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Giorgio Signorile

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Tutti i contenuti di Giorgio Signorile

  1. Il trucco è sempre di capire bene il meccanismo fisico del legato e di avere la posizione della mano corretta, altrimenti puoi provare 6 anni ma non uscirà mai niente. Sovente faccio finta di dare uno schiaffo all'alunno: se parto da 1 centimetro è una carezza, ma se parto da 20 è una sberla. Se il movimento della mano è lento non provoca danni, ma se è veloce sono guai... Una volta verificate queste cose devi provare una serie di esercizi adeguata e progressiva, sarebbe utile sapere quali testi hai, se ne hai, e che tipo di legato ti da dei problemi, asc, disc..
  2. In una situazione simile direi "qualsiasi cosa suonata col cuore". Credo sia un contesto dove l'ordine preciso delle note e il loro significato (o almeno quello che diamo loro generalmente)abbiano un valore differente. suonare col cuore e sul cuore Mazza è proprio San Valentino mi sento sbrodoloso da morire....
  3. Quanto ti paga Gilardino per un post così? Dai scherzo, sai la chitarra è veramente uno strumento magico per i piccolissimi? il timbro caldo, il suono delicato, fanno bene ai bimbi nella pancia della mamma. Non so, ma questi suoni, in forma di dolce ricordo entrano poi a far parte dell'io più profondo del bimbo e restano lì, e magari si risveglieranno in futuro chissà...
  4. Mi piacerebbe conoscere la vostra idea sul test di Bentley, che nella nostra scuola d indirizzo musicale usiamo come prima prova -uguale per tutti ed eseguita da cd, per evitare anche piccoli errori di esecuzione-, prima del colloquio attitudinale individuale. Io lo trovo ottimo innanzitutto perchè da qualche parte bisogna pur partire, con una prova che permetta di valutare tutti allo stesso modo, basandosi su qualcosa la cui validità è stata certificata negli anni. Voi usate test di gruppo tipo questo o vi basate principalmente su prove singole attitudinali? Grazie
  5. eh eh ogni mattina la mia Sveva se lo guarda prima di partire per la scuola (anche perchè dopo c'è Lilo e Stich che piace anche a me..) Sì, tutto quello che può attirare i bambini alla musica, se fatto con simpatia, gioia e spontaneità va bene. Sono nati tanti corsi di "musica come gioco" e ben vengano. L'importante è che alla base ci sia la ricerca della felicità del bambino e cosa c'è di più bello per un bimbo di saltare e giocare a suon di musica...e poi, piano piano si vedrà che capita. Non mi chiedo neanche se dopo sti corsi continuino o meno a suonare, mi basta che abbiano vissuto bene dei momenti in cui la musica e loro insieme erano protagonisti di una festa. Poi si potrebbe aprire una discussione sul metodo Suzuki ecc, ma questa è un'altra questione... ciao
  6. Ciao Magic, che piacere vederti anche qui!
  7. Quando parlo delle responsabilità degli insegnanti mi rifaccio ad alcuni ricordi relativi al Concorso riservato di Roma del 2000, per ottenere l'abilitazione all'insegnamento di strumento musicale. Non so chi di voi abbia partecipato ma alcune, tante, di quelle "dimostrazioni di lezioni pratico-teoriche"a cui ho assistito mi hanno convinto che un sano aggiornamento obbligato per la categoria sarebbe il benvenuto. Mi ci metto anch'io ovviamente, nessuno è escluso dal poter rimettere in gioco la propria attività... Ciao
  8. Mi piace moltissimo l'approccio al problema democratico e sincero di Francesco, quando dice che il V è un esame intermedio che deve incoraggiare. Io questa possibilità, pur essendo un buonista, non l'avevo messa in conto: è vero però che l'alunno, in un cammino lungo come questo, ha bisogno di trovare anche spinte emotive incoraggianti e una relativa semplicità nel superamento degli ostacoli può giovargli. L'unico scupolo che mi faccio è che il tasso di abbandono dopo il V è piuttosto alto, soprattutto rispetto ad altri strumenti, e mi chiedo allora se non sarebbe chiedere qualcosa in più prima del diploma piuttosto che dopo. Non sapevo poi degli esami di passaggio e questa mi semba una cosa buona. Ai miei tempi si facevano solo se non avevi l'8...
