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Giorgio Signorile

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  1. Più che una brutta trascrizione è una brutta esecuzione, mazza che roba. Ma ai mandolini hanno tolto gli ultimi tasti che non arrivano mai alla nota giusta quando vanno all'acuto?
  2. Spero che non riguardi solo te! Bisogna pretendere dai propri insegnanti, chiedere, esigere, sono (siamo) pagati per quello!!
  3. Scusate ma non capisco che topic è questo?? Si intitola "un buon insegnante ecc ecc" ma non parla quasi mai della questione. Due cose sull'argomento: io non sono un concertista, o meglio, non ci vivo, insegno, faccio delle cose con e grazie alla chitarra, che mi danno da vivere. Il mio insegnante non è mai stato un concertista, ma in lui ho riconosciuto una persona umile e competente, gioiosa e vogliosa di conoscere e distribuire la sua conoscenza. Ho frequentato corsi tenuti da grandi concertisti, riconoscendo in loro una competenza tecnica assoluta ma sovente una difficoltà di relazione umana notevole. E non mi stupisce la cosa, perchè è umano, perchè per insegnare bisogna aver voglia di entrare nella persona che hai davanti, non basta buttargli delle idee, bisogna saperle buttare nel modo giusto, individualizzare lo studio, avere chiari gli obiettivi e la metodologia. E un genio, come posso considerare io un grande concertista, non vive sempre nel mondo normale, deve vivere nel suo mondo per essere ciò che è. Dal grande"concertista" voglio l'esempio, lo stimolo, dall'"insegnante", bravo certo, preparato e competente come tanti fortunatamente ormai sono, voglio la strada, la direzione di guida, il metodo. Ciao!
  4. Ma quello del LAGQ era un bis?
  5. Il brano che suona non l'ho mai ascoltato ma la chitarra è sicuramente una Kohno!
  6. E' un falso! sto per compiere 24 anni! Ho dato incarico a Fabrizio Corona di venire a fare le foto al mio compleanno!
  7. perfetto, ci sto dentro, vado ad iscrivermi!
  8. Mosso, nel senso di Carlo Mosso
  9. 1 non ricordo 2 Mosso, un brano di cui ricordo il titolo, ma mi servì per affrontare successivamente le opere di questo grande compositore piemontese 3 differenze fra le intavolature, tedesche, italiane ecc e relativi compositori Ciao!
  10. http://www2.kb.dk/elib/noder/rischel/RiBS0120.pdf http://www2.kb.dk/elib/noder/rischel/RiBS0189.pdf http://www2.kb.dk/elib/noder/rischel/RiBS0196.pdf http://www2.kb.dk/elib/noder/rischel/RiBS0198.pdf ad esempio..........
  11. p.s. per king: le medie a indirizzo musicale non sono più sperimentali dal 2000 se Dio vuole!!!! Ciao!
  12. Ogni esecuzione è buona se l'esecutore la sa giustificare in modo intelligente. Nel tuo caso direi solo che accentare tutte queste note rende il brano un pò pesantuccio. Nella mia idea, che fotunatamente non è solo mia, lo studio rappresenta più un movimento di "risacca", un viaggio di andata e ritorno verso la prima corda e il basso, con la relativa apertura sonora. Se poi sfrutti la ripetizione con un piccolo effetto forte -1 volta- mp -2 volta-...... ciao!
  13. Piangere serve a poco. Tutt'al più serve a consolarsi e a dirsi "avrei potuto fare tante cose ma sfiga vuole che sono nato qui". Guarda che non è tanto un problema di dove si abita- e te lo dice uno di Cuneo- ma di quanto si crede in ciò che si fa e di quanto si è disposti a sacrificarsi per ciò che si ama. A volte pensiamo che essere di "periferia"abbia in sè connotati negativi: ma guarda che vivere in ambienti sereni fa solo del bene, aiuta lo studio,la concentrazione, il rilassamento: semmai poi bisogna sfruttare queste condizioni a proprio favore e controbattere la calma del vivere quotidiano e ciò che buono offre con la "rabbia" di chi vuole uscire dalla provincia e dal provincialismo e dimostrare ciò che sa fare. Quanto poi alla rassegne e ai festival....ho visto cose egregie nella tua regione, bisogna anche lì scegliere dove andare, ma prova ad organizzare tu qualcosa: bisogna bilanciare l'esigenza del pubblico con quella degli addetti ai lavori ecc ecc, credo sia difficile... Ciao!
