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info English Suite, John Duarte
Lucio Matarazzo ha risposto a PaolinoCh nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Ciao Angelo. Ti risulta che la SGAE (per gli altri la SIAE spagnola) abbia riprotetto Albeniz ed altri autori iberici? LM -
Pizzicato bartok
Lucio Matarazzo ha risposto a Roberto Guariglia nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
in questo caso maestro Matarazzo cosa consiglia? Ciao Caterpillar. La mia era solo una ulteriore precisazione a quanto detto da Angelo Gilardino: "Il pollice della mano destra spinge la corda dall'interno verso l'esterno, perpendicolarmente alla tavola armonica, e la rilascia di colpo, mandandola a urtare le barrette." Ciao LM -
info Repertorio per duo di chitarre
una discussione ha risposto a Lucio Matarazzo in Altre discussioni sul repertorio
"Les guitares bien tempérées" op. 199 di M.Castelnuovo Tedesco sono edite in 4 voll. dalle edizioni Bèrben nella collana di musiche per chitarra diretta da A.Gilardino nella revisione, curata sui manoscritti originali, del duo M.Fragnito-L.Matarazzo. Vol. I E.9941B. Vol. II E.9942B. Vol. III E.9943B. Vol. IV E.9944B. La Fuga Elegiaca (composta da un Preludio ed una Fuga strutturati come quelli dell'op. 199) esiste in due versioni, di poco differenti, in La minore ed in Sol minore. LM -
Pizzicato bartok
Lucio Matarazzo ha risposto a Roberto Guariglia nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Dipende anche dalla velocità con cui devi produrlo, intendendo con velocità sia quella derivante da più note in successione da suonare con pizz. Bartok, sia se hai da suonarne una in mezzo ad un gruppo veloce di note. Spesso basta una presa normale col polpastrello del pollice e leggera rotazione del polso in senso antiorario, manovra che può essere fatta in maniera molto rapida. LM -
Musica per chitarra e imitazione della natura
Lucio Matarazzo ha risposto a Butterfly nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Né più, né meno, credo, di ciò che fa un interprete quando assurge al ruolo di Artista. LM -
Info su manuale di armonia di Bruno Coltro
una discussione ha risposto a Lucio Matarazzo in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Purtroppo l'Armonia Complementare, che ricordo a tutti nella sua reale dicitura è "Cultura musicale generale", è uno dei più antiquati corsi del Conservatorio. Non credo di dire una novità se imputo questo al fatto che molti insegnanti di quei corsi sono di derivazione compositiva (leggi compositori non in grado di comporre, né tantomeno di insegnare composizione, con le dovute eccezioni) e che gli alunni di quei pochi che provengono da estrazioni diverse sono spesso in difficoltà per il fatto che gran parte dell'esame è imperniato sulla realizzazione del basso numerato. Ricordo che nei primi due anni di mia frequenza al corso di Composizione (...lustri fa) non ho fatto altro che ripetere le stesse cose che studiai nel corso di Armonia Complementare! LM -
Musica per chitarra e imitazione della natura
Lucio Matarazzo ha risposto a Butterfly nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Direi che questa è diventata una vera e propria esigenza, già sentita da tantissimo tempo. Non è un caso che anche nei conservatori, una delle discipline che più sono gettonate nei nuovi programmi degli unici corsi dove si è potuto inserire qualche elemento di novità (quelli di II Livello, insieme purtroppo a tante cose inutili) è proprio l'analisi. E' obbligatoria, come tu dici, una buona conoscenza dell'armonia. "Assediato da numerosi studenti di musica che vogliono imparare da lui i "segreti" della nuova tecnica compositiva, irritato, egli li disilluse subito, sottoponendoli ad un preliminare esame di armonia tradizionale; dopo di che li convince a ricominciare da capo, abbandonando i vicchi metodi (realizzare un basso numerato e armonizzare una melodia data) per intraprendere lo studio dell'armonia attraverso la sua evoluzione segnata nelle opere dei grandi maestri; e come esercizio li costringe spesso ad armonizzare corali e a scrivere contrappunti a quattro voci." A.Schönberg: Funzioni strutturali dell'armonia" Il Saggiatore 44, introduzione di L.Rognoni. Vorrei segnalare che recentemente nei conservatori è stata introdotta anche un'altra disciplina, a supporto dell'analisi stessa: "Storia dei sistemi di analisi". Potrebbe contenere ulteriori spunti interessanti di approfondimento. LM -