  9. Non è tanto un discorso di prove relative all'esame stesso, ma di come ci si arriva, con che preparazione musicale e culturale. Questo proprio per migliorare il rapporto chitarra-musica che, pur essendo cambiato negli anni è ancora a mio giudizio deficitario. Però un pò più di contemporanea la metterei e toglierei alcune prove che possono essere inglobate in altre, penso allo studio sugli abbellimenti, agli arpeggi di Giuliani. E per quanto riguarda la musica antica mi piacerebbe qualcosa di più maturo, dove il discorso della polifonia debba comunque essere affrontato, anche senza sovrapporsi al programma dell'VIII, ma senza le semplificazioni di certi brani del '500 italiano (pescathore ecc) che, se funziona in fase di studio iniziale mi sembra troppo "semplice" in sede d'esame. Tu sei per lasciare così o vedresti qualche modifica nel programma? Ciao!
  10. La butto lì, vediamo cosa capita. A me sembra che il compimento inferiore di chitarra sia troppo facile.Lo dico seriamente, mi sembra che per un allievo "normale" superare questo "scoglio"sia davvero troppo semplice: non sto parlando del percorso intrapreso per arrivare fino al V, ma dell'esame puro e semplice. Sovente parlo con ragazzi che preparano così, sottogamba, il comp inf, sia strumentalmente che culturalmente e poi si piantano: perchè manca l'abitudine a studiare in un certo modo, perchè si studiano solo i pezzi dell'esame e tutto il resto si salta (pensate a Sor e a quanti pensano che ci siano realmente 20 studi in tutto...colpa degli insegnanti anche...).Pensate alla musica antica, a ciò che si può fare per la musica contemporanea, studiando sì un brano ma ascoltandone mille e cercando di capirci qualcosa. Come sempre dipende molto dall'insegnante ma visto che nel mondo della chitarra sono molti gli amatori, vedo che tanti si illudono che il percorso fino al cosidetto diploma in fondo non sia così difficile...si illudono però Che dite? Un saluto
  11. Si è vero! alla fine il pezzo meno interessante musicalmente pare essere proprio il Chorinho...già dal suo nome "riduttivo" nasce male..
  12. Concordo con l'amico Oliali sulle prime impressioni relative all'ascolto del pezzo nuovo. Ho comprato la Suite, analizzata rispetto alle precedenti versioni e diteggiature e ringrazio davvero Frederic per l'ottimo lavoro svolto. Anche la parte introduttiva è bella e utile. Suonando il Valse nuovo mi sono venuti in mente, per spirito d'associazione, musicale-evocativa, più i preludi che altre opere di HVL. C'è una difficoltà nel trovare una chiave di lettura parallela a quella usata negli altri pezzi della Suite. Forse non è neanche da trovare, essendo comunque un brano che Villa Lobos non aveva di suo inserito nella suite...sbaglio?
  13. Ciao Ermanno, ciao Matteo, ci si rivede...
  14. Ringrazio gli amici del forum per l'accoglienza!!
  15. Grazie dell'apprezzamento Giulio, ho detto all'editore di mandartene 340 copie in contrassegno Grazie davvero
  16. Ogni scelta ha i suoi tempi... Ricambio l'abbraccio Lucio!
  17. Se diventi famoso anche per i poster...
  18. Ma è un complimento sai! Il tuo atteggiamento nei confronti del mondo, un pò snob (tu non il mondo), distaccato e sabaudo lo trovo, simpaticamente, crudele, il contrario del buonismo imperante insomma. Aiuta a tenere a bada i rompiballe e a migliorare i rapporti con chi ti interessa...devo imparare...
  19. E' vero Alfredo, ti avevo dato del barbèt....confermo! ciao a tutti
  20. Buongiorno, sono un chitarrista cuneese che naviga tra i 44 e i 45. Insegno in una media a indirizzo musicale, e cerco di vivere la chitarra nella sua meravigliosa totalità, a 360 gradi, insegnando, suonando e scrivendo qualcosa... Non sapevo bene se entrare nel forum poi ho deciso che in fondo si tratta "solo" di parlare di musica e scambiarsi opinioni, crescere e condividere. E il nostro mondo ne ha bisogno. E ognuno di noi, nella sua diversità, può servire all'altro. Sono troppo buonista? Forse ma mi piace così. Un saluto ad alcune conoscenze di vecchia data, dal complesso e apparentemente crudele ( ) Alfredo Franco, ad Angelo Gilardino, al mio conterraneo Vladimir, a Prf, a Butterfly, a Lucio Matarazzo e, ovvio a tutti gli altri presenti
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