  14. Benvento Ambe! sono felice che tu stia lavorando su dei miei pezzi. Giochi d'acqua è molto impegnativo rispetto a Tramonto, soprattutto per alcuni allargamenti della sinistra e per la tenuta dei suoni. Sarò felice di ascoltarli quando vorrai, ciao!
  15. benvenuto Daniele!
  16. Sicuramente il percorso di studio è importante e in qualche modo influenza le nostre scelte: ma ultimamente si è andati molto avanti nella ricerca musicologica e il ventaglio di possibilità di scelta si è allargato notevolmente. Direi che in Italia ci sono alcune edizioni che si contraddistinguono per accuratezza nella ricerca delle fonti, per serietà nella revisione e nella diteggiatura e percura anche grafica. Tutti pensiamo subito al lavoro che fece Ruggero Chiesa per la Suvini Zerboni, relativamente all'800 e ad alcuni altri autori, penso a Bach nella revisione Chierici, stessa edizione...opere di riferimento per chiunque si avvicini a questo repertorio. Nel 900 e nella contemporanea il lavoro della Berben è notevole per quantità e qualità: anche qui direi che si tratta di un'edizione di riferimento (pensa alle rev di Gilardino su tutto il repertorio del 900 contemporaneo, autori come Mosso, Haug, Bettinelli, Rosetta, Gilardino stesso ecc). Per chiudere, è bene sì parlarne con l'insegnante, ma tieni sempre presente che sovente si insegna come e sui testi sui quali si è appreso -non così per tutti fortunatamente- e quindi è meglio chiedere, informarsi, cercare, in prima persona, se si ritiene di avere sufficiente capacità critica. Ciao!
  17. Se leggo lo spartito trovo indicazioni di tempo al Tema (Andantino), alla variaz V, Un poco più adagio, e alla variaz.VI, Allegro vivace. Mi sembra chiaro. Bisogna giocare sulla dinamica interna, sugli accenti...Sono variazioni mlto differenti l'una dall'altra, e molto caratterizzate: la 1 ha molto da dire interpretativamente, col gioco melodico tra canto e bassi, la 2 con i legati ecc. Mi sembra che non sia un problema di farle un pò più veloci o lente, quanto di lavorare sul fraseggio e, come dicevo, sulla dinamica. Quanto alle ultime due, lì si, è necessario andare di velocità anche: il più adagio mi piace a 69 la semiminima, non di più, e l'allegro vivace almeno a 138-144. Ciao!
  18. Perbacco! stavo per mettermi a ripassare i Valses poeticos e mi sono sentito una cacca. Devo trovare assolutamente qualcosa di nuovo altrimenti mi stacco da me stesso
  19. Va bè che sono del 62 ma neanche i miei allievi mi danno del lei....ciao Cristiano neh
  20. ...e chi non fa il critico suona la viola ah ah scusate mi è venuta così, chiedo pietà
  21. Suona normalmente. La chitarra non è il liuto, se poi, per gusto tuo, vuoi suonarti i pezzi rinascimentali col capotasto mobile per fare più "ambiente" ok. Ma nel momento in cui suoni con la chitarra un brano scritto originariamente per un altro strumento mi sembra inutile cercare di far assomigliare la chitarra allo strumento di partenza. Godi della chitarra e via, ciao!
  22. Bè, questa artista è dotata di una tecnica mica male no? Cominciamo a dire questo. E poi in questo repertorio ci può anche stare: è una scelta che sicuramente sarebbe in grado di giustificare anche culturalmente. Non si suona così solo studiando chitarra e basta, bisogna metterci dell'altro. A parte i vestiti of course
  23. http://www.ricordi.it/download/Catalogo_Scuola.pdf http://www.anselmocananzi.it/PEDAGOGIA%20MUSICALE/biblio_generale.htm dai un'occhiata, quando torno a casa te ne parlo più approfonditamente, ciao Giò
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