Mordenti e trilli sulle Suites di Bach
Lucio Matarazzo ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Come al solito Angelo si distingue anche nel focalizzare i problemi. Considero questo - la strumentalità - come il criterio cardine intorno a cui dovrebbe ruotare tutto ciò che riguarda "l'adattamento" chitarristico di materiale scritto per altri strumenti e quindi, translando, anche delle trascrizioni nella loro interezza. Così come è impensabile mettere un trillo in un punto impossibile strumentalmente (e non metterlo in luoghi dove il compositore non lo ha segnato, ma che spesso sembrano proprio ideali per una perfetta esecuzione), così questo concetto dovrebbe valere anche per le trascrizioni, spesso "piene" di note difficilmente riproponibili con la chitarra se non a caro prezzo, come ad es. andamenti non consoni al carattere dei brani o stiracchiamenti forzati con mancanza di legatura nelle esecuzioni. In fondo, a ben pensarci, se il fattore più importante è la strumentalità (e io concordo su questa considerazione), si tratta proprio dello stesso problema. LM -
Hill/Wiltschinsky Guitar Duo
Lucio Matarazzo ha risposto a tamada nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sul sito ufficiale del duo c'è scritto che stanno registrando un nuovo cd: http://www.hill-wiltschinskyduo.co.uk/page.php?domain_name=hill-wiltschinskyduo.co.uk&viewpage=news Ciao tamada. Grazie per l'informazione. Sono contento di essermi sbagliato sulla loro attività anche se, in verità, mi riferivo a quella concertistica, non vedendoli da parecchio tempo citati in stagioni concertistiche importanti e men che meno in festival di chitarra. Vedendo la cospicua produzione discografica credo che anche la loro presenza sulla scena concertistica sia parimenti intensa. Non ho ascoltato registrazioni recenti per cui non posso esprimere un giudizio diverso da quello che ho già dato. Un saluto, L -
Hill/Wiltschinsky Guitar Duo
Lucio Matarazzo ha risposto a tamada nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao Tamada. Ho ascoltato diversi dischi registrati dal duo Hill-Wiltschinsky e quindi anche quello che tu citi (Hyperion A66113) dove, fra molti brani che non rappresentavano una gran novità nel repertorio dei duo, vi era anche la prima esecuzione della Suite Spagnola di M.Gangi. Molto migliori mi sono sembrati i CD, nei quali ricordo una bella interpretazione dei Tre Pezzi op.119 di J.Absil. Il duo ha avuto un periodo di grande affermazione negli anni '80, che lo ha portato ad esibirsi anche in sale prestigiosissime, come la Filarmonica di Berlino. Già da tempo però non ho più sentito parlare di loro e non sono certo neppure che siano ancora in attività come duo. Ho anche avuto il piacere di ascoltare un loro concerto dal vivo tenuto a Roma anni fa e mandato in onda da Radio3 per i concerti aperitivo della domenica sponsorizzati dalla Martini, in una stagione anche questa molto prestigiosa. Pur concordando con le note scritte da C.Cooper "their performances are alive, zestful, invigorating" devo dire che li pongo, ma è un giudizio personalissimo, un gradino al di sotto di altre formazioni stabili, come il Duo Groningen, il Frankfurter Git. Duo o alcuni duo americani. Il paragone con gli Assad mi sembra un po' azzardato, anche se questo duo ha da tempo lasciato la sua iniziale ricerca sul repertorio "classico", in favore di quello