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Tutti i contenuti di Giorgio Signorile
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Pagare per pubblicare?
Giorgio Signorile ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Intimamente credo anch'io sia così. Il mio "editore" torinese Zedde (è pubblicità? bè se la merita) è assolutamente puro sotto questo punto di vista e con lui spero di continuare la collaborazione. Ma dopo la artecipazione e la segnalazione ad un concorso terminato lo scorso fine settimana ho ricevuto da un'importante casa italiana una proposta che parla di pubblicazione...pagamento una tantum ecc... -
Pagare per pubblicare?
Giorgio Signorile ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ad un compositore che vuole farsi conoscere conviene o no pagare (perchè ho visto che è praticamente così che si fa) per farsi pubblicare? Dico, pagare nel senso di "contributo" per la stampa ...che ne dite? pur credendo nei miei lavori sono un pò timoroso, per parlar bene, della cosa, anche se mi rendo conto che, in fondo, si parla pur sempre di commercio. Resto in attesa -
info Cuoras, Angelo Bellisario
Giorgio Signorile ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Ho ritrovato questo autore nel mio archivio, con Cuoras, per chitarra sola. L'ho riletto e con piacere mi sono accorto di aver accantonato da anni un brano bello, ben scritto, che suona bene. Mi piacerebbe sentire la vostra idea, se lo conoscete, altrimenti ve lo consiglio. Ciao -
ciao a tutti
Giorgio Signorile ha risposto a giordario nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Ciao collega benvenuto!!! -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Maurizio suvvia se a te piace una cosa te la suoni, a che ti serve la benedizione? Ognuno ha il suo spazio, ognuno fa le sue scelte. Per me qello che conta è essere coerenti con se stessi e onesti. Ho avuto un grande insegnante, Pino Briasco, non era (è ) un John Williams e neanche un Julian Bream, ma è un uomo vero, umile, con idee ben precise, coerente e cosciente del proprio essere. Tra le altre cose mi ha insegnato quanto sia importante cercare di dimostrare ciò che siamo con onestà e semplicità, ma anche con determinazione e coraggio. Alè, ciao! -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
In tutta franchezza non capisco cosa c'entrino le composizini citate con l'onestà intellettuale di chi le suona. Ognuno potrà avere il suo gusto, il suo repertorio, il suo stile? O tutti dobbiamo suonare le stesse cose facendo finta che ci piacciano pure? -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ti posso assicurare, come testimoniano le righe seguenti, che scrivendo quella riflessione non ho pensato a te. ...I due brani del chitarrista cuneese Giorgio Signorile, intessuti di trame leggere, ci riportano a territori familiari. Si tratta di due brevi “improvvisi” lavorati su un acquatico tappeto di arpeggi atto a sostenere una linea melodica che trova nella reiterazione di piccole cellule il suo punto di forza. Ne aspettiamo volentieri e con curiosità gli sviluppi in incisioni a venire... http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=2335&start=40 Avevo letto e non ti avevo ancora ringraziato per le tue belle parole. Ovviamente sul discorso vendere libri scherzavo! Se ci vediamo a Torino sarò felice di regalarti il mio (quello che i miei alunni con gioia comprano eh eh) Ciao -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Urca Alfredo mi fai sentire in colpa così....tra le altre vigliaccate ho commesso anche questa, ma pratico un prezzo politico, decisamente scontato rispetto al negozio... -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Infatti non è Giorgio che scrive la frase da te citata ....anche se non sono così sicuro che l'amatore (vero, evoluto) sia un essere così dannoso. Intendiamoci con le parole però. Per amatore intendo chi fa della musica non il suo lavoro ma la sua passione e come tale va a cercare dentro alla musica cose che a volte al professionista sfuggono. Non ho mai avuto problemi a relazionarmi col mondo amatoriale, anzi sovente ho preso spunti importanti per la professione, ma è la mia esperienza, probabilmente la tua è differente se pensi così. Tu ti occupi prevalentemente di contemporanea, forse quello è un campo in cui l'amatore tradizionalmente inteso non è molto ferrato, forse parte di lì la tua osservazione. Può essere l'argomento per un nuovo topic che dici?Ciao -
Cerco info sui corsi di Formazione Musicale di Torino
Giorgio Signorile ha risposto a prf83 nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Gli insegnanti sono di livello, la quota di iscrizione, soprattutto se confrontata con quelle della maggior parte degli Istituti musicali comunali che conosco, è bassa, sei a casa....vai tranquillo, ti chiamo per darti altre info più tardi, ciao! -
La chitarra classica a che punto è?
