra il biografico e la riflessione letteraria, un racconto di vite intrecciate di scrittori e artisti americani del secolo scorso. Da Mark Twain a Baldwin, da Lowell ad Avelon. Anche nella bella recensione che ha scritto Nicola Gardini su “Il Giornale” del 27 aprile 2006, a pag. 28, “James&Co., ritratti di signori. E l’America si mette in posa”, è citato un passo del libro che riguarda, inaspettatamente e ancora una volta, il gioco degli scacchi: “John Cage e la moglie di Duchamp si incontravano periodicamente per giocare a scacchi. Duchamp stava a guardare e ogni tanto, scuotendo la testa, diceva: «Come giocate male!».” E’ noto che John Cage, nel quale Duchamp vedeva l’erede del compositore francese Erik Satie, fu suo amico e compagno di scacchi. E’ leggendario il loro incontro avvenuto a Toronto, nel 1968 per una curiosa ed eccezionale partita a scacchi. Un memorabile “Sight-soundsystems”, sorta di concerto generato da una partita tra i due durante la quale la scacchiera modulava, in funzione delle mosse, le musiche eseguite da Tudor, Mumma, Behrman e Cross. Trovo, però, molto significativo che, in entrambe le recensioni, per parlare di un libro sulle figure umane di grandi artisti, sia messo in risalto il gioco degli scacchi e il fascino che questo gioco ha esercitato nel loro animo. Il saggio che Rachel Cohen, giovane accademica del “Sarah Lawrence College” di New York, ha scritto con tanta intensa passione e semplicità di stile, mi autorizza piacevolmente, inoltre, ad indicare un noto e generoso amico di tutti i soci del CCI e della intera comunità scacchistica, che gli è riconoscente per i suoi notevoli contributi e le sue puntuali traduzioni. Parlo del dr. Gianfelice Ferlito, il primo studioso, infatti, a mia memoria e citando una fonte autentica, a raccontare la circostanza dell’apprendimento degli scacchi di John Cage da parte di Duchamp. Al grande artista, con particolare attenzione alla sua passione per gli scacchi, Gianfelice ha dedicato, in diverse occasioni, approfondite e non dimenticate riflessioni. In particolare, in uno dei suoi tanti articoli, apparso sulla “storica” rivista “Scacco”, n. 5, Maggio 1991, pp. 218-220, “Marcel Duchamp. La passione per gli scacchi”, c’è un resoconto di un simposio, avvenuto alla Tate Gallery del 19 gennaio 1991, su «Arte e scacchi». Il richiamo, nella parte che ci interessa, suscita l’interesse di un’importante testimonianza che è raccontata così: “ Alla fine del Simposio John Cage, musicista americano e amico di Duchamp, venne invitato sulla pedana degli oratori e amichevolmente interrogato da Ray Keene e dagli altri partecipanti sui ricordi che poteva avere della sua lunga amicizia con Duchamp. Interessante notare che Duchamp insegnò a Cage come giocare a scacchi e sembra che si arrabbiasse alquanto perché Cage voleva di giorno dedicarsi all'attività creativa (leggi musica) e solo di sera all'attività ricreativa (leggi scacchi) mantenendo così la sua disposizione ludica separata almeno da orari ben fissati. Duchamp invece considerava gli scacchi una «serietà» o meglio «una sacrosanta serietà creativa» a cui dedicarsi totalmente. Questo non gli impedì nel 1963 di esibirsi e stupire i suoi amici e conoscenti in una partita a scacchi giocata al Museo d'Arte di Pasadena (sobborgo di Los Angeles) con una bella ragazza nuda (Eve Babitz). Duchamp è stato fotografato mentre gioca e questa deve essere probabilmente l'unica foto esistente al mondo di una partita a scacchi con donna nuda. Almeno fino ad oggi.” Il gioco degli scacchi non finisce mai di stupire, riteniamo. E ciò anche grazie alla passione di molti che, negli impegni quotidiani, riescono a dedicare un poco del loro tempo per conservare una memoria non superficiale del gioco, attenta alle sua penetrante e fascinosa radice culturale, letteraria ed artistica. (2. IV. 2006) Duchamp, Teeny, and Cage playing chess in a performance, Sightssoundsystems, a festival of art and technology in Toronto, 1968 © 2000 Succession Marcel Duchamp ARS, N.Y./ADAGP, Paris. vero anche ma non solo il fine dell'arte non è solo la manifestazione di una tecnica...v.3d precedente...i primi esperimenti sull'intelligenza artificiale fecero l'errore, comprensibile, di confondere l'espressione di un pensiero intelligente identidificandolo esclusivamente con una sorta di "statistica" o di particolare strategia combinatoria neurale...il gioco degli scacchi fu preso a modello perchè ben rappresentava una certa idea della razionalità...tuttavia ci si accorse ben presto che sono le cose più semplici ad essere le più complesse, e che anche il comportamento razionale (contrariamente a quanto si crede) è profondamente influenzato da emozioni e sentimenti...che attualmente non sono computabili e sintetizzabili attraverso una complessa statistica discorso lungo ma affascinante bel3d Bello questo topic ............................. Bravo Fabio !!! Il gioco degli scacchi è il migliore, è un genio chi l'ha inventato. Il mio "idolo" è Bobby Fisher !!! Chissà dov'è in questo momento !? è un tipo un po' così, magari si è iscritto al forum di Porqueddu e non lo sappiamo neanche !!! Bravo, cervellotico e imprevedibile !!! -