popolar-sudamericano di grande effetto e richiamo di pubblico, eseguito per altro in maniera brillantissima. Se guardiamo però alla storia di questa formazione devo dire che considero tutti molto lontani dai celebri fratelli Abreu che nella loro pur breve carriera hanno segnato delle vette difficilmente raggiungibili. Nelle mie preferenze accanto ai Concerti di Bartok eseguiti da Pollini, o alle numerose direzioni dal vivo di musicisti come Celibidache, il disco del Concerto di Santorsola x 2 chitt. e orchestra nella esecuzione dei fratelli Abreu trova un posto di assoluto rilievo. Recentemente ho visto su Youtube il video di una esecuzione di una sonata di Scarlatti ripresa in un concerto dal vivo: semplicemente strabiliante! LM -
Interpreti italiani
Lucio Matarazzo ha risposto a Roberto Guariglia nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Concordo in pieno: Gilles su tutti. Ha vinto poco, ma ha toccato il cuore di molti. Indimenticabile il duello con R.Arnuox. Quando si dice l'Arte! L PS: certo che è interessante 'sta discussione sugli interpreti italiani.... -
Interpreti italiani
Lucio Matarazzo ha risposto a Roberto Guariglia nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
C'era Prost finché non comparve Senna. C'era Senna finché non comparve Shumi (peccato che l'incidente ad Imola ci tolse un confronto che sarebbe stato strabiliante) C'era Shumi finché non comparve Alonso (peccato che mutui l'antipatia di Briatore) Che ti devo dì': speriamo in Raikkonen! Questa è la Formula 1 La chitarra ha i suoi equivalenti, e molti, ma non ha senso parlare di vincitori e vinti: non siamo mica ai campionati mondiali! L -
tecnica, velocità e rilassatezza...
Lucio Matarazzo ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao Angelo. Hai detto bene. Non vorrei però che queste tue parole (lo so che non è nelle tue intenzioni, ma vorrei cogliere l'occasione per ribadirlo), facessero pensare agli "Esercizi" di Luigi come una sorta di montagna da "scalare" quando già si è in uno stadio più che avanzato di studi. Già anni orsono ti palesai il mio stupore nel constatare che impiegando questi esercizi nei primissimi anni e parallelamente alla tecnica di base sul modello ottocentesco, ho ottenuto risultati migliori che non posticipandoli ad anni successivi. Sembra infatti che lo "stampo" crato dalla tecnica dei vari Sor, Giuliani etc, sia più difficile da scardinare in seguito, specialmente se ci riferiamo al non-uso o uso approssimativo dell'anulare, con tutte le implicazioni relative all'assetto della destra. Ho trovato invece che praticare questi esercizi già dai primi anni (a maggior ragione da somministrare con attenzione!) contribuisce molto, anche mentalmente, ad una visione completamente diversa dell'uso delle dita della destra, a prescindere la loro finalizzazione nell'impiego delle scale a tre dita (cito naturalmente l'esito più banale). E devo dire di non essere tanto d'accordo con te quando paventi una possibile "operazione fine a se stessa". Anche se Luigi non ha voluto ancora "materializzare in una serie di studi" gli esiti di questi suoi lavori, cosa che tutti auspichiamo si concretizzi al più presto, credo che le applicazioni dei concetti che essi sottintendono abbiano dato una luce nuova alla interpretazione della tecnica chitarristica anche se applicata al repertorio oramai storicizzato, e mi spingerei a dire persino per quello ottocentesco. Non devo certo ricordarti le brillantissime esecuzioni di Luigi dei Capricci di Legnani, che magari facevano storcere il naso ai soliti filologi dell'ultima ora, ma che emanavano una energia straripante e dalle quali io stesso ho tratto notevole spunto per le mie (che non a caso, come sai, hanno anch'esse fatto storcere il naso etc, etc... non vale la pena parlarne...). Insomma... detto in soldoni a mio parere gli "Esercizi" di Biscaldi andrebbero studiati da subito! LM -
tecnica, velocità e rilassatezza...