Giorgio Signorile ha risposto a Maurizio Pennisi nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sovente la questione posta da Maurizio viene fuori. Io non sono molto d'accordo: è vero che la chitarra non ha la notorietà del violino, del pianforte, dell'orchestra sinfonica, ma nel suo "piccolo" sta vivendo un periodo di crescita mica male! Non voglio raccontare la mia storia, ma ogni anno sforno dalle medie ad indirizzo musicale sei, sette allievi che nella maggioranza dei casi continuano, chi in conservatorio chi all'istituto comunale (comunque anche se non continuassero non sarebbe certo una sconfitta, le medie sono una scuola di orientamento e di formazione). Come me, ci sono centinaia di colleghi, in tutta Italia, che svolgono una funzione di insegnamento di base, con competenza e passione. E queste scuole esistono da circa 25 anni, pensa a quanti ragazzi sono passati e hanno incontrato il mondo della chitarra. Quello che mi stupisce un pò è una certa indifferenza del mondo "accademico" rispetto a questa realtà, fatta di scuola in senso stretto ma anche di concorsi musicali ad hoc, pubblicazioni didattiche e musicali, corsi di musica d'assieme, laboratori ecc. Direi che bisogna lavorare molto in questa direzione, collegare bene il mondo della didattica di base con quello superiore, per cercare continuità e dare quindi un'immagine migliore di quello che è il nostro mondo (sovente i ragazzi e le famiglie restano un pò "stupiti" da una certa freddezza che si respira in ambienti conservatoriali, non in tutti ovvio) Ciao -
Non sono una chitarrista ma vorrei provarci
Giorgio Signorile ha risposto a anuket nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Assolutamente d'accordo! Da sola nessuno ti dirà mai se stai facendo bene o male, e soprattutto nell'impostazione iniziale, è troppo importante. Tanto per avere un'idea puoi prendere il Guitar gradus, che parla anche di postura con qualche disegno...ciao! -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Infatti parlavo di compendiare, ciao! -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Proprio partendo dal momento in cui l'alunno imposta per la prima volta la sinistra...siamo sicuri che partendo dal primo tasto della prima o seconda corda otteniamo un buon risultato? Cioè come è possibile che nessun didatta si sia mai posto il problerma che all'inizio è molto difficile trovare e mantenere una buona posizione allungando il braccio fino al primo tasto? Mentre cominciare ad esempio al V o al VII addirittura con un barrè mobile sarebbe più utile e vantaggioso...e continuando com' è possibile che la prima nota suonata debba essere quasi sempre col primo dito sulla seconda corda -perchè si chiama do- pur essendo il primo il dito più difficile da impostare? Ecco perchè certi testi, fra cui quello in questione, mi sembrano assolutamente obsoleti, soprattutto tenendo presente che sono stati scritti dopo l'esperienza tecnico-didattica di Carulli, Giuliani, Aguado, Tarrega ecc Ciao! -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Vero. Dobbiamo allora scriverli i testi, perchè nel panorame delle opere didattiche di livello base questa impostazione manca del tutto. Si parte con testi che danno per scontata tutta la parte introduttiva, di impostazione attraverso studi semplici e moderni, delle due mani. Da questo punto di vista nell'800, quando erano molti meno i possibili fruitori, c'era molto più materiale...(a parte il fatto che magari era difficile trovare i libri) -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Vero. Dobbiamo allora scriverli i testi, perchè nel panorame delle opere didattiche di livello base questa impostazione manca del tutto. Si parte con testi che danno per scontata tutta la parte introduttiva, di impostazione attraverso studi semplici e moderni, delle due mani. Da questo punto di vista nell'800, quando erano molti meno i possibili fruitori, c'era molto più materiale...(a parte il fatto che magari era difficile trovare i libri) -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