Il mondo degli scacchi e il mondo della musica
Waller ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
In una delle tante biografie in Internet di Josè Raul Capablanca, per chi non lo sapesse un campione famosissimo di scacchi detto anche il "Mozart degli scacchi" ,vi è scritto che forse la musica e gli scacchi sono due discipline in apparenza diverse. Nella realtà invece si tende spesso ad accostare uno stile di uno scacchista a quello di un musicista. Sarà forse anche perchè la creatività o la tecnica sullo strumento è questione di strategia ? C'è qualcuno amante degli scacchi qui dentro dato che siete tutti musicisti ? Quali sono le vostre opinioni in merito ? -
Fernando Sor per chitarra e orchestra
Waller ha risposto a Salvo nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
esiste: Ferran Sor, Simfonia per "il Telemaco nell'Isola di Calipso" Concerto en sol major a violì i orquestra (con Mateu Ferrer, Simfonia en re major, e Carles Baguer, Simfonia en sol major) Orquestra de cambra catalana Montserrat Cervera, violino Joan Pàmies, direttore 2002 la mà de guido, LMG 2051 anche a me sembra fuori discussione che questo brano (il concerto) non renda onore a Sor e potrebbe gettare una cattiva luce anche sulle altre opere sue. Che ne pensate, invece, della Simfonia per "Il Telemaco" o le opere per pianoforte? Si potrebbe anche poter pensare che le opere di Sor siano Sor-ate -
informazioni per chi possedesse chitarra AEX500NS
Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Io uso la chitarra con un amplificatore SR 600w che consiglio a tutti i chitarristi classici e no data la potenza e il suono. Potrei entrare con il jack-jack, ma il risultato non sarà mai come quello di entrare con il jack-canon (jack nella chitarra e canon nell'amplificatore). Non uso nessun mixer !!! entro direttamente. Io vorrei solo sapere se ho ragione io nel dire "se all'inizio entravo con un jack-canon stereo e la chitarra andava bene, l'assistenza me lo deve riparare in modo che possa ritornare come prima". Che scatole.... non poter avere il suono come prima mi frustra... -
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Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Chiedo a voi perchè si tratta di una chitarra classica per chitarristi derivanti dall'elettrica. Le corde sono in nylon. E poi ........... mi fido più di voi che di quelli elettrici. -
Mille e più di mille
Waller ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Porqueddu, modifica il titolo dell'argomento........ vuoi forse far venire la fine del mondo ??? -
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Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
No. Il cavo e l'ampli vanno bene. Domanda posta anche da un assistenza (perchè ne ho girate molte). Sono tornato a casa con un mistero irrisolto. Si fosse poi questo mistero .. un mistero della fede , mi starebbe anche bene. Il grosso guaio è che sembra più un mistero tecnologico !!! e la tecnologia NON DEVE AVERE MISTERI. I competenti devono risolverli. Cavolo, suonavo così bene quando era a posto !! non ci devo pensare -
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Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Io cerco di essere cortese...ma a volte per spiegarti le cose bisogna sempre fare un approfondimento approfondito. Io ho una chitarra yamaha AEX500NS come quella della foto. Ho usato per due mesi un cavo jack-canon stereo. Andava bene. Al terzo mese ha iniziato a dare problemi. Suono che andava e veniva e si abbassava da solo. Dopo vari giri di assistenze, la chitarra è tornata a casa con di nuovo quel problema. Mi hanno detto di usare un cavo jack-canon mono. Gli ho detto che se prima andava anche con un cavo jack-canon stereo doveva andare anche dopo. Mi ritrovo con quel problema. In effetti con il mono va, ma il suono è molto più debole e secco. SONO INCAZZATO. Il suono non è lo stesso e non mi si può venire a dire che non ci sono problemi quando quello è rimasto. La chitarra non lo faceva prima e non deve fare quel casino dopo. Ma sai com'è ............. uno non ti verrà mai a dire "mi spiace, non sono capace di risolvere il problema" -
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Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Ogni tanto lasciamene fregare qualcuna di quelle belle Ah.... un altra cosa ...... Il Canon in questo caso non è quello di Pachelbel !!! -
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Waller ha risposto a Waller nella discussione Rigorosamente Off-Topic