Lucio Matarazzo ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao Butterfly. Vorrei solo precisare, al fine di non essere frainteso, che con il termine "dilettantume" non mi riferivo affatto alle persone come te. Essere professionisti o dilettanti sta anche nell'approccio alle proprie attività ed il tuo non mi è mai sembrato di tipo dilettantistico o men che meno superficiale. Conosco molti miei colleghi che operano nel campo musicale che chiamare dilettanti equivale a far loro un complimento. Invece mi riferivo a tutto quel novero di maestrini e docentelli spuntati dal nulla, quelli dalla "lezione privata facile", quelli che "l'ho studiato con Manuel", quelli del "sono di ruolo", quelli che organizzano Master per alunni alle prime lezioni (che avrebbero bisogno di un ben altro approccio allo studio), quelli che confondono il curriculum di studi, immancabilmente fatto di mille corsetti, con il curriculum artistico; insomma avrai capito. Sono questi, a mio parere, la feccia del nostro ambiente, non certo chi vuole studiare lo strumento per diletto, visto che nella vita fa ben altro, e quindi pone domande semplici o magari non nella giusta maniera, ma che, quando le discussioni si spostano da un piano meramente tecnico e specialistico, sono capaci di dare il loro valido contributo anche di alta cultura al pari, se non meglio, degli altri. Ed è a questi che bisogna dare le giuste risposte, altrimenti si corre il rischio di metterli nelle grinfie dei vari "Reucci" di cui ho detto sopra. Se poi tra le mille cose di cui si parla c'è qualcuno che desidera sapere cosa si fa prima di un concerto, sebbene la domanda sia stata posta su cosa si mangia, beh... ogni tanto alleggerire le tante discussioni che si possono fare con qualcuna dai contenuti più leggeri, non mi sembra certo la fine del mondo! LM -
tecnica, velocità e rilassatezza...
Lucio Matarazzo ha risposto a Andrea De Vitis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Scusami Cristiano, ma non posso non notare una certa mancanza di coerenza. Se si accetta il presupposto che ad un forum possano accedere tutti coloro che vogliono parlare di chitarra, con qualunque livello di preparazione, bisognerebbe accettare anche che vi siano domande simili che, se per musicisti come te e me possono sembrare non avere né capo né coda, per alcuni altri ("Non ha alcuna importanza il livello di preparazione") possono anche rivestire un particolare interesse. Magari potrebbero essere queste le occasioni per far capire a questi chitarristi come domande poste in questa maniera non hanno alcun senso e che certi problemi possono trovare soluzioni solo se inseriti in un contesto più ampio e non banalmente ridotti a "quante ore studiate al giorno?" Ma naturalmente spiegandoglielo, non certo escludendoli dalla possibilità di porre le loro domande. Esimersi da questo ruolo, esimersi dal fare qualcosa per far "crescere" tanto dilettantume che oggi vediamo un po' dovunque, è una scelta. Secondo me sbagliata. Direi anche nei confronti di quei forum che tu chiami "dilettantistici" ai quali spesso si rivolgono proprio le persone che non hanno una minima cultura specifica di base, e che sono spesso preda, proprio su quei forum, dei tanti professorini o improvvisati maestrini che vi scorrazzano, con tanto di corollario di organizzazione di "Master" fatte sui primi preludi di Carulli. Se questa è la scelta, però, bisognerebbe inserire una dicitura ben chiara nel manifesto del forum: "Attenzione, questo è un forum di professionisti, non ve ne uscite con domande del tipo...", altrimenti chiunque si sentirà autorizzato a chiedere qualsiasi cosa. Del resto, se non ci sentiamo di farlo, non è detto che bisogna sempre rispondere in prima persona a domande che non riteniamo "importanti" o poste nella giusta maniera; può sempre farlo qualcun altro degli utenti del forum, se ne avrà voglia perché certo nessuno lo obbliga. Un abbraccio, LM -