eh eh Fabio è vero che bisogna educare ma bisogna anche tenerseli gli allievi...il testo che citi, ottimo per migliorare la lettura, anche a prima vista, in posizioni non usuali per chi inizia, va usato in modo intellgente e con parsimonia. Credo che all'inizio dello studio si debba partire dal mondo musicale dell'allievo, senza imporre una propria idea di "repertorio", e una volta instaurato un reciproco rapporto di stima e fiducia...via, si può provare con tanta musica, anche Dodgson ecc, ma forse stiamo uscendo dal tema...ciao! -
Julio Sagreras - Le prime lezioni di chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Un grosso problema del primo volume, facilmente aggirabile compendiando con altri testi, è che obbliga la mano dell'allievo all'inizio del cammino a lavorare subito in posizioni fisse, accordali. La mano ha bisogno certo di trovare una sua impostazione corretta ma in modo graduale, progressivo, partendo da lavori, possibilmente monodici, che privilegino l'uso di un dito per volta, la ricerca del contatto dito-corda, pìù che l'allargamento della mano ad impostare posizioni accordali. Il problema del primo dito che si flette, del quarto che non cade a martello, tutte cose che chi insegna conosce bene, con questo genere di esercizi e studi non viene risolto, e neanche affrontato...comunque, ripeto, si può e si deve compendiare, questi piccoli brani, dopo un paio di mesi e a piccole dosi, pssono sempre servire Ciao -
studio e analisi Niccolò Paganini e la musica per chitarra
Giorgio Signorile ha risposto a Alfredo Franco nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Il discorso della musica per chitarra di Paganini riflette l'ansia da prestazione della maggioranza dei chitarristi che conosco. Quando c'è da cantare, da respirare e godere di un suono prodotto....bisogna subito correre a farne un'altro e un'altro ancora. Con certi autori non può essere così perchè gli ammazzi la musica. Anche nella semplcità dei Ghiribizzi o di una Sonatina c'è tanto da dire e da ascoltare. Il problema è ragionare con la propria testa -
Musica o musicista?
Giorgio Signorile ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Io in questo interessante discorso parlerei anche dell'onestà intellettuale del musicista-chitarrista. E' vero che c'è tanto ciarpame sudamericano e non, ed è vero che c'è altresì gran bella musica, ma questi due tipi di reprtorio sono innanzitutto assoggettati all'intelligenza e, dicevo prima, all'onestà di chi li esegue. Sono discorsi che non si possono scindere, la musica da sola non vive, bisogna che trovi uno strumento ed uno strumentista. Ogni repertorio può avere un senso...ma forse relativizzo troppo... -
segnalazione Libro consigliato - 'Suonare in Pubblico'
Giorgio Signorile ha risposto a Mudarra nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Training mentale per il musicista, Renate Kloppel, edizioni Curci; come rendere lo studio più efficace e aumentare la sicurezza in pubblico. p.s.Lo dice lei, io l'ho solo letto, interessante e, credo, utile per avere qualche appiglio in più nella conoscenza di se stessi Ciao! -
Sigmund
Giorgio Signorile ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Magari è toscano e scrive come parla.... -
Ciao a tutti
Giorgio Signorile ha risposto a Musicava nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Lo siete tutti e due -
info Cosa suonare nei bis?
Giorgio Signorile ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Summer souvenir, di Giorgio Signorile Giochi d'acqua, di Giorgio Signorile Lasciati avvolgere, di Giorgio Signorile ...sono specialista in bis...tris... -
Accordatura e sonorità del Liuto e trascrizioni per Chit.
Giorgio Signorile ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Che dire...nel momento in cui suoni pagine per liuto con la chitarra...il discorso è finito, cioè stai suonando la chitarra e quindi devi suonarla con la sua sonorità, cercando la sua natura, applicare accorgimenti veri come capotasti mobili e simili ne cambia già il "sound"originale. Un conto è la teoria che citi, in cui non entro perchè non la conosco, un altro è la sua realizzazione pratica Ciao!