Saluti dal profondo sud
Lucio Matarazzo ha risposto a pinguino nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Benvenuto Mario. Il forum è aperto a tutti. Conviene sempre dare prima uno sguardo quì: http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewforum.php?f=2 Buona permanenza, LM -
Informazioni su Tilman Hoppstock
Lucio Matarazzo ha risposto a tamada nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Tilman, a quanto mi risulta, sta benissimo. Leggiti l'intervista che gli ho fatto per Guitart International di gennaio di quest'anno, nella quale appare in splendida forma anche in foto con J.Bream, gli Assad e Vicente Amigo. A questo numero della rivista è stato allegato anche un suo splendido CD intitolato "Bella Italia"! LM -
studio e analisi Grande Sonata in La Maggiore, Niccolò Paganini /3
Lucio Matarazzo ha risposto a monch nella discussione Altre discussioni sul repertorio
...e se non erro sempre della tua scuola. Ricordo un "tal" Lorenzo Natalini, oggi ottimo liutaio, applicarla allo stesso studio di Sor, per non parlare di un componente di un duo, sempre della tua schiera, che la adottava, in forma esemplificata ma di fatto equivalente, nella Tarantella di P.Petit. LM -
Impressioni sul recente disco di Carlo Ambrosio
Lucio Matarazzo ha risposto a Fabio nella discussione Altre discussioni sui CD per chitarra
Molto più spesso alla fine dei concerti vedo solo sorridere di contentezza e di gioia, ed insieme applaudire, per aver partecipato ad un evento appagante. Non è detto che l'emozione e la commozione si debbano trasformare in lacrime. Queste ultime le riservo per quando vedo alcune immagini strazianti nei telegiornali: quelle sì che mi commuovono! LM -
Storti o Carlevaro?
Lucio Matarazzo ha risposto a Simosva nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
"I vari e differenti modi di attacco delle dita [della destra] riguardo le dinamiche sono indissolubilmente legati al concetto conosciuto come "fijación". Questa è raggiunta attraverso il volontario e provvisorio annullamento di una o più articolazioni nella mano e nel polso così da rendere un particolare attacco effettuato da altri e più forti muscoli. Attraverso l'uso della "fijación" possiamo tenere [volontariamente] ogni giuntura in uno stato di temporanea inattività [inazione] tale da permettere il trasferimento della forza e del movimento ad un'altra articolazione o muscolo che meglio soddisfa l'esecuzione di un desiderato attacco. Deve essere dato risalto al fatto che l'atto della "fijación" non implica immobilità. Al contrario, deve essere un utile e necessario elemento, flessibile ed elastico, al servizio di ogni richiesta imposta dalla tecnica o dalla musica." A.Carlevaro Non chiamarmi pedante, ma io penso che questi non siano concetti per studenti che stanno agli inizi! Lo stesso Carlevaro poco dopo infatti specifica: "Il meccanismo della tecnica coinvolge necessariamente differenti e progressive fasi di evoluzione che col tempo maturerà per formare una completa ed armonica unità e complessità." E soprattutto vanno spiegati e visti da vicino, con l'esempio. LM -
Giuliani o Sor?
Lucio Matarazzo ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Non posso che espiare l'onta di una cotale svista andando subito a lavorare su alcuni studi del suddetto compositore, studi che prontamente mi preoccuperò di inserire nel mio prossimo CD. LM -
Giuliani o Sor?
Lucio Matarazzo ha risposto a Gaetano Balzano nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Ciao Angelo. Non posso non concordare in pieno con quello che dici. Del resto ancora oggi il suo primato è così presente che si parla ancora, forse in maniera inconsapevolmente caricaturale, di eredi di Segovia! Per quello che mi riguarda ho già dimostrato la mia predilezione per Giuliani dedicandogli un intero CD. Soprattutto per il Giuliani delle forme brevi (op.50, 51 o 111) o dei cicli di variazioni non complesse (op.2 fino alla 147) che trovo di una pulizia formale, unita ad una semplicità espositiva, davvero ragguardevoli. Credo anche che la figura di Giuliani sia ancora ben lontana dall'essere stata messa a fuoco dal punto di vista interpretativo. Basti pensare a quanta difficoltà hanno ancor oggi tanti chitarristi a cantare in maniera lineare una semplice, e quindi scoperta linea melodica! LM PS: e poi Giuliani ha qualcosa in comune con un suo "collega" contemporaneo le cui musiche mi attirano molto: ambedue non hanno scritto brani con la 6a in re -
Accesso al biennio-requisiti
Lucio Matarazzo ha risposto a giuseppe_chitarrista nella discussione Leggi e musica
Si, in effetti non viene specificato quale tipo di laurea sia, anche se la dicitura "o titolo equipollente" fa pensare ad una laurea triennale, essendo stati equiparati i vecchi diplomi a quel tipo di laurea. L'esame di ammissione, i cui contenuti dovrebbero essere relativi ad un livello di preparazione corrispondente al vecchio diploma, dovrebbe impedire l'accesso a chi non ha una preparazione adeguata. LM -
Eccidio
Lucio Matarazzo ha risposto a Ilaria Tallarida nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il limite di queste discussioni è rappresentato dal fatto che non essendo stati nessuno di noi presenti all'esame in questione possiamo solo formulare ipotesi generiche. E tra l'altro non è affatto detto che se fossimo stati presenti avremmo poi espresso giudizi in tutto simili, visto che ognuno di noi, e questo può essere ampiamente legittimo, ha un suo proprio modo di vedere e di intendere la musica e la chitarra. Recentemente mi è capitato di essere in una commissione di un concorso dove un docente voleva spacciare il suono di un suo allievo come particolarmente "brillante" e quindi si stupiva del fatto che fosse non apprezzato. In realtà si trattava semplicemente di un suono pessimo, sembrava prodotto dalla punta di uno spillo!! Anche io adotto un metodo simile a quello di Piero per la valutazione degli alunni nell'imminenza degli esami. Naturalmente le prove-esami sono pubbliche. Se devo essere onesto nei circa mille esami a cui ho "dovuto" assistere per le mie funzioni di docente di Conservatorio, ho potuto vedere che il numero di coloro che tentano l'esame non è affatto basso. Quest'anno ad Avellino abbiamo bocciato anche alunni con tre e quattro. Credo che se la valutazione dei docenti è stata di 5 in tutte le prove, questo significa che vi possano essere dei margini per poter recuperare nei mesi estivi, anche maturando sicurezza con concerti pubblici. Uno dei problemi che assillano di più gli studenti di oggi è proprio quello della insicurezza derivante dalla scarsità delle esibizioni pubbliche a cui si sottopongono. Io, se posso permettermi un suggerimento, sarei per insistere (magari dopo una decina di giorni di riposo) e di non buttare al vento mesi di preparazione rimandando di un anno. Tra l'altro, come suggeriva Piero, con i tempi che corrono non si ha nessuna sicurezza di ciò che si potrà fare il prossimo anno. LM -
Io non sarei così pessimista. La riforma dei cicli, anche per quello che riguarda i famosi licei musicali, è ben lungi dall'essere stata applicata. Per questo motivo i conservatori, pur nel caos in cui (in realtà solo sembra) stanno navigando, dovranno continuare a tenere in piedi il vecchio ordinamento. Cosa, questa, di gran lunga più semplice che non "riformulare", come la legge prescrive, l'offerta formativa per consentire il mantenimento dei corsi di fascia inferiore a quella universitaria. La tanto strombazzata nota di Civello, che tanta paura ha messo ai privatisti, secondo me andrebbe vista come chiarificazione in positivo. Staremo comunque a vedere. LM